Final Fantasy Type-0 – Anteprima Final Fantasy Type-0

Conosciuto anche con il nome di Agito XIII, Final Fantasy Type 0 è uno dei titoli appartenento alla compilation Fabula Nova Crystallis, annunciata in quel d’avvento di Final Fantasy XIII: in quanto titolo dunque, complementare a Final Fantasy XIII, a Final Fantasy XIII-2 e a Final Fantasy Versus XIII, questa nuova iterazione della da sempre più famosa serie di RPG orientali, Type 0 si prende carico d’introdurre il giocatore all’interno dell’universo che fa da sfondo alle avventure di Lightning & Co. 
Ritornano elementi cardine della serie, mentre ne vengono svecchiati della stessa tipologia, a cominciare dal sistema di combattimento.

Il Controllo è Potere

I fans di lunga data della serie saranno felici di sapere che in questo Type 0 tornerà la classica impostazione di battaglia diretta dall’ATB (abbandonata in caso di titoli quali FFX, XII e Dirge of Cerberus), ora, a detta degli sviluppatori, più veloce di sempre: il giocatore di turno non dovrà più navigare tra i menù per selezionare la tipologia d’azione più congeniale, ma potrà attuarla tramite la pressione di uno dei tasti frontali della console, ognuno dei quali permetterà a un diverso membro del party d’agire: tale sistema potrebbe scoraggiare i più accaniti sostenitori della complessa mole d’opzioni tattiche da sempre fornite dalla serie; a detta di Takatsugu Nakazawa, già responsabile per la ATB di Final Fantasy X-2, questa versione del sistema di combattimento sarà la più veloce e adrenalica di sempre: la velocità degli scontri si presenta dunque come poco permissiva in termini d’errori tattici, promettendo tanta soddisfazione quanto facile frustrazione.


Sulla destra, il nuovo sistema di shortcuts adottato per velocizzare il ritmo delle battaglie

Malgrado la struttura del gameplay preveda un approccio strettamente single-player, i ragazzi di Square-Enix hanno ben pensato d’introdurre una particolare modalità cooperativa: nel caso in cui la maggior parte del proprio party sia stata messa al tappeto, infatti, sarà possibile richiamare un amico in battaglia tramite Ad-Hoc per darci man forte per un lasso di tempo di circa tre minuti; l’opzione si presenta di certo curiosa e, se ben implementata, renderà sicuramente più piacevoli anche gli scontri più impegnativi.
Tornano anche le summon che, a detta del team di sviluppo, saranno controllabili in modo analogo a quanto visto per gli eoni del decimo capitolo della Fantasia Finale.
Per quanto ci è dato sapere a ora, infine, il prosieguo della storyline sarà affidato allo svolgimento di missioni di vario genere in cui saremo liberi di gestire il nostro gruppo, decidendone il leader (al contrario di quanto avveniva per buona parte di Final Fantasy XIII) e affrontando particolari situazioni di battaglia in cui ci verrà richiesto di compiere diverse azioni per giungere al fine ultimo della vittoria: saranno difatti presenti, per esempio, battaglie in cui l’eliminazione di uno specifico membro del gruppo avversario porterà alla demoralizzazione dei suoi alleati. 


Una volta sconfitto il loro leader, questi soldati hanno scelto di arrendersi a noi

Per quanto le sopracitate novità possano senz’altro stuzzicare la fantasia tanto di neofiti quanto di veterani della saga RPG più famosa di sempre, è impossibile non sollevare alcuni quesiti essenziali: quanto verrà sacrificato della complessità tipica della serie in favore di un ritmo più indiavolato delle battaglie? Riuscirà il team di sviluppo a far sì che per una volta giocare su PSP non causi mal di testa regalati da visuali improponibili? Quanto può realmente rivelarsi divertente una modalità cooperativa come quella sopra descritta?

La Perfezione è Tecnica

Se dubbi possono essere avanzati sulle innovazioni apportate in termini di gameplay, non si può sicuramente avere alcuna riserva sulla bontà del comparto tecnico di Type 0: il gioco verrà pubblicato su due UMD in modo tale da, stando a quanto detto dall’onnipresente Tetsuya Nomura, non dover scendere a patti con possibili limitazioni tecniche di quello che è un hardware tanto ben rodato quanto, oramai, vecchiotto. Ecco dunque che a detta del famosissimo senior member di casa Enix si avranno filmati ad alta qualità, zero cali di frame anche nelle situazioni più caotiche, modelli poligonali morbidi anzichè spigolosi e una gran quantità d’effetti a schermo. Da ciò che è stato possibile saggiare, Type 0 avrà certo poco da invidiare in termini qualitativi a concorrenti come Crisis Core o, ancora, Birth By Sleep.


L’accademia da cui si prenderanno il via le vicende chiave della trama

Attesa, non mi stanchi mai

Ci sono grandi speranze per questo Final Fantasy Type 0: da un lato quella di proporre un sistema di combattimento tanto classico quanto rinnovato e comunque capace di una profondità contraddistinguente la serie sin dalle sue prime iterazioni ludiche, dall’altro quella di spingere ancora oltre il piccolo gioiello portatile di Sony, al suo canto del cigno in vista dell’uscita di PSP 2. L’uscita del titolo è prevista per quest’estate nel Paese del Sol Levante, mentre resta ancora sconosciuta la data in cui noi europei potremo testare con mano il livello di qualità delle innovazioni introdotte. Sperando che i limiti regionali e precise scelte di marketing non rendino quel momento un semplice sogno, incrociamo le dita.

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