Aliens: Fireteam Elite – Recensione

Recensito su PlayStation 5

Sfruttare il marchio di Aliens non è semplice, dopo che nel corso degli anni sono usciti capolavori come Alien: Isolation, per citarne uno su tutti. Purtroppo, però, abbiamo assistito anche a grandi flop. Grazie a un codice review siamo riusciti testare Aliens Fireteam Elite, nuovo videogioco ispirato al celebre franchise cinematografico. Sviluppato da Cold Iron e distribuito da Focus Home Studios, il nuovo titolo dedicato all’universo del celebre xenomorfo avrà fatto centro? Scopritelo con la nostra recensione.

Cold Iron con Aliens Fireteam Elite prende le distante da Alien: Isolation e propone su console un “horde shooter co-op”. La campagna di Aliens: Fireteam Elite è suddivisa in 4 atti a loro volta suddivisi in missioni, per un totale di circa 12 missioni. Abbiamo concluso l’intero arco narrativo – tralasciando le sfide extra che il titolo propone di missione in missione – impiegando circa 18ore a difficoltà normale; monte ore che può notevolmente aumentare se giocato in compagnia (non con i bot -ndr) e se ci si vuol dedicare al completamento delle attività secondarie. L’intera esperienza di gioco può essere goduta in modalità single player, affiancati da bot guidati da una scarsissima intelligenza artificiale o in co-op con amici o con utenti casuali, tenendo a precisare che il cross-play attualmente non è presente.

Aliens: Fireteam Elite
Tra i lati negativi della nostra esperienza dobbiamo constatare che l’esperienza single player è totalmente da sconsigliare: purtroppo, avanzare all’interno delle missioni a livelli di difficoltà maggiori da quello standard con i bot è un’impresa; la scarsa IA alleata porta sullo schermo scene surreali come soldati che camminano lungo la traiettoria di tiro senza logica, soldati fermi davanti alle pareti dei muri con gli xenomorfi pronti ad attaccare, oppure addirittura alleati immobili e privi di qualunque reattività.

Un’intelligenza artificiale cosi scadente non si vedeva da tempo e per assurdo ci riporta alla mente un titolo sempre dedicato alla saga di Aliens che soffriva dei medesimi problemi legati all’IA, nonché, Aliens: Colonial Marines. Nella speranza che Cold Iron sistemi l’IA con una patch, è giunto il momento di analizzare il gunplay del titolo. Le bocche da fuoco rappresentate in Aliens: Fireteam Elite sono le stesse (seppur qualcuna manca) viste nei film della saga cinematografica. Sparare con il fucile a impulsi, o con la smart gun è divertente e allo stesso tempo trasmette al giocatore un feedback senza precedenti.

Aliens: Fireteam Elite

Ottima è la realizzazione dei fucili a corto raggio, utili a breve distanza e la loro realizzazione è straordinaria e fedele alla loro controparte reale. Ogni arma può essere espansa con tre accessori che a loro volta ne aumentano le statistiche. Interessanti sono le varie abilità che ogni classe dispone e che rendono le sessioni di gioco sempre più varie e mai monotone. Degno di nota come ogni classe, oltre ad abilità specifiche, dispone di armi uniche che permettono dei vantaggi durante lo svolgimento della missione.

In missione il giocatore può scegliere se completare delle attività collaterali e scovare alcuni documenti extra; il completamento delle attività secondarie permette un guadagno extra di XP e in determinati casi lo sblocco di particolari carte che permettono al giocatore (se selezionate prima della missione) di cambiare le sorti delle battaglie. Ogni carta permette di abilitare determinate feature come: rendere lo xenomorfo esplosivo, maggiore resistenza al nemico, rateo delle armi raddoppiato, e così via. L’uso delle carte, oltre a rendere vario il gameplay, permette al giocatore di godere di una componente strategica seppur leggermente abbozzata.

Aliens: Fireteam Elite
Sotto l’aspetto tecnico Aliens: Fireteam Elite su PlayStation 5 si difende molto bene. È evidente come il titolo di Cold Iron non sia stato sviluppato per console next gen ma, allo stesso tempo, vanno apprezzate la modellazione 3D, le texture e la realizzazione di ogni singolo elemento. Ogni elemento è curato nel minimo dettaglio, permettendo cosi al gioco di offrire un’esperienza visiva soddisfacente e mai datata.

Se la componente visiva colpisce il giocatore in positivo, la componente audio delude in parte. La realizzazione di quest’ultima è tra alti e bassi: dove gli effetti delle armi risultano ben realizzati e l’uso delle cuffie 3D Pulse immergono il giocatore a 360 gradi all’interno del gioco, la musica di sottofondo che accompagna il giocatore lungo le missioni di gioco spesso è fuori luogo, non riuscendo a trasmettere la giusta sensazione di ansia e angoscia che dovrebbe trasmettere uno shooter a tinte horror.

Aliens: Fireteam Elite
Tralasciando l’Intelligenza Artificiale alquanto ridicola, Aliens: Fireteam Elite è riuscito nell’intento di divertire, intrattenere e stupire. Accolto con poco entusiasmo sin dalla sua presentazione per un cambio di rotta poco condiviso, pad alla mano il titolo di Cold Iron è riuscito intrattenerci per oltre 20 ore in single player e per molte altre in multiplayer. Nella speranza che il team metta una pezza sull’IA, ci sentiamo di promuovere a pieni voti il lavoro svolto e speriamo che il team, sistemate alcune incertezze, si dedichi a espandere l’esperienza con nuove campagne.

7.5

Pro

  • Gunplay vario e ben realizzato
  • Longevità e Rigiocabilità elevata
  • Divertente se giocato con amici...

Contro

  • ...l'IA dei Bot è scarsissima
  • Soundtrack poco coinvolgente
Vai alla scheda di Aliens: Fireteam
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