A Rose in the Twilight – Recensione

Un’atmosfera cupa, un castello abbandonato, spiriti erranti e creature apparentemente prive d’anima. Bianco, nero e rosso sangue. Queste sono le essenze della nuova avventura di Nippon Ichi Software, pubblicata in Occidente da NIS America, dal nome intriso di un’atmosfera dark: A Rose in the Twilight.

A Rose in the Twilight

Sangue innocente

La Rose del crepuscolo della nostra storia altri non è se non una bambina addormentata in un sonno talmente profondo da sembrare morta. Risvegliata dalle gocce di sangue in un cupo castello fatiscente e abbandonato, dovrà ritrovare il suo passato nel percorso che la porterà verso il suo futuro. Da sempre l’innocenza dei bambini dai grandi occhi viene accostata alle atmosfere più cruente e dark, specialmente nella terra del Sol Levante, dove questo connubio è ormai collaudato ed estremamente utilizzato.

Al nostro risveglio siamo immemori; l‘unica cosa certa è che il luogo dove ci troviamo è una trappola mortale che nasconde insidie dietro ogni angolo. Un fiore bianco adorna i nostri abiti e ci dona una sorta di immortalità legata al sangue: scopriamo, infatti, di avere il potere di assorbire il sangue rosso che permea e anima alcuni oggetti, potendo di fatto privarli di movimento e vita, fissandoli nella posizione che preferiamo. Questa è una delle due chiavi che ci permetterà di muoverci e risolvere gli indovinelli lungo il percorso.

In questo platform game, però, avremo anche un altro importante aiuto dato da un golem senza volto né voce che incontreremo ben presto e che diventerà il nostro fidato compagno di avventura. Esso può afferrare e lanciare noi e qualsiasi oggetto intriso del sangue prelevato da Rose. Infatti la piccola protagonista può assorbire sangue da alcuni oggetti e riversarlo su altri. Questo potere, unito alle possibilità del gigante di lanciare e trasportare oggetti, ci permetterà di risolvere tutti i puzzle che ci separano dai titoli di coda.

A Rose in the Twilight

Il sangue è memoria e anima

La piccola Rose fa delle sue paure l’energia per andare avanti. Attraverso il sangue rivivrà ricordi del castello e degli abitanti dello stesso, andando a ricostruire, tassello dopo tassello, la sua stessa storia. Anche il rapporto con il gigante diventerà qualcosa di più profondo dal semplice sfruttamento iniziale. Nippon Ichi Software è maestra nel rappresentare paura, terrore e innocenza con i suoi piccoli capolavori, primo fra tutti Yomawari – Night Alone, le cui atmosfere sono incredibilmente simili a quelle ritrovate qui, pur essendo di fatto un titolo estremamente diverso.

I ricordi ritrovati lungo il percorso ricostruiscono il passato dei protagonisti e offrono l’unico modo possibile per avere aiuti sulla risoluzione dei puzzle che si pareranno sul cammino. Già, perchè A Rose in the Twilight è un platform puzzle game, e anche ben riuscito.

A Rose in the Twilight

L’utilizzo del sangue

Proseguendo nell’avventura, capiremo come utilizzare al meglio i poteri di Rose e del suo aiutante. Tanti sono gli utilizzi del sangue e tante le possibili interazioni con il golem, tutte volte a sfruttare al meglio le caratteristiche dei due protagonisti per poter passare alla stanza successiva: è possibile, infatti, passare dal golem a Rose con la semplice pressione di un tasto, anche mentre uno dei due sta svolgendo un’azione.

Un minimo di ripetitività viene presto a fare capolino, ma per fortuna le atmosfere dark e ben costruite mitigano questa senso di déjà-vu, rendendo il gioco fruibile e piacevole fino alla fine. La durata totale è di una decina scarsa di ore ma, a dare corpo al tutto troviamo tre finali alternativi e decine di extra da raggiungere lungo il percorso.

A Rose in the Twilight

Libri e pergamene arricchiranno anche il background dei protagonisti, dotandoli di spessore e facendoli amare dal giocatore.

I dialoghi – e, nel complesso, la parte testuale – sono davvero scarni, ma non sono necessari né allo svolgersi del gioco, né all’atmosfera in generale. La colonna sonora, invece, risulta piacevole e accompagnata da effetti sonori all’altezza. Più controverse le animazioni: da un lato troviamo una movibilità del personaggio migliorabile; dall’altro troviamo animazioni spassosissime, specialmente quando Rose si schianta al suolo dopo un salto.

A Rose in the Twilight

Non c’è Rose senza spine

Purtroppo anche un titolo di pregevole fattura come A Rose in the Twilight non è esente da pecche. La cura riposta nelle atmosfere, che donano poesia all’opera di Nippon Ichi, deve sempre essere accompagnata da un gameplay solido e preciso, specialmente nel caso di un platform game con accentuati elementi puzzle come in questo caso. La precisione in questo genere diventa essenziale per evitare che l’esperienza risulti frustrante.

Dover ripetere decine di volte un passaggio con l’obbligo di ricominciare dall’ultimo punto di salvataggio automatico può risultare un deterrente per un passatempo piacevole e veloce come A Rose in the Twilight. Una maggior cura in questo aspetto, qualche dialogo in più e una maggiore attenzione alle animazioni basilari di movimento e agli sfondi avrebbero sicuramente giovato a un titolo così pregno di sensibilità e atmosfera.

Anche la localizzazione in italiano sarebbe stata gradita, e sarebbe ora che venisse seriamente presa in considerazione dai publisher: va detto (come abbiamo già fatto presente) che in A Rose in the Twilight la parte testuale non è strettamente necessaria allo svolgersi della trama, ma essere esclusi dalle traduzione comincia a essere stancante.

A Rose in the Twilight


A Rose in the Twilight è un piccolo capolavoro, realizzato con semplicità e allo stesso tempo ricco di spunti piacevoli e interessanti, capaci di donare al giocatore emozioni e sorprese. Il tema di sottofondo incuriosisce e attira da sempre, con le sue cupe atmosfere che sbalzano gli innocenti in un turbinio di paura, terrore, amore e amicizia, fondendo il tutto in un crescendo di trama che culmina in un finale travolgente. Un piccolo capolavoro dark di Nippon Ichi Software.

7

Pro

  • Atmosfere dark cariche di suspense
  • Puzzle game di buona fattura
  • Trama solida e piacevole
  • Buon gameplay...

Contro

  • ... a tratti frustrante
  • Animazioni scarne
  • Dialoghi assenti
  • Longevità migliorabile
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