Drawn to Life: The Next Chapter – Recensione Drawn to Life: Il Capitolo Successivo

Game Designer, io?

 
Il lavoro del Game Designer è sicuramente molto impegnativo ma, nonostante ciò, chi di noi amanti dei videogiochi non ha sognato almeno una volta di avere tra le mani il proprio videogioco "fatto in casa"? Creare personaggi, armi e scenari direttamente con le nostre mani non è più irrealizzabile e, nel 2007, la 5TH CELL ce ne ha dato la palese dimostrazione con un gioco decisamente innovativo: Drawn To Life. In questo originale titolo dovevate aiutare un piccolo villaggio abitato da esserini simili a conigli, i Raposa, minacciato da un malvagio personaggio di nome Wilfre, un tempo buono ma ora corrotto dal male. Nel gioco vestivate i panni del "Creatore", l’unico in grado di plasmare "l’Eroe" che avrebbe salvato il mondo dalle cattiviere del malintenzionato Raposa e di creare armi e piattaforme per aiutare i piccoli abitanti nella loro avventura.Per la prima volta, potevate creare diversi contenuti in base alla vostra fantasia e capacità artistica, creando passo per passo oggetti e aiuti  per gli sfortunati Raposa.Adesso, però, Wilfre è tornato. Questo vuol dire una nuova avventura per i giovani abitanti del villaggio di nostra conoscenza. Pennino alla mano e tanta fantasia sono gli unici ingredienti per salvarli un’altra volta!
 
 Ecco un’esempio della grande personalizzazione del  personaggio
 
 
Una nuova avventura dove non mancherà l’inchiostro
 
In Drawn to Life: The Next Chapter ritroveremo i fantasiosi villaggi dei Raposa (uno costruito perfino sul dorso di un’enorme tartaruga) e le loro sfortunate vicende. Wilfre è nuovamente tornato a dar fastidio ai nostri piccoli amici, rapendo la malcapitata Heather e portando al panico non solo il sindaco Mari, ma anche tutti gli abitanti del paesino. Inoltre, come se tutto ciò non bastasse, gli edifici e la flora perderanno completamente la propria colorazione, diventando bianchi come un foglio.
 
Non vedendo altra via d’uscita, i piccoli Raposa decideranno di invocare, per la seconda volta, l’aiuto del "Creatore": vi ritroverete, quindi, a plasmare nuovamente un Eroe e guidarlo contro il malvagio Wilfre. Avrete di nuovo a che fare, perciò, con il Tool di Creazione, perfezionato, e con elementi quali secchiello, matita, pennello e timbro. Se volete sbizzarrirvi, avrete la possibilità di creare un personaggio perfino con 4 mani o 3 gambe.
 
Il gioco, in sé e per sé, si presenta come un action/platform molto classico, ma mantiene (come nel titolo precedente) la possibilità di creare particolari contenuti con il proprio pennino. Per incrementare l’uso e la facilità di quest’ultimo, la 5TH CELL ha deciso di aggiungere l’Action Drawing che vi permetterà, in determinate sezioni del gioco, di creare armi o oggetti per salvarvi da situazioni particolarmente ostiche, come deviare dei nemici o arrampicarvi da qualche parte, a patto che, ovviamente, abbiate abbastanza inchiostro per farlo!
 
Questa modalità particolare è divisa in 3 diverse tipologie, che, ovviamente, cambieranno in base al compito da svolgere: Bouncy, Sticky e Physical. In quest’ultima, ad esempio, dovrete risolvere dei puzzle che hanno come protagonista, il più delle volte, la gravità. Durante la vostra avventura potrete muovervi liberamente tra gli stage del gioco, tutti in 3D, cominciando dal fantomatico villaggio sopra il dorso della tartaruga gigante, e interagire con i diversi personaggi per cominciare un discorso.
 
Inoltre il vostro personaggio avrà l’innovativa capacità di trasformarsi in un simpatico ragnetto per arrampicarsi come un vero e proprio "spider man" o, nel caso doveste oltrepassare zone particolarmente strane, in "blob" , diventando, cosi, capace di cambiare completamente forma, ovviamente tutto questo con l’aiuto del vostro pennino e della vostra fantasia.
 
 Uno dei tanti livelli di gioco
 
 
"Pucciosità" e dubbio
 
La grafica di questo nuovo capitolo del gioco più personalizzabile possibile è veramente molto graziosa, con quel tocco di "pucciosità" immancabile, soprattutto per quanto riguarda i piccoli Raposa. Tanti colori per gli scenari, rigorosamente in un simpatico 3D, piacevoli da attraversare e così allegri da strappare un sorriso a qualsiasi giocatore. Inoltre, gli elementi ambientali, come alberi e piante, sono stilizzati come il precedente titolo, rendendo il lavoro del "Creatore", di qualsiasi livello sia, adeguato e mai troppo "stonato" rispetto al resto. Che dire di più, la grafica è più che altro nelle vostre mani, dato che avrete la possibilità di migliorarla o peggiorarla in base alle vostre capacità di disegnatore!
 
 
Un leggero sottofondo e una longevità non sufficiente
 
La colonna sonora di questo titolo è sicuramente molto azzeccata: frizzante e allegra, rende piacevole qualsiasi stage di gioco, stancando difficilmente. Si adegua perfettamente ad ogni luogo percorribile dal vostro personaggio, una vera delizia, decisamente rilassante in alcune zone, vi accompagnerà con piacere nella vostra avventura. Per quanto riguarda, invece, la longevità in generale, questo videogame raggiunge soltanto la sufficienza poichè, con la sua modalità storia semplice e non troppo lunga, si potrebbe concludere con poche ore di gioco e, molto probabilmente, non farà venire voglia al giocatore di ricominciarla per l’ennesima volta. 
 

Tutti sulla tartaruga gigante!
 
 
Insomma?
 
In conclusione, possiamo affermare che Drawn to Life: The Next Chapter è un titolo molto originale, così come il suo predecessore, allegro e frizzante, che gode del pregio di far appassionare il videogiocatore grazie, ovviamente, alla sua grande personalizzazione. Con una grafica semplice e un sottofondo così rilassante molto probabilmente vi conquisterà in breve tempo, ma ancora più probabilmente vi annoierà con altrettanta velocità. Posso consigliarvi di giocarlo piano piano, senza "mangiarvelo" in pochi giorni: in questo modo la noia non sopraggiungerà tanto velocemente e potrete godervi a pieno questo simpaticissimo titolo.

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