F1 2011 – Recensione F1 2011

La line up di lancio della nuova nata in casa Sony, ossia la Ps vita, ha visto tutte le maggiori case di sviluppo cimentarsi nella produzione di titoli  per questa console portatile. Nella quasi totalità si è optato per la conversione di titoli di successo dalle console maggiori. Così ad esempio, Ubisoft ha proposto con successo il suo recente Rayman Origins, mentre Capcom ha puntato tutto sull’ottimo porting di Ultimate Marvel vs. Capcom. Il binomio Namco/Codemaster ha deciso quindi di proporre ai giocatori il suo ultimo successo F1 2011. Il gioco su Ps Vita sarà all’altezza delle sue controparti per Ps3 e Xbox 360.

Ventaglio di possibilità

Una volta partito il software rimarremo letteralmente a bocca aperta per la stupenda presentazione che i programmatori hanno approntato. Subito dopo ci troveremo di fronte alla pletora di scelte con cui potremo cimentarci. In Gran Premio potremo partire letteralmente in quarta su di uno dei ben 19 circuiti disponibili e fedelmente riprodotti con un pilota di una delle scuderie presenti nel roster del campionato FIA 2011. In Campionato invece potremo, in maniera molto più longeva, affrontare un’intera stagione di Formula 1, con incluse tutte le varie sessioni di prova e le qualificazioni ufficiali del pre-gara. In questa versione per Ps Vita vediamo anche il gradito ritorno della modalità Sfide, che in passato abbiamo imparato ad amare con il nome Controtempo. In questo caso avremo a disposizione 50 sfide diverse, di svariati tipi: dovremo ad esempio riuscire a passare attraverso dei cancelli automatici prima che si chiudano, fare slalom tra i bidoni sparsi sui vari circuiti o ancora verremo sfidati in una gara in cui vincerà chi effettuerà il maggior numero di sorpassi. Alla conclusione di ciascuna di queste prove vi verrà assegnato un voto di rank in lettere. Va da sé che questa modalità ha ben poco della simulazione ed entra in pieno nello spirito di questa versione, molto più arcade rispetto ai titoli visti su Ps3 e Xbox360.

Il piatto forte delle modalità è rappresentato naturalmente dalla Carriera. Cominceremo scegliendo il nome del proprio pilota, la nazionalità, i colori del casco e naturalmente il livello di difficoltà. Questo influenzerà  numerosi parametri differenti come tra le altre cose l’usura o meno dei pneumatici, la variazione delle condizioni meteorologiche, i danni più o meno influenti alla monoposto, l’introduzione o meno del cambio automatico e la penalizzazione dei comportamenti scorretti in gara. Tutta l’esperienza in pista è altamente personalizzabile quindi, secondo le nostre esigenza.

 



 

Meglio un laptop che un televisore

L’interfaccia con cui controlleremo tutte le varie opzioni è rappresentata da uno schermo di un laptop invece che lo schermo televisivo visto nelle controparti casalinghe. Qui vi arriveranno tutte le varie email per gli impegni che vi ritroverete ad affrontare. Quando comincerete la vostra carriera dovrete superare vari test per farvi accettare da una scuderia e firmare un contratto prestigioso. Queste prove potranno variare a seconda della difficoltà scelta. Successivamente entreremo nel vivo della competizione, partecipando ai primi Gran Premi della stagione. In seguito a ogni prova potremo usufruire di un resoconto completo che vi potrà indicare i vostri pregi e i vostri limiti, anche e sopratutto in termini di penalità. L’aspetto simulativo paradossalmente non si nota tanto in pista quanto in queste componenti fuori gara e quindi è fondamentale essere corretti in pista per non essere penalizzati dai commissari di gara. I secondi di penalità che vi faranno perdere posizioni infatti vi verranno inflitti per inezie come curve tagliate per prendere una scomoda scorciatoia o per ordini via radio deliberatamente ignorati. A corroborare questo senso di realismo, in pista ci penseranno i piloti avversari dotati di una buona intelligenza artificiale. Il gioco propone anche una modalità multiplayer che aumenta in maniera massiccia la longevità totale. Potremo giocare fino a quattro giocatori in contemporanea.

Al volante

I controlli in pista saranno molto immediati e spostati verso l’utenza arcade. Tutto risulterà molto facile da padroneggiare e ben presto potrete trarre il massimo risultato dalla vostra esperienza al volante. Il grado di simulazione è comunque personalizzabile, attraverso i vari menù in cui si potrà scegliere cosa attivare e cosa meno. Naturalmente maggiori saranno le opzioni attivate, maggiore sarà il grado di sfida. Anche il tatticismo in gara verrà conseguentemente influenzato da questi parametri. Potremo quindi avere sì un’esperienza piuttosto simulativa anche se è giusto ribadire ancora una volta come il gioco sia più volto all’arcade. Il touch screen frontale è poco sfruttato e può essere utilizzato solo per un cambio di visuale, mentre il touchpad può essere utilizzato per accelerare o per cambiare marcia, ma questo non è proprio il massimo della comodità.
  

 

 

Tasto dolente 

Se fino a ora il titolo si dimostra discreto, dove i programmatori di Codemasters hanno peccato è certamente il comparto tecnico. Difetti che sicuramente sono dovuti alla volontà di far uscire il titolo sugli scaffali in concomitanza con l’arrivo sul mercato della Ps Vita. I modelli poligonali delle autovetture sono infatti grezzi e grossolani, con assenza di texture in alta definizione e colori sbiaditi e sfuocati. I dettagli inoltre sono ridotti all’osso. Anche con la visuale in soggettiva le cose non migliorano con un’approssimazione del cockpit non degna di questa generazione di console. Unico aspetto positivo sono i riflessi delle autovetture nell’acqua nel caso di pioggia battente. La fluidità di gioco inoltre soffre quando molte monoposto sono presenti a schermo. Gli ambienti esterni non godono certo di grande dettaglio e vedono una palette cromatica abbastanza scarna e ripetitiva, con colori neutri e poco accesi. Anche il comparto sonoro non impressiona positivamente. Fatto salvo un buon doppiaggio in italiano, i rumori in gara sono ripetitivi e poco credibili, su tutti quelli dei motori.   


 

Concludendo

Questo porting ad opera di Codemasters non convince a pieno e lascia con l’amaro in bocca molti appassionati. Le modalità di gioco sono quelle ottime di sempre, ma i comparti tecnici lasciano parecchio a desiderare. L’attenuante per i programmatori può essere solo quella della fretta dovuta al rispetto della data di lancio. Una vera e propria occasione sprecata. Peccato.

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