Demeo – Recensione

Recensito su PlayStation VR2

Il mondo videoludico moderno. o meglio quello contemporaneo, ha sicuramente portato con sé un grado di innovazione che, per quanto ora piuttosto prevedibile e nel reame del realistico, ad una videogiocatrice o videogiocatore di 30 anni fa potrebbe sembrare pura magia: realtà virtuale, fedeltà grafica ai limiti del fotorealistico, meccaniche nuove e folli nella loro profondità, o anche solo concept di gioco ispirati a IP pre-esistenti che sembrano direttamente uscite dall’opera originale.
Di contro, il distanziamento da un luogo fisico nel quale giocare e il distacco materiale intra-nos che l’odierna marcia verso l’all-digital ci sta facendo adottare hanno reso insondabile tutto uno spettro di emozioni che forse solo il condividere ossigeno e metri quadri poteva restituire a suo tempo. Perfino il mondo di D’n’D si è un po’ dovuto adattare a questi contesti e, forse inutile sottolinearlo, le sue influenze si percepiscono un po’ ovunque nell’oggi di chi gioca. Demeo è decisamente frutto di queste ispirazioni, ma decide di riproporre la formula senza reinventarla… se non nel suo contesto “estetico”, ossia il formato nel quale ci si trova ad immergersi nel suo solido (perché comprovato ancora e ancora) core loop.

Demeo recensione

Cos’è Demeo?

Demeo è infatti un’avventura cooperativa cross-platform che permette fino a 4 giocatrici/giocatori di ricreare tutta la magia di una campagna di D’n’D nell’assoluto confort della relativa innovazione offerta da PlayStation VR2. Gli alter-ego dei quali potremmo vestire i sordidi panni sono standard (cacciatore, stregone, assassino, guardiano, bardo, mago e barbaro) e, come ci aspetta, ognuno di essi offre opportunità di gameplay leggermente diverso: se con l’assassino possiamo arrivare alle spalle di un nemico e tentare un critico, il barbaro ha un’elevatissima mobilità grazie alla sua falce incatenata. Questo effettivamente porta ad un’esperienza piuttosto variegata e approcciare ogni mappa diversamente a seconda del campione o della campionessa scelta è piacevole e fonte di curioso e inaspettato divertimento.

Demeo recensione

Un secondo importante fattore a livello di meccaniche è l’utilizzo di “carte mossa”, ognuna con il suo costo in punti azione e con i suoi effetti: mentre alcune di queste sono generiche e universali (fra tutte la mossa che ci fa utilizzare una pozione), la maggior parte di esse sono mosse specifiche per il nostro personaggio e sono queste a dare una maggior profondità alle abilità dei singoli personaggi, pur non reinventando la ruota in alcun modo.

Dove sta la novità?

Finora ti ho descritto un GDR piuttosto generico, quindi cosa rende Demeo quello speciale tesoro che ti accennavo all’inizio? Proprio nella sua resa estetica, perché nel titolo di Resolution Games noi siamo una eterea presenza in uno scantinato, circondate/i da giochi di ruolo, chinate/i sopra un tavolo sul quale si svolgerà la nostra partita, un po’ come se fossimo davvero davanti alla board del nostro gioco da tavolo. Questo sembrerebbe un minimo sforzo se Resolution non si fosse spinta oltre: Demeo infatti ci permette di muoverci liberamente, noi diventate/i praticamente la camera di gioco, e zoomare il campo da gioco fino ad arrivare praticamente ad altezza personaggi, qui rappresentati come statuette davvero ben realizzate, un po’ mi fa pentire di non essermi mai dedicato al painting di piccole figure o statuette simili. Il livello di dettaglio è molto alto, per i personaggi, e una simile cura la si nota ovviamente anche per quanto riguarda l’enemy design e la creazione degli ambienti, anche se questi ultimi soffrono un po’ della generatività randomica del titolo, insita nella struttura a “campagne” che Demeo abbraccia anche a livello della relativa UI.

Demeo recensione

Tornando alla libertà offerta a chi gioca, voglio che ti arrivi il messaggio: è ai limiti dello straordinario quanto la possibilità di passare da una vista a volo d’uccello ad un piano americano sui singoli personaggi percorra un viaggio immersivo che si adatta perfettamente a quanto distaccata/o tu vuoi essere dal gioco e, straordinariamente per il tipo di giocatore che sono, poco cambia il mio giudizio il palese stigma che per giocare bene si debba comunque essere piuttosto zoomati, e che quindi venga meno il senso funzionale della camera distaccata standard.

Ok il gameplay, ma… la storia?

In questo contesto la storia viene quasi a finire in secondo piano, vuoi per la struttura ripetitiva (non in accezione negativa) del core loop, in particolare in single player, vuoi per la propensione a esaltare la strategia a breve termine degli scontri piuttosto che le motivazioni per le quali ti trovi in una segreta a menar fendenti a goblin e famelici elementali. Il single player è un discorso sul quale mi trovo ora costretto a soffermarmi: giocare a Demeo da solo è ai limiti dell’inutile. Potrà forse farti capire le tue abilità, farti scoprire i vari avatar per trovare quello con cui sei più a tuo agio… ma funzionalmente non ti dà nulla: finire anche solo uno dei 3 piani dai quali è composto ogni “livello” è fin troppo difficile e tutto l’XP che guadagnerai sbloccherà solamente caratteristiche estetiche per il personaggio stesso o per il tuo alter ego attorno al tavolo. Essenzialmente non hai motivo di affrontare Demeo da sola/o.

Demeo recensione

Quindi, armato di pazienza e pronto ad una leggera frustrazione, ho deciso di passare il resto delle mie ore in Demeo sempre in compagnia: il drop-in una partita in corso è piuttosto efficace e veloce, complice il cross play e la possibilità di giocarci senza VR su PC, e anche nelle situazioni in cui io e gli altri componenti del gruppo siamo finiti pancia all’aria, non si è mai toccato il livello di frustrazione di altre esperienze multiplayer. Una nota da fare però c’è: in almeno metà delle partite da me affrontate non ho avuto la fortuna di finire in un match al completo, quindi con altri 3 giocatrici/giocatori, e affrontare i piani dei dungeon con un solo altro compagno, a volte perfino con solo altre due persone, è difficile quasi quanto affrontarli da sola/o.

Si gioca in solitudine o è meglio in compagnia?

Il gioco sembra insomma bilanciato per essere affrontato in 4 ed è una caratteristica che adorerei, se solo fosse stata implementata meglio. A chi gioca non lascerei mai la possibilità di giocare da sola/o se nemici e dungeon sono calibrati su un team al completo, sopratutto quando l’XP raccolto in caso di successo ha solo funzione estetica, ergo senza valenza a livello di gameplay sul lungo periodo. Non si può nemmeno parlare di una player skill che cresca o evolva, dato che ogni nemico va affrontato diversamente e le combinazioni nelle quali finiremo per trovarli rendono quasi inutile una strategia più lungimirante di un paio di mosse. Un’implementazione interessante sarebbe stata la possibilità di comandare più di un personaggio, così da poter affrontare in relativa serenità un dungeon con un’altra persona ma sempre al comando di un party completo. Un ulteriore elemento di sbilanciamento è difficile da non notare nella gestione meccanica delle trappole, sorta di “contenitori” (vuoi di veleno, fuoco, ghiaccio, veleno, ecc) che sembrano poter essere affrontati solo da distanza, per non arrecare danno a noi stesse/i. Tutto ok, se non fosse che solo un PG ha attacchi da distanza, quindi pare davvero una scelta difficile da giustificare o contestualizzare.

Demeo recensione

Le avventure disponibili al momento sono poco meno di 10, con nuove avventure in arrivo in futuro, e possono essere affrontate nell’ordine che si preferisce, consci del fatto che le avventure più avanzate ci offriranno un livello di sfida molto elevato. In funzione della rigiocabilità promesso da Demeo ho un altro aspetto negativo da segnalare: il sistema di salvataggio. Non c’è infatti modo di salvare durante la sessione, e solamente alla fine del piano del dungeon potremo salvare: a volte si parla di sessioni di anche un’ora a piano e non avere l’opzione di sospendere la partita (ovviamente con il consenso di chiunque stia partecipando) è una mancanza che ho percepito sensibilmente.

A livello tecnico non ho davvero nessuna osservazione da fare al team di Resolution Games: muovere manualmente ogni personaggio nella scacchiera proiettata sul terreno di ognuno dei vari dungeon è immediato, le animazioni d’attacco sono semplici e minimali quanto basta, e la limitata sfera di visione del nostro personaggio è un ottimo incentivo ad esplorare liberamente con la nostra capoccia la mappa di gioco, per ipotizzare le vie dalle quali i nemici ci attaccheranno, o magari il posizionamento di una cassa o una fonte rigenerativa. La presenza di monete che, una volta raccolte e solo in caso di completamento con successo del piano del dungeon, ci permettono di comprare nuove carte è un’aggiunta logica ma che è implementata in modo piuttosto safe.

Demeo recensione


Demeo è una delle esperienze più vicine al giocare fisicamente al tavolo con amiche/amici, e questo è l’aspetto che funziona di più del titolo di Resolution Games. Il gioco è fortemente sbilanciato verso il multiplayer, cosa che non viene troppo palesemente espressa dal gioco ma che si scopre, nolente/i, molto presto. L’attenzione e la cura estetica dei personaggi è elevata, e la barriera fra chi gioca e il gioco stesso si infrange molto velocemente, anche e soprattutto grazie alla libertà che acquisiamo in quanto telecamera di gioco, peccato però per alcuni aspetti (come i salvataggi) che detraggono profondamente dal godimento di un’esperienza che ha l’altissimo potenziale di essere piacevole su tutti i fronti.

Demeo RECENSIONE - È come giocare in compagnia davanti ad un tavolo... con qualche riserva

Demeo è decisamente frutto di molte ispirazioni, ma decide di riproporre la formula del gioco da tavolo in compagnia, in salsa D'n'D, senza reinventarla... se non nel suo contesto "estetico", ossia nel formato nel quale ci si trova ad immergersi nel suo solido (perché comprovato ancora e ancora) core-loop.

8
È come giocare spalla a spalla con la tua compagnia, ma con alcune piccole carenze.

Pro

  • L'immediatezza è incredibile
  • Personaggi e nemici sono molto curati
  • Giocare in compagnia di altre 3 persone è soddisfacente...

Contro

  • ...ma lo stesso non vale per il single player.
  • Ci si aspetterebbe un sistema di salvataggio migliore.
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