Eyeshield 21 – Recensione Eyeshield 21: Field Saikyou no Senshi Tachi

Eyeshield 21 è un’opera che in Occidente e specialmente in Europa non ha ancora raggiunto la fama che merita, forse perché l’importazione ufficiale del prodotto è iniziata da poco e le TV pubbliche non hanno ancora trasmesso il relativo anime, forse perché prodotti un po’ più di massa come Naruto o Yu-Gi-Oh tendono ad oscurarlo, o forse perché tratta uno sport non troppo amato al di fuori del suolo statunitense, ossia il Football Americano. Il Giappone, però, è di tutt’altro avviso: le avventure di Kobayakawa Sena, ossia Eyeshield 21, e della squadra liceale Deimon Devil Bats sono estremamente popolari. Il manga continua ad essere uno dei più importanti della rivista giapponese Weekly Shonen Jump, nonché a ricevere trasposizioni videoludiche. Field Saikyou no Senshi Tachi è l’ultima e la più recente di queste.

Il Torneo d’Autunno

Field Saikyou no Senshi Tachi
è basato sull’arco narrativo del Torneo d’Autunno, ossia dalla conclusione della Death March alla partita coi Bando Spiders. Lo Story Mode farà seguire passivamente la storia al giocatore, per farlo intervenire soltanto durante le partite o i minigiochi. Al contrario del suo predecessore spirituale uscito per Nintendo DS, Max Devilpower, questo titolo è piuttosto fedele alla trama dell’anime anche se, al fine di rendere più interessanti i minigames, ci saranno alcune variazioni minori. Attenzione, ho detto dell’anime, non del manga: saranno presenti infatti i personaggi delle squadre visti solo nella versione animata e persino alcuni degli avvenimenti presenti negli episodi filler! Anche questo titolo probabilmente non sarà mai tradotto, purtroppo. Chi non sa il giapponese e non conosce la trama originale si ritroverà a saltare continuamente le cutscenes ed i dialoghi; i fan di Eyeshield 21 invece potranno seguirla tranquillamente grazie alle animazioni, in quanto gli eventi sono gli stessi già visti nell’anime.

Direttamente dall’Anime al Gioco

Tralasciando il filmato iniziale, i menu e le varie immagini prese dall’anime, la componente grafica del gioco è stata affidata completamente ad un 3D di tipo Cell Shading, una tecnica grafica che rende i modelli poligonali simili ad un cartone animato. Gli autori si sono piuttosto impegnati nel cercare di rendere il gioco quanto più simile all’anime, facendo attenzione a dettagli come i cambiamenti di espressione facciale dei personaggi o il movimento delle loro bocche durante il parlato o, addirittura, dando vita al mondo al di fuori dallo stadio. Per fare un esempio, durante le partite si possono vedere delle macchine passare sulla strada all’orizzonte. Nonostante tutto, Field Saikyou no Senshi Tachi sfrutta a malapena l’hardware del Wii, rivelandosi più adatto alle consolle della scorsa generazione per quanto riguarda l’aspetto tecnico. Il reparto sonoro non sembra aver fatto un gran balzo in avanti rispetto a Max Devilpower per DS: la tracklist comprende soltanto una manciata di motivetti brevissimi ripetuti in loop infiniti. Sebbene le musiche si adattino alla situazione, a lungo andare risulteranno piuttosto monotone e noiose. L’unica traccia che viene direttamente dall’anime è quella del filmato iniziale. Fortunatamente il doppiaggio è di tutt’altra pasta: come nel predecessore per DS, è eseguito dalle stesse voci dell’anime; i personaggi più importanti hanno un vasto campionario di frasi a cui attingere a seconda dell’occasione.

Devilbat Ghost!

Come per il predecessore di questo titolo, anche per Field Saikyou no Senshi Tachi risulta inevitabile un paragone con i classici giochi di Football Americano. Fortunatamente questo titolo, un po’ come tutti gli altri basati su Eyeshield 21, ha un’impostazione prettamente arcade, risultando facile da capire ed immediato da recepire e giocare anche per coloro che non conoscono lo sport. All’inizio dello Story Mode vengono spiegate al giocatore tutte le regole necessarie per poter affrontare una partita; il resto lo si può imparare facilmente sul campo. Nel Football Americano ci sono due fasi di gioco: la prima è l’attacco, che consiste nel far raggiungere ai propri giocatori la linea di fine campo degli avversari e, possibilmente, fare un touchdown, mentre l’altra è la difesa, nella quale lo scopo è bloccare l’avanzata dei rivali e recuperare il possesso della palla, scambiando così i ruoli con la squadra nemica. Il Team che inizia la fase di attacco ha a disposizione quattro tentativi, o Down, per avanzare di almeno 10 yard: in caso di successo avrà altri quattro Down per poter avanzare di altre 10 yard, fino ad arrivare al touchdown. Se la squadra in attacco esaurisce i quattro Down senza riuscire ad avanzare a sufficienza, dovrà cedere la palla e la possibilità di attaccare agli avversari. Il Football Americano è uno sport che si basa molto sulla strategia: le azioni sono brevi ma numerose, e le formazioni ed i movimenti adottati sia dalla squadra che dai singoli prima dell’inizio del gioco vero e proprio influenzano l’andamento della partita quanto l’abilità dei vari giocatori. Probabilmente a questo punto della recensione, se non conoscete il Football Americano vi è già preso un collasso: non vi preoccupate, in questo gioco la parte strategica è piuttosto semplice. Contrariamente agli altri titoli basati su questo sport, che puntano più sul realismo e sulla conoscenza dei vari schemi, le scelte del giocatore vengono decisamente semplificate. In Eyeshield 21 non dovrete scegliere tra decine di possibili formazioni come avviene nei giochi della serie Madden. Il sistema di gioco, perlomeno per quanto riguarda la parte strategica, è piuttosto simile a quello di Max Devilpower. Il giocatore in attacco può scegliere tra quattro tipi di azione, ossia passaggio, corsa standard, corsa con l’ausilio della linea e calcio. Quello in difesa ha le stesse quattro scelte, con la differenza che il suo obiettivo è intuire il gioco del proprio avversario. Una volta che entrambi hanno scelto la propria tattica, inizia l’azione vera e propria. Qui entra in gioco il Wiimote: per effettuare un passaggio, ad esempio, bisognerà prima trovare uno dei ricevitori disponibili, puntarlo col telecomando, premere A per decidere, infine scuotere il Wiimote per stabilire potenza e precisione, il tutto mentre l’altro giocatore scuote velocemente il proprio telecomando per sfondare la linea di difesa. Se si impiega troppo tempo il quarterback viene placcato ed il passaggio bloccato, e si perdono preziose yard. Se il passaggio viene effettuato con successo, allora si passa alla ricezione: i due giocatori devono puntare il telecomando sulla palla e premere il tasto al momento giusto. Se l’attacco riesce, afferra la palla e, nel migliore dei casi, continua a correre; se è la difesa a trionfare, il passaggio viene bloccato ed il tutto si conclude con un nulla di fatto e con la perdita di uno dei quattro tentativi a disposizione. Durante la corsa il gioco sarà completamente diverso: dopo aver scelto il nostro Running Back, bisognerà puntare il wiimote verso la direzione in cui lo si vuole far correre, ma non sarà possibile eseguire schivate o altro. Una volta giunti in prossimità di un giocatore avversario, muovendo il telecomando si effettua una schivata e, se l’avversario non ha intuito la direzione, si riesce a sorpassarlo. Nel caso la difesa riesca a prevedere la mossa dell’attacco, portare a termine le proprie azioni sarà più difficile: le corse diventano più semplici da bloccare, mentre i passaggi oltre a dover essere più veloci, sono meno precisi e a rischio intercettazione. L’utilizzo delle tecniche speciali è piuttosto diverso rispetto a Max Devilpower: sebbene continuino a richiedere il consumo di una speciale barra che si riempie man mano che si effettuano delle azioni con successo, differiscono nel loro utilizzo pratico. Piuttosto che scegliere le tecniche durante la fase tattica prima dell’azione vera e propria, si accede ad esse una volta avviato il gioco. Se l’atleta che in quel momento è in fase attacco o in difesa ha delle mosse a disposizione, premendo B una o più volte si può decidere di utilizzare una delle sue tecniche speciali al posto della normale azione: ad esempio, se si sta effettuando una corsa con Sena, si può scegliere se eseguire il Devil Bat Ghost premendo B due volte e il Devil Bat Dive premendolo una sola. Se si sta per fare un passaggio con Hiruma, premendo B si può lanciare il Devil Laser Bullet. Le tecniche speciali, oltre che a mostrare delle animazioni speciali dei personaggi, servono per rendere più semplici o efficaci alcune azioni: la maggior parte delle tecniche di corsa servono a farvi arrivare più lontano, quelle di ricezione rendono la presa della palla più semplice o garantiscono una corsa in caso di successo. Anche la difesa ha le sue tecniche speciali come placcaggi più efficaci o placcaggi che danno la possibilità di un fumble, come lo Spear Tackle di Shin. Il gameplay di Field Saikyou no Senshi Tachi è semplice ed immediato: basteranno un paio di partite per prendere confidenza coi comandi e con i vari movimenti. Sebbene il Wiimote sia stato sfruttato in maniera egregia, purtroppo in alcuni casi farà fatica a leggere a dovere i vostri movimenti. In particolare, durante le azioni di corsa, capiterà spesso che il wii capti un movimento totalmente opposto a quello fatto da voi. Peccato per questo piccolo ma incisivo neo, che va a macchiare un gameplay altrimenti ottimo. Il gioco non si limita alle partite di Football: durante lo story mode bisogna affrontare numerosi minigames, presi pari pari dalla trama dell’anime. La loro varietà è discreta così come la loro qualità: corse ad ostacoli, gare di rigori contro il club di calcio, tornei di sumo, sfide di abbuffate e chi più ne ha più ne metta. I minigames sono insolitamente divertenti: non sono inutili perdite di tempo create con il solo fine di allungare il brodo, ma dei piacevoli intermezzi tra una partita e l’altra.

Single, Multi… E poi?

Per completare lo Story Mode non ci vorrà molto: basteranno circa 5/6 ore. Non preoccupatevi, il gioco mette a disposizione diverse modalità, nonché contenuti extra da sbloccare. Oltre allo story mode sono presenti anche il classico versus mode ed una modalità torneo. Quest’ultima consiste in un minitorneo ad eliminazione ad otto squadre: non si tratta certo di una grande aggiunta alle partite contro la CPU, ma è necessario per sbloccare alcune squadre e giocatori. ll gioco mette a disposizione anche un editor di team: partendo da una delle squadre già esistenti, sarà possibile modificare la formazione, sostituendo i giocatori con altri provenienti da diverse squadre. Questo non vuol dire che sarà possibile costruire un Dream Team superpotente: ad ogni giocatore è associato un punteggio e la somma dei punteggi dell’intera squadra non può superare i 300. Purtroppo il gioco in singolo non ha molto da offrire: una volta sbloccato tutto lo sbloccabile, sarà difficile riprendere in mano Field Saikyou no Senshi Tachi. Se, al contrario, avete qualcuno con cui giocare, la longevità aumenterà considerevolmente.

Ya-Ha!

Field Saikyou no Senshi Tachi
si rivela un buon gioco. I fan di Eyeshield 21 saranno felici di riconoscere i personaggi del manga e dell’anime, eppure il titolo non si limita a questo. L’aspetto tecnico non eccelle particolarmente, ma la giocabilità, grazie alla sua semplicità ed immediatezza, lo rende un gioco piacevole ed appassionante anche se non si conosce né l’opera originale né lo sport a cui si riferisce. Probabilmente i veri appassionati di Football Americano preferiranno un titolo più realistico con un approccio meno arcade, ma chi conosce a malapena lo sport o vuole semplicemente divertirsi in compagnia troverà più invitante impersonare i Deimon Devil Bats o i loro avversari.

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