Asterigos: Curse of the Stars – Recensione

Recensito su PC

L’avventura narrata dalle binarie note di Asterigos: Curse of the Stars è una di quelle che non ci si aspetta, baciata com’è da un impianto ludico decisamente intrigante.

Nei morbidi panni di Hilda si intraprende un viaggio verso l’ignoto alla costante ricerca del proprio papà e di un rimedio alla misteriosa maledizione che ha colpito la fantastica città di Aphes. Palesemente ispirata dalla mitologia greca e romana, la ludica prosopopea viaggia spedita, senza troppi fronzoli né acuti particolari, insieme al playthrough che procede petaloso, asservendo al comunque delicato task di fungere da stampella a sostegno di un gameplay semplice ma intrigante.

Asterigos Curse of the Stars

Etichettabile come un soulslike con connotazioni ruolistiche, Asterigos: Curse of the Stars è in realtà un’esperienza fresca e distinta, contraddistinta da una sostanziale fusione di frenetici combattimenti, numerosissime quest e personalizzazione delle abilità precipue dell’eroina. Seguendo una strada tutta sua, l’opera affrescata da Acme Gamestudio riesce nel complicato compito di restituire un feeling decisamente altro rispetto alla media del genere, aiutato probabilmente anche da una caratterizzata realizzazione tecnica che, sebbene non lasci gridare al miracolo, risulta comunque discreta. L’aspetto cartoonesco dell’intera creazione effettivamente rinfresca rispetto alle solite atmosfere dark previste dai canonici modelli di riferimento del genere.

Pure il combat system non stupisce: basate su combinazioni di attacchi, parate e schivate, condite da un pizzico di mosse speciali attivabili riempiendo un’apposita barra a suon di mazzate inferte alla feccia nemica, le battaglie scorrono rapidamente, inframezzate da sezioni di esplorazione piuttosto elementari che tuttavia aiutano ad aumentare la varietà dell’azione. Le sei armi a disposizione da subito, inoltre, permettono all’homo ludens di trastullarsi sin dal primissimo millisecondo di gioco con sperimentazioni di vario tipo sulla maggiore utilità di alcuni strumenti di offesa, piuttosto che altri.

A sostanziale detrimento del flow del gioco, che comunque si mantiene sempre su buoni livelli, contribuisce una telecamera decisamente poco intelligente, soprattutto negli ambienti più stretti e circostanziati.

Hilda potrà inoltre salire di livello eliminando la fauna ostile, spalancando la possibilità di investire tempo e fatica nella navigazione di uno skill tree davvero ben tornito, personalizzando altresì i classici parametri “vitali” quali costituzione e precisione.

La conquista step by step dell’albero delle abilità, perpetuabile previo esborso di preziosi punti, consentirà fra l’altro di sbloccare nuove, potentissime abilità. Tali poteri, caratterizzati ognuno da un tempo di cooldown variabile, faranno la differenza tra la vita e la morte nell’ambito delle situazioni maggiormente concitate.

Da segnalare come, alla buona reattività del sistema di controllo, faccia da contraltare una scelta francamente poco comprensibile: per saltare è necessario premere due pulsanti in contemporanea.

Asterigos curse of the stars

Il risultato di questa decisione, unito alla poca precisione di questa specifica azione, penalizza leggermente il canovaccio ludico ordito da Acme Gamestudio.

Le boss fight, analogamente a quanto raffigurato da esponenti simili, rappresentano all’interno de Asterigos: Curse of the Stars un ottimo viatico verso il sacrilegio e, sebbene non ambiscano a raggiungere i livelli di bastardaggine toccati da Bloodborne, Elden Ring e compagnia giocante, permetteranno a tutti i player di prenotare un posto all’Inferno, destinato ad accogliere i blasfemi. Ciascuno di questi boss è ovviamente caratterizzato da uno stile e da un moveset precipuo, che andrà analizzato a fondo affinché se ne possa uscire trionfatori, soprattutto selezionando l’ultimo livello di difficoltà fra i tre disponibili.

Dulcis in fundo, Asterigos: Curse of the Stars è un’avventura alquanto lunga, intrisa di quest secondarie e capace di incatenare il videogiocatore per una trentina di ore circa e in grado di coinvolgere mediante la cornucopia di contenuti sciorinati a video.

Asterigos Curse of the Stars


Asterigos: Curse of the Stars è un titolo che ci sentiamo di consigliare a chiunque volesse cimentarsi con un prodotto godibile e appagante. Sebbene non eccella in nessuna delle sue caratteristiche, il risultato finale ottenuto da Asterigos: Curse of the Stars è migliore rispetto alla somma delle singole parti. Raccomandato.

7.4

Pro

  • Ottimo mix tra esplorazione e combattimenti
  • Artisticamente godibile
  • Buona profondità del gameplay

Contro

  • Tecnicamente non sopraffino
  • La telecamera ha qualche incertezza di troppo
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