Disjunction – Recensione

Recensito su Nintendo Switch

L’ultima fatica di Ape Tribe Games sbarca con tutta la sua atmosfera distopica e con un forte sentore alla Blade Runner su Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One e PC tramite Steam grazie anche a Sold-Out Software. Stiamo parlando di Disjunction, un interessante indie che trova collocazione nel genere Action/Stealth con visuale dall’alto e che porta con sé un’atmosfera cyberpunk che come sempre affascina e incuriosisce.

Saprà Disjunction confermare le aspettative? Scopriamolo insieme.

Disjunction

Disjunction incentra la sua trama su un impianto poliziesco, punk e distopico ambientato in un futuro che vede Frank Monroe – detective ciberneticamente potenziato – alle prese con l’omicidio di un poliziotto.

Naturalmente l’indagine prende una piega inaspettata e, come vuole il cliché classico, la storia si complica: entrano quindi in scena anche Lockjaw, un cyber-pugile implicato in lotte clandestine e che vuole far luce sulla morte della figlia, e Spider, un hacker che controvoglia si lascia invischiare nella faccenda.

Disjunction

Nonostante si tratti di una trama già vista e rivista in milioni di varianti, lo studio Ape Tribe Games riesce a creare una storia convincente e interessante grazie soprattutto a una mole di dialoghi tanto impressionante quanto varia, scritta con una maestria degna dei migliori autori di fantascienza. Lo stile acuto, interessante, asettico, freddo, talmente privo di sentimentalismi da farne scaturire a valanga nel lettore, riesce a calare il giocatore nell’atmosfera adatta e lo intrattiene con gusto.

Peccato non ci sia una localizzazione in italiano, che se trattata con la stessa cura delle altre avrebbe portato il titolo all’attenzione di un maggior numero di giocatori anche in Italia.

Disjunction

In Disjunction per la prima volta, almeno all’analisi di chi scrive, troviamo inoltre una scelta nelle risposte ai dialoghi di interazione costruita con senso logico e che di fatto varia anche l’approccio allo sviluppo dell’avventura stessa. Una cura di questo livello a volte fa la differenza tra un prodotto mediocre e un gioco che verrà ricordato.

Disjunction

Per quanto riguarda il gameplay di Disjunction in sé, troviamo uno stile stealth con una componente RPG molto superficiale che riesce comunque a soddisfare senza annoiare. Il protagonista deve riuscire a raggiungere gli obiettivi di gioco senza farsi scoprire e operando uccisioni silenziose seguite dall’occultamento del cadavere di turno. Quello che piacevolmente colpisce sin da subito è l’intelligenza dell’IA: ci si accovaccia per evidenziare le zone di vista delle sentinelle, robotiche e umane, ed entrati nel cono di visibilità si hanno pochi secondi per occultarsi nuovamente.

Ma se il movimento risulta troppo evidente o se si lascia un cadavere in vista scatta la fatidica zona rossa che allerta le guardie. In questo caso si metteranno in allarme sia quelle vicine che quelle poco più lontane, e se si persevera con l’approccio poco attento scatterà addirittura un allarme generale. Anche i suoni sono da tenere conto: se si spara da lontano a una telecamera, ad esempio,  il rumore metterà in allarme le guardie nei dintorni.

Disjunction

Questo obbliga a un approccio stealth curato e che richiede ragionamento, senza cadere nel banale trial and error che alla lunga risulterebbe ripetitivo. Inoltre al respawn pensare che troverete le stesse sentinelle nello stesso punto potrebbe essere un errore che pagherete con la vita.

A completare il gameplay troviamo abilità peculiari per ogni personaggio che renderanno la nostra avventura varia e piacevole senza mai arrivare a essere frustrante nonostante il livello di difficoltà decisamente tarato verso l’alto.

Disjunction

La grafica pixellosa di Disjunction, accompagnata da una colonna sonora adeguata, si adatta molto bene al contesto, grazie anche ad animazioni fluide e a caricamenti ridotti all’osso. Il pacchetto totale urla indie a squarciagola ma la sensazione generale è che il tutto sia armonioso e consono al contesto che si è voluto rappresentare.

Disjunction

Il porting su Nintendo Switch, la console da utilizzata in fase di recensione, è come spesso accade per gli indie magnificamente realizzato. I comandi sono mappati in maniera funzionale e fanno il loro dovere, mentre la console valorizza Disjunction come merita. A voler proprio trovare dei difetti potremmo segnalare la scarsa varietà di nemici e la componente RPG limitata al solo upgrade delle caratteristiche di ogni personaggio. Anche la localizzazione in italiano, lingua che si presterebbe magnificamente alle molteplici sfaccettature cyberpunk, sarebbe stata apprezzata. Ma tutto sommato Disjunction funziona, e funziona bene.


Disjunction è un Action Stealth RPG con visuale dall’alto e forti note cyberpunk, sviluppato da Ape Tribe Games ed edito da Sold-Out Software per Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One e PC tramite Steam. Le potenzialità del titolo vengono valorizzate dal gameplay, dall’IA e dalla mole di dialoghi ben costruiti e trasposti. Nonostante qualche difetto come la mancanza della localizzazione italiana, la componente RPG mal sfruttata e la poca varietà di nemici e protagonisti, Disjunction risulta un prodotto valido e da prendere in considerazione per tutti gli amanti del genere.

7.5

Pro

  • Trama ben sviluppata
  • Dialoghi a dir poco affascinanti
  • Gameplay ben sfruttato
  • IA varia e attenta

Contro

  • Poca varietà di nemici
  • Manca la localizzazione in italiano
  • Componente RPG mal sfruttata
Vai alla scheda di Disjunction
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