De Blob 2 – Recensione

Recensito su Nintendo Switch

Mangia, lavora, dormi. Una vita grigia, noiosa, tediosa e immutabile. Ma le cose immutabili sono noiose, giusto? Serve un po’ di colore nella nostra vita, nella nostra quotidianità. Qualcosa che dia brio, speranza, gioia e… colore! Blue Tongue Entertainment e THQ ci hanno provato nel 2008 con de Blob, platform uscito originariamente come esclusiva Wii poi arrivato su tutte le altre piattaforme dell’attuale generazione, incluso, recentemente, Nintendo Switch. E ora, sempre sulla console ibrida della grande N, arriva anche il suo successore, de Blob 2.

Switch è l’ultima console su cui de Blob 2 riesce ad approdare, avendo già fatto visita ai porti di PlayStation 4, Xbox One e PC in versione rimasterizzata, nonché quelle delle scorse generazioni, come DS, PlayStation 3, Xbox 360 e Wii. Un lunghissimo giro dell’oca in cui abbiamo potuto assaggiare il platform di THQ in tutte le salse e sapori, ma stavolta abbiamo deciso di cogliere la palla al balzo e, con l’arrivo sull’ammiraglia Nintendo, dirvi la nostra.

De Blob 2

Rosso giallo e blu

Per inoltrarvi nella nuova avventura di Blob, il nostro protagonista supercolorato, non vi servirà minimamente aver giocato al primo capitolo. L’incipit narrativo è sempre quello: ci troviamo a Prisma City, una grande metropoli che i cattivi di turno, capitanati dal Compagno Nero, hanno reso grigia e spenta. Sarà nostro compito riportare l’allegria e le varie tonalità di colore in una città andata, altrimenti, perduta nella banalità e nel torpore.

In un tripudio di dialoghi che divertiranno sicuramente i più piccoli, ma che non mancheranno di strappare un sorriso anche agli anziani, dovremo portare a termine i compiti che ci assegnerà in primis la nostra fidata amica Pinkie, in seguito altri personaggi secondari, che ci porteranno, di checkpoint in checkpoint, a liberare ogni quartiere di Prisma City dal controllo dei Bland. Fra situazioni esuberanti, personaggi iconici e battute irriverenti, la trama si dipana piuttosto linearmente e senza autentici colpoi di scena. Il protagonista stesso, seppur praticamente muto, emana quell’aura di eccentricità che permea tutto il titolo e che, alla fine dei conti, banalmente diverte.

De Blob 2

Ad accompagnare la parte tecnica del gameplay c’è anche una minima componente RPG e di level up, in cui potremo, tramite collezionabili che troveremo sparsi nei vari livelli, aumentare le vite, la dimensione massima e poche altre caratteristiche del nostro Blob.

Il divertimento, però, inizia a calare passata la prima metà del titolo, a causa del semplice fatto che le cose da fare sono sempre le stesse. Colorare gli edifici con tonalità specifiche, salvare un determinato numero di cittadini, far esplodere casse e torrette, tutte cose che fatte alla lunga sottolineeranno la ripetitività di fondo di de Blob 2 che non potrà mai essere salvata dall’enorme mole di collezionabili (per lo più inutili) sparsi nei livelli.

De Blob 2

Verde Arancio Viola e Marrone

La difficoltà generale è palesemente settata per un pubblico giovane, quindi generalmente molto bassa, con qualche piccolo innalzamento nei livelli finali. L’unica, vera, grande sfida è dettata dall’imprecisione dei comandi e della telecamera. Molto spesso ci siamo ritrovati a fare un viaggio giù nel vuoto a causa di una rotazione improvvisa della visuale, ovviamente non voluta, o della poca attendibilità della direzione dei salti. Un aspetto sicuramente migliorato rispetto al primo capitolo, ma comunque un fastidio che è impossibile non sottolineare né tantomeno lasciar correre.

Ad accompagnare la nostra avventura ci sarà un timer in cima allo schermo che indicherà il tempo rimanente per completare le missioni principali del livello, ma che potrà essere facilmente esteso oltre i limiti di qualsiasi sicurezza portando a compimento piccoli compiti nel mentre. Al termine delle missioni di trama il timer scomparirà e potremo tranquillamente esplorare il quartiere liberato di Prisma City, portando a termine le diverse missioni secondarie.

De Blob 2

Sono state inoltre aggiunte delle sessioni in 2D che, a parer nostro, sono estremamente più divertenti e (lievemente) impegnative, e in cui il saper mescolare i colori e calibrare bene i salti è di fondamentale importanza se non si vuole stare a perdere tempo prezioso. Il fatto che siano poi in due dimensioni limita i problemi di comandi che abbiamo prima citato, facendoci pensare che, forse, fosse stato tutto così de Blob 2 sarebbe stato decisamente migliore.

Notevole è, infine, la presenza del multiplayer split screen, in cui due giocatori potranno collaborare per portare a termine piccoli livelli con enigmi pensati appositamente. Il secondo player può anche entrare a far parte della campagna principale nelle vesti di Pinkie, ma con compiti piuttosto limitati (come raccogliere oggetti o vernice per il giocatore principale) che sicuramente non lo terranno attaccato allo schermo così a lungo.

De Blob 2


De Blob 2 è un buon sequel, che espande e migliora ciò che ci era già stato mostrato nel lontano 2008. Permangono, seppur in maniera più lieve, i difetti del predecessore, in particolar modo l’imprecisione dei comandi e la telecamera furbetta. Fra situazioni irriverenti, personaggi esuberanti e un mondo coloratissimo, Blob riuscirà a catturare i più piccoli e a strappare un sorriso ai più anziani. Mi sto dando dell’anziana da sola.

7.3

Pro

  • Esuberante, colorato e irriverente
  • Divertirà i più piccoli
  • Multiplayer coop split-screen

Contro

  • Comandi e telecamera irritanti
  • Un po' troppo ripetitivo
  • Difficoltà fin troppo bassa
Vai alla scheda di de Blob 2
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