Contact – Recensione Contact

Chi avrebbe mai immaginato che un aggeggino a due schermi provvisto di touch-screen ci avrebbe portato a vivere tante avventure diverse con altrettanti ruoli da impersonare, ma sopratutto che accendendo il Ds saremmo diventati il primo contatto di un ricercatore disperso!!!?

3..2..1..Contatto!!

Iniziamo a parlare di Contact facendo una piccola premessa: quando c’è di mezzo la Grasshopper (già conosciuta per Killer 7) nulla è convezionale.
Non appena acceso il Ds assisteremo ad un lungo prologo dopo il quale faremo la conoscenza di un professore e di Nian Nian, cane con "aspirazioni" da gatto. A fare il fantomatico incontro però, non sarà il solito protagonista virtuale ma sarà proprio il giocatore, al quale il nostro sbalordito dottore illustrerà come la nostra prodigiosa console portatile sia stata capace di rispondere al suo s.o.s!!
Dopo un primo accenno di trama entrerà in scena Terry, un ragazzino che un pò per caso, un pò per necessità, sarà lo "strumento" del giocatore per portare a compimento la missione assegnatagli dal professore.
I protagonisti di quest’avventura salgono quindi a tre: il professore, Terry e ed il giocatore. Quest’ultimo si pone come una sorta di intermediario tra gli altri due personaggi. Quest’elemento è la prima grande innovazione di questo titolo ed è complice della forte immedesimazione a cui il giocatore è portato, sebbene spesso egli ritorni comunque ad essere "colui che guida il personaggio".

Passato e presente a stretto contatto!

Il vero punto di svolta di questo titolo è senz’altro rappresentato dall’impatto estetico. Nello schermo superiore viene visualizzato il laboratorio del professore caratterizzato da uno stile grafico volutamente retrò che porterà a sorridere i giocatori "d’esperienza" che hanno mosso il loro primi passi nel mondo videoludico armati di Commodore64.
Nello schermo inferiore viene invece visualizzato Terry che si muove in mondo esaltato da una grafica fluida e moderna che ha il merito di ricreare un’atmosfera ricca e affascinante che fa passare in secondo piano il piatto design riscontrato in alcuni personaggi.
Il sonoro completa amabilmente l’opera con musiche del tutto adeguate alla dinamica di gioco e rallegrate dalla sporadica interruzione dei miagolii di Nian Nian che non manca mai di ricordarci la sua presenza.

Altre caratteristiche

Particolare attenzione va fatta per la giocabilità. Il gioco si pone come sapiente miscela tra classico gioco di ruolo giapponese con la classica esplorazione di dangeon ricchi di tesori e nemici, ed elementi di novità come i combattimenti in tempo reale con modalità d’attacco estendibile a tutti i soggetti di gioco con l’unica restrizione dei personaggi chiave.
Fondamentale è l’esperienza maturata nel corso del gioco indossando i vari costumi, come ad esempio le cusinier (che vi permetterà di cucinare diversi manicaretti utili a recuperare punti vita), il ladro (che permette di aprire porte o scrigni altrimenti inaccessibili), la talpa…ognuno provvisto del proprio attacco speciale.
Altro elemento importante è costiuito dai sigilli, piccole carte che offrono al giocatore diversi vantaggi, tra i quali la possibilità di modificare le caratteristiche di Terry o lo stomaco del personaggio stesso.

Riassumendo

CONTACT è senz’altro un gioco originale e atipico, arricchito da un gameplay interessate e variegato, che sarà capace di coinvolgere i giocatori in un’esperienza allo stesso tempo fuori dalle righe e ordinaria. Rimane comunque il fatto che l’esperienza del "primo contatto" vale ogni singolo momento che deciderete di dedicare a quest’avventura.

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