Turtle Beach Elite Pro Series – Recensione

Da diversi anni Turtle Beach è uno dei marchi più in vista quando si parla di headset da gaming, grazie a una vasta gamma di cuffie e altrettante fasce di prezzo per accontentare sia il neofita senza grosse pretese, sia il pro gamer con standard di qualità molto alti. Sono sicuramente questi ultimi i destinatari della nuova linea Elite Pro, pensata appositamente per i giocatori che vogliono il massimo della qualità audio senza scendere a compromessi.

Turtle Beach Elite Pro Series

L’azienda ci ha gentilmente fornito tutto il necessario per creare la nostra postazione audio composta dalle nuove cuffie Elite Pro Tournament Headset,  dal Tactical Audio Controller e il Noise Cancelling Microphone e, dopo diversi test, vi diciamo le nostre impressioni.

Packaging, estetica e qualità costruttiva

Ogni prodotto della linea Elite Pro è di colore nero, con l’immagine dei prodotti stampata in lucido per esaltare forme e caratteristiche estetiche, riportando sul retro indicazioni sulle features più interessanti e il contenuto della scatola. Il design generale è dunque simile al packaging classico ma adeguato al target di riferimento: togliendo il sovrascatola, infatti si avrà tra le mani un vero e proprio cofanetto da aprire e che mostrerà il prodotto all’interno di una confezione sagomata molto professionale oltre che utile, insieme alla cavetteria di base ben confezionata e opportunamente nascosta sotto alle sagomature per non rovinare lo spettacolo del prodotto in bella mostra. Adesso bando alle ciance, e vediamo nel dettaglio la qualità di questa linea Elite Pro, partendo dalle cuffie.

Turtle Beach Elite Pro Series

Elite Pro Tournament Headset

Il Tournament Headset già al primo sguardo restituisce un senso di solidità, confermato anche al tatto: la cuffia, pur essendo realizzata in plastica, si rivela molto solida, mostrando un design d’impatto, completamente nera a eccezione delle articolazioni dei padiglioni e alcuni dettagli di colore arancione. Una delle prime cose che balza all’occhio è l’archetto, dotato di un cuscinetto volto a rendere la cuffia più confortevole e regolabile in tensione per offrire il massimo grip sulla testa.

I padiglioni sono dotati di altoparlanti Nanoclear da 50mm, coperti da cuscinetti Aerofit dotati di una discreta mobilità, oltre a poter essere girati così da poter tenere le cuffie abbassate senza infastidire, sono soprattutto morbidi, rivelandosi estremamente comodi e permettendo un’isolamento acustico davvero notevole. Il microfono è sul lato sinistro ed è modulare, dunque staccabile dall’headset in caso di inutilizzo, regolabile a piacimento e perfettamente stabile in ogni situazione.

Turtle Beach Elite Pro Series

Ultimo, ma non meno importante, il collegamento della cuffia: il Tournament Headset è infatti wired, tuttavia utilizza un cavo dotato di jack classico da 3,5mm e una terminazione nano USB da attaccare alla cuffia. Questo dettaglio è legato alla sua appartenenza alla linea Elite Pro, dotata di una cavetteria unica come nel caso del Noise Cancelling Microphone di cui parleremo più avanti.

Nelle due settimane passate con queste cuffie ho cercato di simulare un utilizzo molto vario, per la maggior parte del tempo senza il Tactical Audio Controller per saggiare l’effettiva qualità senza l’ausilio di pre-amplificazioni, ottenendo comunque un ottimo risultato. Sul versante gaming abbiamo effettuato test con diversi giochi, ad esempio Call of Duty: Modern Warfare Remastered e Gears of War: Ultimate Edition, ma anche Forza Horizon 3 e Mafia 3, ottenendo un audio sempre di grandissima qualità, riuscendo a distinguere bene i suoni e con un isolamento pressoché perfetto. Non solo videogiochi, però: anche il test musicale ha visto la cuffia passare in scioltezza da un genere all’altro senza perdere in qualità, dimostrandosi quindi un prodotto eccellente anche se acquistato da solo.

A voler trovare un pelo nell’uovo potremmo segnalare l’assenza di un regolatore del volume direttamente sulla cuffia, un piccolo accorgimento che avremmo apprezzato vista la presenza del tasto per disattivare il microfono, ma che non intacca comunque il valore generale dell’headset, il cui prezzo di listino è di 200 euro.

Tactical Audio Controller

Passiamo adesso all’accessorio che più ci ha incuriosito: il Tactical Audio Controller (d’ora in poi TAC), un vero e proprio mixer creato per offrire la massima qualità sonora, con la possibilità di regolare al meglio ogni dettaglio della nostra esperienza uditiva, rivelandosi il pezzo più pregiato dell’intera linea.

Il TAC offre infatti un DTS Headphone:X 7.1 Surround, garantendo dunque un’immersione senza pari in qualunque gioco, grazie anche ai pulsanti selettori vicini al logo Turtle Beach: il tasto “Surround Mode” offre tre modalità di suono: Game, Movie e Music, più la disattivazione del Surround stesso. A ogni modalità, inoltre, corrispondono vari preset selezionabili con l’altro pulsante: nel caso del Game Mode, ad esempio, potremo scegliere se utilizzare i suoni base, oppure un settaggio audio specifico per gli FPS, il Superhuman Hearing che amplifica le frequenze alte per ascoltare meglio il rumore degli spari in situazioni concitate e il Footstep Focus, un aiuto non da poco per non farsi cogliere di sorpresa.

Turtle Beach Elite Pro Series

Oltre a ciò, il TAC offre ben quattro regolatori in stile mixer per poter regolare la percentuale di audio di gioco e della chat, ma anche un noise limiter per ridurre l’entrata di rumori esterni nel microfono, un mic boost per potenziare l’audio in entrata e per regolare il volume nella nostra voce in cuffia. Troviamo poi una manopola per il volume con illuminazione dedicata in caso di sessioni notturne e che può essere premuta per mutare l’audio, nonché un piccolo pulsante dedicato al microfono.

Il TAC dispone inoltre di diversi ingressi per molteplici configurazioni: se infatti l’utilizzo al computer è garantito tramite un collegamento via micro USB diretto, l’utilizzo su console richiede anche il collegamento di un cavo ottico (attenzione utenti PlayStation Slim, da voi l’uscita ottica non c’è). E’ inoltre possibile creare una LAN tra diversi dispositivi TAC nel caso di tornei ed eventi, annullando di fatto l’eventuale lag audio tra i giocatori.

Se già la cuffia aveva dimostrato il suo potenziale, l’utilizzo congiunto con il TAC offre un vero spettacolo uditivo: audio cristallino e immersivo senza precedenti, con particolare attenzione ai settaggi per gli shooter che si rivelano un aiuto notevole in multiplayer, senza però tralasciare un uso più classico, ad esempio durante la visione di un film in Blu-Ray, dove l’effetto cinema c’è e si sente alla grande.

Anche in questo caso, però, non mancano alcune perplessità perlopiù pratiche: se siete dei giocatori da scrivania, infatti, il TAC si rivelerà comunque comodo in questo ambiente, nonostante la necessità di diversi cablaggi che potrebbero rivelarsi fastidiosi oltre che antiestetici. Se invece la vostra postazione gaming è in salotto, indubbiamente la mole di cavi necessari al TAC per un corretto funzionamento saranno a dir poco invasivi, in particolar modo ai possessori di Xbox One che, oltre al setting base, avranno bisogno di un ulteriore cavo AUX collegato al pad, nonché del relativo adattatore se sprovvisti del nuovo controller con entrata jack.

Per fortuna la confezione include tutta la cavetteria necessaria per far funzionare al meglio questa periferica ( connettore USB, cavo ottico, cavo AUX ) ma consigliamo comunque l’acquisto ai possessori di una postazione gaming dalle forme ridotte. Per il resto, il TAC ci ha davvero sorpresi e, nonostante anch’esso si piazzi su una fascia di prezzo non proprio accessibile, sempre fissato a 200 euro come prezzo di listino, è sicuramente l’accessorio migliore della lista per i benefici offerti alla qualità audio.

Noise Cancelling Microphone

Passiamo adesso all’ultimo accessorio della linea Elite Pro che abbiamo provato, il Noise Cancelling Microphone. Parliamo di un microfono specifico per il Tournament Headset in grado di filtrare qualunque rumore esterno, garantendo dunque una pulizia della voce in chat senza paragoni.

Il microfono può essere attaccato nello slot microfono dell’headset ma, come già accennato, è dotato di un cavo dedicato con la terminazione USB da attaccare al cavo della cuffia mentre dall’altra parte avremo due terminazioni jack per audio e microfono indipendenti, da attaccare obbligatoriamente al Tactical Audio Controller nel caso dei giocatori console, mentre i giocatori PC potranno comunque collegare il tutto ai loro case con le entrate dedicate.

Turtle Beach Elite Pro Series

Anche questo accessorio ha comunque portato a casa la pagnotta: ce l’abbiamo messa tutta per mettere in difficoltà questo microfono, scatenando un vero putiferio sonoro volto a disturbare ogni partita, ma invano.
Il noise cancelling ha funzionato egregiamente in ogni situazione, restituendo un output pulito senza alcun problema, tuttavia il microfono ci ha dato non pochi problemi a causa forse di un difetto nell’attacco modulare che portava a un’inesorabile caduta verso il basso, cosa che con il microfono standard non è mai accaduta.

Resta dunque un accessorio sì utile ma non esattamente indispensabile, soprattutto se siete in possesso del TAC che, di per se, opera abbastanza bene anche senza questo ulteriore acquisto, dal prezzo decisamente più contenuto e fissato a 30€.


Conclusioni

La linea Elite Pro si presenta decisamente bene, con una serie di accessori pensati per i gamer più esigenti e che non riesce a deludere se non sotto aspetti meramente pratici. Come suggerisce anche il prezzo, parliamo di prodotti indicati a un target professionista e che per molti potrebbe risultare anche superfluo, grazie anche all’ampia scelta di prodotti simili a costi più contenuti, resta comunque il fatto che i fanatici dell’audio rimarranno estasiati da quel che Turtle Beach ha messo sul piatto.

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