Destiny – Il Re dei Corrotti

Vi è piaciuto fare i bulletti con Crota, vero? Vi siete divertiti ad andare a casa sua insieme agli amici e riempirlo di botte, no? Beh non sono cose che si fanno, perché poi arriva papà, arrabbiatissimo, con il suo esercito di creature corrotte, in cerca di vendetta e pronto a mettere sottosopra tutta la galassia. Ebbene sì, Oryx è arrivato e con lui arriva la nuova espansione di Destiny: Il Re dei Corrotti.

In occasione della scorsa Gamescom, avevamo avuto la possibilità di parlare con Jesse van Dijk, lead concept artist di Bungie, in merito a questa nuova espansione e ci aveva molto incuriosito. Ci aveva promesso tanti nuovi content e moltissime novità. Un piatto ricchissimo insomma, forse troppo per una sola espansione e naturalmente i più maliziosi avrebbero potuto pensare che si trattasse solo di una mossa di marketing pre lancio. È tempo di scoprire la verità.

Destiny - Il Re dei Corrotti Recensione

Ovviamente chiunque stia leggendo questo articolo saprà bene cos’è Destiny, ma in caso contrario si tratta di un MMOFPS (per farla molto molto breve). Ora in ginocchio sui ceci e andate a leggere la nostra recensione dell’originale Destiny. Il Re dei corrotti è la terza espansione, ma a differenza delle prime due, introduce una miriade di novità. Non scherziamo, stiamo parlando di un gioco nuovo. Infatti non si tratta solo di un’aggiunta di oggetti e quest, ma parliamo di un totale rework delle statistiche e dell’avanzamento, nuovi luoghi e nemici e nuove subclasses.  Andiamo con calma.

Iniziamo dalle tre nuove classi: Nightstalker (Hunter, la super collega un gruppo di nemici a un’ancora, rallentandoli e debilitandoli), Stormcaller (Warlock, la super emette una scarica di fulmini che colpisce una larga area per tempo prolungato) e Sunbreaker (Titan, evoca un martello infuocato che distrugge qualunque cosa su cui viene scagliato). Ognuna di queste sottoclassi va a completare il tipo di danno che mancava a ogni classe: Void, Ark e Solar rispettivamente per Nightstalker, Stormcaller e Sunbreaker. Con queste nuove subclasses l’obiettivo è quello di dare ancora più profondità strategica al proprio fireteam in modo da essere pronti ad affrontare ogni tipo di situazione. Anche i modificatori delle super sono estremamente interessanti e costringono a scelte difficili: Il Nightstalker ad esempio dovrà decidere se poter sparare la sua super tre volte o se invece far esplodere i nemici collegati all’ancora, i quali inoltre vedranno condivisi tutti i danni subiti. Lo Stormcaller invece dovrà decidere se potersi teletrasportare durante la sua super o se ad esempio emettere devastanti scariche elettriche sotto di lui mentre emette anche quelle normali della super. Insomma le scelte sono tante e sono tutte valide, quindi difficili.

Destiny - Il Re dei Corrotti Recensione

Altra novità importante, se non cruciale, è il nuovo level cap e il sistema di avanzamento. Dimenticate il vecchio livello 20 e il light level 34. È storia del passato. Il nuovo level cap è ora 40, e potrete guadagnare esperienza per raggiungerlo nei soliti modi. Uccidete nemici, completate le taglie, il solito. E gli equip? Tutti gli equipaggiamenti ora daranno un certo ammontare di light, non solo le armature, ma anche le armi. E come se non bastasse, ora anche il proprio Ghost avrà contribuirà alle difese, come anche il class item, ed è stato aggiunto un nuovo slot equipaggiamento dedicato alle reliquie. Il valore totale di tutti questi equipaggiamenti contribuirà al vostro Ligh level, il quale rappresenta il totale del valore di attacco e difesa del vostro personaggio. Anche gli equipaggiamenti sono stati cambiati per adattarsi al nuovo sistema. O meglio, non sono stati cambiati, ma superati: tutte le nostre bellissime armi e armature ora sono spazzatura, scavalcate abbondantemente dai nuovi equip, le cui stats sono nettamente superiori anche al miglior equipaggiamento esotico che avevamo. Niente paura però, i drop sono stati ricalibrati e ora tutti gli oggetti che troveremo saranno di una qualità adatta al nostro livello. Ciò significa che ci metteremo poco per ottenere un equipaggiamento adatto e sufficente per andare avanti senza troppe difficoltà fino all’endgame. A quel punto ricomincerà il solito grinding alla ricerca dei migliori equip leggendari ed esotici.

Destiny - Il Re dei Corrotti Recensione

Restando nella schermata del personaggio, andiamo a esaminare altre importanti novità. Sono stati ampliati gli slot per le taglie, che ora possono arrivare fino a sedici e possono essere ritirate direttamente dal menu, senza dover ogni volta tornare alla torre. Anche l’inventario è stato ampliato così come la vault che potrà conservare ora molti più oggetti.

Tutte queste erano novità evidenti e facili da notare. Ora esaminiamo alcuni aspetti de Il Re dei Corrotti che necessitano diverse ore di gioco per essere notate. Iniziamo dal notare come il numero di quest a disposizione sia aumentato in modo esponenziale. Non si fa in tempo a finire una questline che ne spuntano altre da tutte le parti, anche da vendor che prima non ne davano. Non stiamo parlando di quest “stupide” dove bisogna solo andare in giro a uccidere un tot di nemici, ma di storie, lunghe o brevi, che riempiono buchi di lore e ci fanno scoprire tanti aspetti del gioco e degli NPC che magari prima non avevamo notato. Per intenderci, durante le quest andremo in giro a uccidere un tot di nemici, ma lo faremo ascoltando discorsi divertenti e scoprendo cose nuove. Tutte le missioni comunque sono abbastanza impegnative e interessanti (tranne una in cui bisognava semplicemente uccidere 900 -novecento- nemici in giro per la terra, la luna e venere. Quella l’abbiamo odiata), siano esse sidequest o missioni della storia principale.

Destiny - Il Re dei Corrotti Recensione

Non solo le missioni sono tante, ma anche le attività “free” da fare a bordo della Dreadnaught, la nave di Oryx. Infatti Bungie ha dato il meglio di sé nel design di questa corazzata. Oltre alle solite attività di Patrol, sarà possibile cimentarsi nella ricerca di vari oggetti che porteranno a numerose attività: la ricerca di frammenti calcificati porterà a nuove missioni, mentre la ricerca di certe rune porterà a numerosissimi combattimenti contro nemici molto forti che ci daranno accesso a forzieri particolari e tesori estremamente preziosi. Sì stiamo parlando di armi esotiche, ma non solo.

Se a tutto questo aggiungiamo anche il PVP e attività come i nuovi Strike e Raid, è facile capire che quello che van Dijk ci ha detto era tutto vero. Ne Il Re dei Corrotti c’è tantissime cose da fare, come mai prima d’ora. Tuttavia qualcosa di negativo, per così dire, l’abbiamo trovato. Giocare questa nuova espansione senza un gruppo di amici è quasi impossibile, almeno una volta arrivati nella parte finale della story mission. Le ultime quest sono eccessivamente sbilanciate in quanto a numero di nemici e forza degli stessi. Quelle quest sono impossibili da affrontare da soli e molto difficili anche in due. Senza un buon fireteam, insomma, è quasi impossibile accedere alla parte finale del gioco. C’è quindi uno spiccato accento sulla componente MMO di Destiny che ha certamente senso, ma potrebbe non essere apprezzata da tutti. Vada per attività come i Raid che non usufruendo di matchmaking necessitano di un fireteam, ma almeno la componente PVE di base avremmo preferito poterle affrontare tranquillamente da soli.

Destiny - Il Re dei Corrotti Recensione

8.5
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