Apollo Justice: Ace Attorney – Recensione 3DS

Recensito su 3DS

La verità, in fondo, è una sola: passano gli anni, ma le emozioni rimangono le stesse. Esattamente come accade a un buon vino, anche Apollo Justice: Ace Attorney non risente del peso del tempo trascorso, riuscendo a mantenere intatto il proprio carico di divertimento, beneficiando altresì di un lavoro di restyling tecnico non indifferente. 

Apollo Justice: Ace Attorney

Questo pezzo non vuole essere una smielata celebrazione degli anni che furono, quanto un sincero, devoto tributo all’opera di Capcom. Sono passati circa otto lunghi anni da quando la allora sbarbata redazione di GameSource recensiva il titolo, e già allora se ne tessevano le (molte) lodi. Lungi dal voler ri-recensire una produzione già sviscerata nel corso della nostra stagionata review, non si può tuttavia evitare di riassumere, in poche righe, quanto intrigante sia l’epopea giudiziaria nipponica.

Avvincente quanto basta, un coacervo di attimi ilari frammisti a momenti in cui è la tensione a farla da padrona, il quarto episodio di Gyakuten Saiban mantiene alto il nome di una serie quantomai meritevole di attenzione, tanto ora quanto quasi due lustri fa. Conserva sotto sale quella fantastica miscela di avventura, investigazione e visual novel, facendo salire agli onori della cronaca il giovane avvocato Apollo Justice, rimescolando le carte e descrivendo il precedente eroe della saga, Phoenix Wright, da un’angolazione davvero insolita, gettando nel calderone riferimenti di matrice puramente orientale e stereotipi evidentemente occidentaleggianti, con risultati spesse volte davvero encomiabili.

Apollo Justice: Ace Attorney

Questa riedizione è quasi una rivelazione: praticamente immutata nella struttura ludica, sa quasi di remaster, tanta è la qualità del comparto tecnico. Se resta innegabilmente vero che i quattro casi componenti l’intelaiatura ludica di Apollo Justice: Ace Attorney non abbiano subito alcuna mutazione rispetto a quanto visto su Nintendo DS, prima, e su piattaforme iOS e Android, dopo, un discorso completamente diverso va mosso nei confronti di una realizzazione grafica di livello, proponente acquarellate tavolozze bidimensionali, graziate dal dono dell’effetto tridimensionale offerto dalla console portatile della casa di Kyoto. Sebbene gli schermi di Nintendo 3DS non spicchino per definizione lorda, l’aumentata qualità dell’immagine dona ai disegni un look davvero godibile. Pure il sonoro ha ricevuto un trattamento di favore, proponendo musiche e campionamenti audio finalmente liberi dall’eccessiva compressione cui sono stati sottoposti all’epoca della pubblicazione originale.

A livello prettamente ludico, l’unica, vera feature degna di nota è rappresentata dalla possibilità di giocare con la versione originale giapponese del gioco, fornendo così la possibilità a tutti coloro i quali lo volessero, di verificare le differenze occorrenti fra Gyakuten Saiban 4 e Apollo Justice: Ace Attorney (nulla di trascendale, comunque, essendo legate principalmente al lavoro di adattamento linguistico cui la binaria prosopopea giudiziaria è stata sottoposta per essere immessa sul mercato occidentale).

Apollo Justice: Ace Attorney

Apollo Justice: Ace Attorney per Nintendo 3DS è un acquisto caldamente consigliato, in particolar modo nel caso in cui non si abbia mai avuto il piacere di giocarlo in passato. L’opportunità è ghiotta, considerando anche il restyling grafico e sonoro cui l’opera è stata sottoposta, confrontata con l’originale per DS.  

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Pro

  • Avvincente come sempre
  • Comparto tecnico migliorato

Contro

  • Nessun contenuto inedito
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