Donkey Kong Country: Tropical Freeze – Recensione

Recensito su Wii U

Dopo molti anni in cui la saga di Donkey Kong, così amata su Super Nintendo, Game Boy, e Nintendo 64, era andata in pensione, Nintendo ha avuto la brillante idea di rimetterla in auge. Su Wii (e in seguito come porting su 3DS) uscì Donkey Kong Country Returns, forse un esperimento per vedere quanto il platform bidimensionale dello scimmione fosse atteso dai giocatori. A quanto pare, i player di vecchia data hanno esultato al punto che la grande N ha deciso di continuare su questa strada anche sulla nuova Wii U, con Donkey Kong Country Tropical Freeze.

Qui ai tropici fa freddo

Dopo aver sconfitto i Kremling, e l’aver cacciato a pedate dall’isola i Tiki, la famiglia Kong sembra essere in pace e allegra, godendosi il suo tesoro di banane. Tuttavia, questa pace non sembra destinata a durare, dato che una nuova minaccia veleggia per le onde dei Tropici. Nell’oceano compaiono dei velieri: dalle terre ghiacciate giungono su quest’isola i vichinghi, o meglio i Nevichinghi, creature di diverse specie come pinguini, foche, trichechi e quant’altro, pronti a mettere tutto a soqquadro. Peccato per loro che per approdare e ghiacciare tutto con il loro cannone, abbiano scelto proprio il giorno del compleanno di Donkey Kong, non permettendogli di spegnere la sua candelina. Si sa che Donkey Kong e famiglia non sono esattamente le scimmie con più pazienza di questo mondo. Attenti, Nevichinghi! Arrivano i gorilla!

Quattro contro tutti

Il gameplay del titolo, come base, non si dissocia minimamente dai precedenti capitoli della serie. Ritorna come un platform bidimensionale, dove i pulsanti ci consentono di saltare, effettuare un attacco a capriola, correre, o sbattere i pugni a terra per smuovere o aprire casse. Nei panni del protagonista dovremo percorrere i vari livelli sfruttando questi semplicissimi comandi. Sconfiggere i nemici saltando loro in testa o con un attacco è senz’altro la parte più semplice del titolo, poichè grazie ad un level design davvero eccezionale ciò che ci metterà in difficoltà saranno soprattutto gli ostacoli ambientali come piattaforme sospese nel vuoto, spuntoni e così via. Durante le nostre scorribande potremo trovare diversi extra e power up: le semplici cento banane che collezionerete garantiranno una vita (ottenibile anche trovando i palloncini rossi), le lettere della scritta KONG, che sbloccheranno un livello segreto se raccolte tutte in ogni stage, i pezzi del puzzle per ottenere bozzetti preparatori da ammirare, e infine le monete da spendere nel negozio. Quest’ultimo è infatti una delle novità di questo titolo, rispetto alla versione per Wii: infatti il cugino di Donkey, Funky Kong, è tornato con il suo aereo nella mappa di ogni mondo, solo che questa volta non ci accompagnerà da un mondo all’altro ma ha aperto una attività. In cambio di gettoni ci metterà a disposizione vari oggetti, come vite, palloncini per non morire cadendo in un precipizio, quelli per avere aria in più sott’acqua, cuori extra, il pappagallo Pagal (o Squawks) che ci aiuterà a trovare pezzi di puzzle nascosti, e gashapon da cui sbloccare pupazzetti di tutti i personaggi del gioco. Tra le cose da comprare troveremo anche tre barili per ottenere l’aiuto di diversi personaggi, e questa è la novità più interessante di questo titolo. Vediamo come mai.
In Donkey Kong Country Returns, DK era accompagnato dal fedele Diddy Kong, il quale oltre a donargli due cuori extra, poteva essere preso in spalla per utilizzare il suo jetpack e planare lentamente durante i salti. In alternativa, poteva unirsi alla partita un secondo giocatore ed usare lui stesso Diddy, non permettendogli di usare la sua abilità di planaggio a meno che non lo prendesse in spalla. In Tropical Freeze il concetto è lo stesso, ma la differenza è che i personaggi ad accompagnare Donkey possono essere tre. Il secondo può essere scelto liberamente dal successivo player, mentre in caso si giochi da soli, si troveranno in giro delle casse dalla dicitura DK, DX e CK, a seconda se al suo interno troveremo Diddy Kong, Dixie Kong, o per la prima volta giocabile nella serie, il vecchio Cranky Kong. Ognuno di questi personaggi, preso singolarmente o anche sulle spalle di Donkey per donare a lui i propri poteri, è provvisto di abilità differenti, ognuna di esse molto utile, a suo modo. Diddy Kong come al solito è in grado di atterrare più dolcemente, Dixie Kong userà la sua chioma come un elicottero per alzarsi in volo per un istante, allo stesso identico modo di come fa Yoshi in Super Mario, mentre il vecchio Cranky, così come Paperon de’ Paperoni in Duck Tales, è capace di effettuare un Pogo Jump con il suo bastone, elevandosi a buone altezze rendendosi invulnerabile a qualunque insidia “spinosa”.

Dai vecchi giochi, tornano finalmente anche i livelli acquatici, e in particolare un intero mondo è stato dedicato a questa categoria di livelli. Dovremo però porre molta attenzione al livello di ossigeno rimasto, e cercare di risalire in superficie per respirare o trovare bolle d’aria sui fondali, per non rischiare di perdere vite per soffocamento. Oltre a ciò tornano naturalmente anche i compagni animali, come il fido Rambi, il rinoceronte capace di spaccare tutto quello che trova innanzi a sè. Gli stage sono incredibilmente ben strutturati, con un level design che non ha assolutamente nulla da invidiare a qualunque capitolo precedente della saga. Gli ambienti sono ben fatti, gli ostacoli sempre diversi ed originali, e pur giocando molto, non rischia di venire a noia. Persino i nuovi nemici, i Nevichinghi sono integrati perfettamente nel loro contesto e categoria di animali, e anche come design ricordano moltissimo i Kremling, cosa che non fa mai male per mantenere una certa continuità nella saga. I boss sono fantastici, ben strutturati e con moltissimi pattern d’attacco differenti. Per un titolo Nintendo comunque, la difficoltà è parecchio alta, e se questo può rischiare di frustrare i neofiti (che possono comunque avere l’aiuto dei vari oggetti da comprare da Funky Kong), farà saltare invece di gioia gli appassionati.

Peli al vento

Graficamente il titolo è senz’altro stato migliorato rispetto al suo precedente capitolo: la visuale HD permette una visione davvero di ottima fattura e qualità, così come Nintendo presentò all’annuncio del gioco, in quella loro chioma lucente e marrone, i nostri scimmioni. Purtroppo, il buon livello di qualità si ferma in questo, perchè in termini di texture o di modellazione, poteva essere fatto molto, molto di più. Wii U è una macchina che tecnicamente dovrebbe essere al pari con PS3 e Xbox 360, dunque un comparto grafico di questo livello non è sufficiente, seppur sia coloratissimo e molto gradevole. Le animazioni sono fluide, divertenti e assolutamente in linea con i movimenti dei capitoli precedenti, anche quelli bidimensionali. Il comparto audio è veramente eccezionale e si merita pieni voti: le musiche sono tutte bellissime, molto ispirate, variegate, ce ne sono tantissime diverse al punto di non ripetersi mai, strizzando l’occhio anche ai nostalgici, con diversi ritorni e remix di vecchie tracce. Buona anche la longevità, non solo per finire il gioco completando tutti i mondi, ma anche per trovare tutti i collezionabili, sfidare gli stage nei time attack o nella modalità hard, oppure le varie lettere per formare la parola “KONG” in ogni livello e sbloccarne uno segreto, oltre agli altri già presenti e sbloccabili trovando solo la giusta uscita in determinate sezioni.

In conclusione

Nonostante graficamente ci si poteva impegnare di più, Tropical Freeze risulta essere un lavoro di enorme qualità dall’inizio alla fine. Divertente sia da soli che in due giocatori, novità rispetto ai vecchi giochi ma senza cambiarli troppo. Il level design è fantastico, gli stage sono tutti diversi l’uno dall’altro, ed è praticamente impossibile trovare due situazioni simili tra loro. Con questo titolo di Donkey Kong, gli sviluppatori si sono concentrati nel cancellare la monotonia e stupire chi gioca continuamente, grazie a situazioni originali e divertenti. Ancora una volta la Nintendo ha fatto centro sfornando un titolo che i possessori di Wii U non possono non avere, ma d’altra parte si sa, sui platform la grande N ha sempre regnato incontrastata.

7.4
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