Uncharted 3: intervista a Justin Richmond

In questo articolo vi abbiamo parlato del nostro incontro con gli sviluppatori di Uncharted 3. Riportiamo qui di seguito una breve intervista a Justin Richmond, Game Director di Naughty Dog. Abbiamo avuto l’occasione di scambiare quattro chiacchiere con lui a caldo, subito dopo la presentazione del gioco. Ecco cosa gli abbiamo chiesto per voi.

Parlaci della sabbia: nel primo Uncharted avete lavorato duramente per rendere al meglio l’acqua; in Uncharted 2 l’attenzione si è spostata invece sulla neve e sul ghiaccio. In Uncharted 3 ci hai mostrato molti video dove c’è della sabbia: come è stato realizzarla? Ugualmente difficile come con gli altri elementi?

E’ sempre difficile (ride): dobbiamo ricominciare da capo ogni volta. Gli effetti di luce e cose come gli shaders, per quanto riguarda la sabbia, sono tra le prime cose alle quali abbiamo lavorato per lo sviluppo di Uncharted 3, in quanto sapevamo che ci sarebbe voluto molto tempo per realizzarli al meglio. La sfida più grande, per quanto riguarda la realizzazione della sabbia, è cercare di rendere al meglio tutti quegli effetti particellari che la contraddistinguono, così come riprodurne in modo credibile il comportamento quando, ad esempio, un personaggio ci cammina sopra. Ne è valsa la pena, ma è stato un sacco di lavoro.

Abbiamo notato che Drake indossa una sventolante sciarpa per tutta l’avventura: come mai questa scelta di inserire un altro elemento così difficile da gestire?

In realtà la sciarpa di Nathan è meno complessa del previsto: si tratta di un unico pezzo unito al resto del corpo, con un codice abbastanza semplice che ci permette di inserire i dati del vento e di farla muovere a piacimento. Penso che sia un’aggiunta molto piacevole alla vista, in grado di dare un senso di movimento in più al gioco.

Quindi per Uncharted avete ricreato acqua, neve, sabbia, vento, fuoco… che altro?

Oh, sì, che altro (ride): credo che per i nostri prossimi progetti torneremo a lavorare su questi elementi per renderli ancora migliori. Già per Uncharted 3 abbiamo riscritto completamente il codice dell’acqua sviluppato per il primo capitolo, per renderlo ancora migliore e aumentare ulteriormente il realismo.

Dove prendete l’ispirazione per Uncharted?

Da qualsiasi fonte: libri, fumetti, racconti, altri videogiochi, film. Soprattutto per quanto riguarda i film d’azione, non prestiamo attenzione tanto alla storia alle sequenze in sé, quanto piuttosto al modo in cui l’azione è resa sullo schermo, alle modalità con le quali il regista fa in modo che immagini e musica riescano a comunicare qualcosa allo spettatore.

Durante la programmazione dobbiamo un po’ fare i registi: personalmente ho molto studiato come comunicare differenti stati d’animo solo con l’utilizzo delle inquadrature.

Sappiamo che il budget stanziato da Sony per il marketing di Uncharted, soprattutto per il prossimo periodo natalizio, è molto alto: quanto successo vi aspettate rispetto ai precedenti episodi di Uncharted?

Il primo Uncharted è stato osannato dalla critica e dagli addetti al settore ma, in valore assoluto, veramente in pochi ci hanno giocato. Uncharted 2 è decisamente andato meglio, con (ad oggi) circa 5.2 milioni di copie vendute agli utenti finali. Noi di Naughty Dog contiamo che Uncharted 3 sia in grado di fare ancora di più: ormai i giocatori conoscono il franchise e sanno cosa aspettarsi dal personaggio di Nathan Drake. E’ sempre difficile lanciare un nuovo ip, ma con Uncharted siamo riusciti ormai a farci apprezzare da tutta la game community.

Cosa puoi dirci sul futuro di Uncharted? Ci sono già in cantiere un romanzo di prossima pubblicazione, dei fumetti, lo spin-off per la nuova PS Vita e (forse) anche un film: come vedi tutte queste iniziative?

Sicuramente noi di Naughty Dog continueremo a fare giochi su Nathan Drake: in questo ambiente sono in fan che comandano, e finché ci saranno fan entusiasti dai giochi della serie Uncharted, non vedo perché dovremmo fermarci. Allo stesso tempo, la community richiede sempre più materiale di quello che noi siamo in grado di produrre. Per questo motivo ritengo che, finchè avremo storie da raccontare, sosterremo le idee di terze parti per produrre ancora altri romanzi, fumetti, o materiale simile riguardante l’universo di Uncharted.

Un’ultima domanda: c’è qualcosa che, a lavoro finito, vorresti cambiare, inserire o togliere in Uncharted 3?

Sinceramente? Non lo so. Negli ultimi due anni abbiamo lavorato duramente per raggiungere questo risultato, ed ora il gioco è finito. Questa è la cosa importante. Ora ci prenderemo una bella vacanza per rilassarci e ritorneremo al lavoro.

A tutti gli appassionati, sperando che le parole di Richmond abbiamo ulteriormente solleticato la vostra curiosità, ricordiamo che Uncharted 3 arriverà sugli scaffali dei negozi ufficialmente il 1° Novembre 2011.
 

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