Gamescom 2011: Prey 2

La Gamescom 2011 di Colonia è stata la nostra occasione per vedere in anteprima Prey 2, il nuovo gioco di Bethesda e sviluppato da Human Head, lo stesso studio del precedente capitolo.
Se nel primo capitolo il concetto di Prey (preda) era riferito al protagonista, Tommy, in continua fuga dagli alieni che lo cacciavano, in questo secondo capitolo si è deciso di ribaltarlo facendo dei nemici le nostre prede in quanto il nostro alter ego questa volta sarà un cacciatore di taglie. Nonostante Prey 2 si distacchi completamente da quello che era il primo capitolo, gli sviluppatori di Human Head hanno voluto ribadire che comunque esiste un senso di continuità e di espansione dell’ universo di Prey, non a caso Tommy sarà coinvolto in maniera attiva all’interno della trama.

La nostra storia inizia con Killian Samuels, il nome del nuovo protagonista, unico sopravvissuto di un incidente aereo e che si risveglia misteriosamente su di un pianeta sconosciuto. Trovata una pistola iniziamo ad esplorare la zona, ma veniamo subito assaliti dagli alieni che iniziano ad aprire il fuoco. Le prime novità che balzano all’occhio durante questa prima sparatoria è la capacità di mettersi in copertura e sparare, anche alla cieca. La fine degli scontri non termina a nostro favore e gli alieni ci catturano, salvo poi ritrovarci anni dopo in una metropoli futuristica situata sul pianeta Exodus nelle vesti di un cacciatore di taglie. Quello che è successo in questi anni lo scopriremo nel gioco, o in qualche futura presentazione.

Gli sviluppatori ci hanno mostrato subito la nuova caratteristica di questo Prey 2, ovvero la completa liberà di esplorazione della città, tramite anche sessioni platform che prevedevano salti, arrampicate e scivolate in pieno stile Mirror’s Edge, se non addirittura meglio ci azzardiamo ad affermare. Incredibile infatti la possibilità di rimanere appesi e sparare, o saltare da un appiglio all’altro, il tutto con una naturalezza incredibile ed un altrettanto fluidità dei movimenti.
Altra novità mostrataci dagli sviluppatori sono i gadget che supporteranno il giocatore nelle sue missioni e in combattimento: il primo di questi mostrati è il Bounty, un apparecchio in grado di analizzare le persone e/o gli alieni, a seconda se sono individui pericolosi, individui legati alla trama, individui che possono darci delle nuove missioni, oppure le nostre prede da cacciare.

Durante la perlustrazione della città, gli sviluppatori hanno voluto soffermarsi un attimo sul concetto di conseguenze delle azioni che intraprendiamo e le reazioni che gli altri personaggi, NPC, avranno verso di noi, a partire da una cosa banale come l’estrazione dell’arma in una zona abitata. Ad esempio, per quest’ultimo caso, abbiamo puntato la pistola contro un povero alieno che continuava ad assillarci nel chiedere l’elemosina, impaurendolo e abbandonando completamente l’ intenzione di chiederci anche solo un credito. Oppure abbiamo provato a buttare nel vuoto un alieno intento ad osservare il panorama dall’alto: questo ha causato l’arrivo delle misure di sicurezza della città che hanno iniziato a scannerizzarci registrando il crimine commesso. Continuando a commettere crimini mobiliteremo l’intero sistema di sicurezza e di polizia che si metterà sulle nostre tracce finchè non ci catturerà, vivi o morti.

Una delle prime missioni che abbiamo potuto assistere è stata la classica caccia al noto criminale, con tanto di taglia a seconda che lo si consegni vivo o morto (e in base a questo, ovviamente, riceveremo più o meno crediti come ricompensa). Dopo aver individuato il nostro bersaglio, tramite l’utilissimo Bounty Device,  è iniziato un breve inseguimento per la città conclusosi velocemente con la cattura del nostro obiettivo dopo aver sfruttato il Capture Device, una specie di campo di energia elettrico da lanciare per immobilizzare gli avversari. Arrivati a quel punto si può decidere se teletrasportare il target dal cliente oppure ucciderlo ed intascare il nostro premio in crediti, i quali ci permetteranno di fare diversi acquisti acquistando armi o gadget utili alle nostre missioni.

La missione successiva, appartenente a quelle principali legate alla trama, ci vede a caccia di un noto boss mafioso, ideale per approfondire e risaltare alcune delle nuove caratteristiche chiave di Prey 2: infatti la missione comincia subito, con la ricerca di informazioni sulla nostra preda e quale metodo migliore se non andare da un noto informatore? Saltiamo dunque a destra e a manca per la città fino ad arrivare dal nostro “uomo” ben protetto con la sua fidata e ben possente guardia del corpo, la situazione che si viene a creare è semplice: l’informatore vuole 2000 crediti per l’informazione e a noi ci viene data la possibilità di accettare o meno o, ancora, la possibilità di sfruttare l’intimidazione uccidendo la guardia del corpo e convincendolo a parlare gratuitamente. Questo è uno dei punti principali su cui vuole poggiare Prey 2, ovvero i differenti approcci per ogni tipo di missione. Ci viene così svelato l’ubicazione del nostro obiettivo, rintanato in una famosa discoteca esclusiva e sorvegliata da decine di suoi uomini.

Parlando sempre di approcci adottiamo quella che ci permette di vedere un’altra delle nuove feature introdotte dal seguito di Prey, ovvero la possibilità di prendere degli ostaggi, purchè si rivelino degli ostaggi importanti e per cui i nostri avversari non ci possano sparare a vista: nel nostro caso, sfruttando il Bounty Device, scegliamo il luogotenente (l’uomo più fidato del nostro boss malavitoso) e facciamo un’entrata trionfale nel locale facendoci scudo della povera creatura. Dopo aver eliminato gran parte degli uomini del boss, quest’ultimo comincia a scappare sfruttando il suo potere di teletrasporto, dando così inizio ad un’incredibile inseguimento per la città, interrotto solo con l’arrivo di altri rinforzi che ogni tanto cercano di intromettersi. Niente che i nostri gadget non possano risolvere, tra scudi di energia, visori termici, missili guidati e bombe antigravità (quest’ultime utilissime per i nemici grossi e armati di armi di grosso calibro) riusciamo finalmente a mettere alle corde il nostro obiettivo che, ormai, ha esaurito il suo potere.

Il boss cerca di corromperci, dicendo che ci offrirà parecchi crediti se lo lasciassimo andare e qui entra in gioco un altra scelta che determinerà precise conseguenze: catturandolo e mandandolo al cliente, infatti, questo avvertirà le sue truppe elite tra cui un gigantesco alieno. Purtroppo però la demo termina proprio sul più bello così come la presentazione del gioco.

Procediamo dunque con le considerazioni: Prey 2 è probabilmente il gioco che più ci ha sorpreso durante la Gamescom 2011. Il nuovo setting e il totale cambio di stile rispetto al primo originale capitolo lascia un pò spiazzati, ma la bontà effettiva dei nuovi elementi introdotti nel gioco lasciano assolutamente ben sperare in quello che potrebbe essere la sorpresa del 2012. Tanta libertà, tante missioni, longevità lunghissima, grafica incredibile (soprattutto se si considera che girava su console X360), varietà di situazioni e tanto altro ancora che verrà rivelato nel corso di questi mesi.
Un titolo da sicuramente tenere d’occhio, per i fan della serie e non solo.

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