Super String Marco Polo’s Travel to Multiverse Volume 1 Recensione
Lo scrittore coreano Inwan Youn e Boichi portano in vita una

L’esperienza di leggere Super String: Marco Polo’s Travel to Multiverse è definibile perfettamente da una singola parola: frenetica. L’opera scritta da Inwan Youn e disegnata da Boichi si presenta come un battle shonen dai toni e della comicità molto nostalgici ma dai ritmi decisamente serrati.
Succede di tutto nel corso delle 190 pagine del primo volume, facendo sì che eventi e personaggi abbiano veramente poco tempo per respirare. Questo è probabilmente dovuto anche al fatto che “Super String” è una serie di webtoon composta da decine di storie, di cui Super String: Marco Polo’s Travel to Multiverse è solo una.
Infatti il manga portato da Star Comics è la versione cartacea, in bianco e nero, proprio di uno webtoon prodotto dallo studio coreano YLAB e creato dagli stessi due artisti che ho citato poco fa. Il manga ha vantaggi e svantaggi rispetto al webtoon, di cui ho letto il primo capitolo proprio in preparazione a questo articolo.
Come già successo per la mia recensione di My Love Story with Yamada-kun at LV999, non darò un voto all’opera basandomi solamente sul primo volume, ma discuterò questo inizio, i suoi punti di forza e quale possa essere il suo target.
Super String Marco Polo’s Travel to Multiverse Volume 1 Recensione
La storia di Super String Marco Polo’s Travel to Multiverse segue un giovane Marco Polo, disperso in Asia dopo un naufragio avvenuto nel mentre lavorava come mozzo su una nave mercantile, nella speranza di riuscire a racimolare abbastanza soldi per sfamare i suoi fratelli, in seguito alla morte dei loro genitori.
Sin da subito è palese che l’obiettivo della storia sia presentare situazioni memorabili e permettere a Boichi ( mangaka di grande fama grazie alle serie Dr. Stone e Sun Ken Rock) di mostrare tutto il suo talento nel disegno di creature fantasy e scene d’azione.
Marco viene immediatamente attaccato da un mostro volante, si ritrova alla mercé dei suoi cuccioli, viene salvato da un gigantesco lupo…insomma, non starò qua ad elencare tutto ciò che succede a questa versione decisamente non convenzionale del mercante, ma sicuramente si tratta di una storia che predilige creare tanti momenti rispetto al curare la qualità di narrazione o dei personaggi.
In generale la qualità della scrittura non è altissima. Non solamente perché Super String Marco Polo’s Travel to Multiverse è una storia che può tranquillamente sopravvivere senza una cura esagerata della sua sceneggiatura. Ci sono alcune scelte di esposizione che trovo decisamente rivedibili oltre che una difficoltà nell’arrivare al vero e proprio punto della storia.
Potreste aver notato che fino a qua non ho parlato della parte più strana del titolo di cui sto trattando: “Travel to Multiverse”. Sebbene la Terra mostrata nel manga non corrisponda con una versione realistica del nostro pianeta, il multiverso e il suo ruolo nella storia vengono introdotti con un po’ di legnosita.

La storia di Super String Marco Polo’s Travel to Multiverse infatti non è un semplice viaggio di Marco Polo in chiave fantasy, si tratta di un battle shonen nel quale Marco, fuso assieme ad una creatura magica che si trasforma in una donna alla luce della luna piena, deve combattere dei nemici chiamati Ubek, invasori multidimensionali che vogliono distruggere il pianeta.
Se leggendo le ultime due righe avete percepito un sovraccarico di informazioni, l’esperienza di lettura di questa serie è simile. Si passa da una cosa all’altra molto velocemente, la lettura è scorrevole e divertente ma dovete valutare se sia uno stile che ricada nel vostro gusto.
Non siamo davanti ad un DanDaDan che alla frenesia ci associa dei personaggi genuinamente eccezionali e con dinamiche molto interessanti. Super String ha pretese molto minori, vuole solo essere divertente, ci riesce ma bisogna essere consapevoli della cosa e avere le aspettative tarate a modo.
Il disegno di Boichi – Webtoon vs Manga
Fino ad ora mi sono concentrato maggiormente su ciò che Super String Marco Polo’s Travel to Multiverse ha da offrire a livello di sceneggiatura. Prima di tutto perché da scrittore è ciò su cui tendo ad avere più cose di dire, spero anche cose più interessanti, ma in realtà c’è un altro motivo per cui ho solo accennato al disegno.
Se siete fan di Boichi e del suo stile, magari grazie al popolarissimo DR. Stone, potreste essere interessati a questa serie solamente per quello. In caso sia così, allora vi dico che probabilmente dovreste darle una chance.
Detto questo, a me Boichi non piace per niente. Non sono fan di come il suo stile sia evoluto dopo Sun Ken Rock. Ho lasciato questo gusto personale fuori da gran parte della recensione perché si tratta di una cosa molto specifica, non posso assolutamente dire che i disegni siano poco chiari o la composizione delle pagine sia di difficile lettura, semplicemente, non mi piace esteticamente.

Se non avete apprezzato l’estetica di Dr. Stone, allora questo potrebbe non essere il manga per voi. Di contro, trovo che la versione webtoon sia più gradevole alla vista…allo stesso tempo però ha una composizione delle scene molto peggiore, potenzialmente ancora più fastidiosa per i lettori abituati al manga piuttosto che al manhwa.
Super String Marco Polo’s Travel to Multiverse Volume 1 Recensione – La nuova serie di Inwan Youn e Boichi ha un’appeal molto specifico. Si tratta di una storia frenetica, dall’estetica e la comicità molto vicina ai battle shonen degli anni ’80-’90. Non punta sulla qualità della scrittura tanto quanto sul bombardare il lettore di momenti inaspettati, cosa che riesce a divertire ma non a rimanere impressa nel lungo periodo.
Posso consigliarlo a chi sia fan del disegnatore o semplicemente voglia un’esperienza un po’ nostalgica a livello di umore. La serie avrà solamente quattro volumi, quindi non si tratta di un’investimento particolarmente oneroso. Edito da Star Comics con primo volume in uscita il 13 Maggio – Link qui