Greyhill Incident – Recensione

Recensito su PlayStation 5

Il 2023 si prospetta essere un’ottima annata videoludica per i titoli horror. Dopo un inizio con il botto con Dead Space Remake e Resident Evil 4 Remake, passando per i più recenti Amnesia: The Bunker e Layers of Fear, ecco arrivare Greyhill Incident… purtroppo.

Sviluppato da Refugium Games, Greyhill Incident è un horror game in prima persona incentrato su un’invasione di alieni, qui chiamati i Grigi. Nel gioco vestiremo i panni di Ryan Baker, un guardiano della ronda notturna del quartiere di Greyhill, dove la gente pensa ci sia un complotto in atto da parte del governo per nascondere vite extraterrestri.

Il vicinato pensa ci sia un atto di cospirazione dietro i recenti avvenimenti (animali che scompaiono, luci strane provenire dai fienili, etc.). Come da prassi, il vicinato ha ragione e, infatti, vediamo arrivare un disco volante da dove scendono degli alieni pronti a rapirci.

Gli avvenimenti si svolgono negli anni ’90, pertanto troveremo tanti riferimenti tipici di quell’epoca, libri sugli alieni, radioline walkie talkie e i classici cappellini fatti con la carta stagnola contro le onde elettromagnetiche o cose del genere. Insomma si ricade nei classici cliché dei film americani degli anni ’60 e ’70 basati sugli alieni.

A caccia dei Grigi, con un gameplay vecchio e rotto

Sorvoliamo sul fattore trama, che oltre ad essere poco interessante manca completamente di logica, il gioco è completamente sbagliato lato gameplay. Come già detto, Greyhill Incident è un horror in prima persona, perciò il giocatore si aspetta una certa tensione legata all’incontro con gli alieni. Tutto questo semplicemente non c’è, anzi, alcune scene fanno ridere per i motivi sbagliati.

Le armi a disposizione del nostro protagonista sono una mazza da baseball e una revolver con pochi proiettili a disposizione. I combattimenti corpo a corpo con la mazza si trasformano spesso in azioni toccata e fuga dato che non si possono dare più colpi consecutivamente, complice anche un protagonista con una stamina imbarazzante.

Usare la mazza da baseball o correre consuma un quantitativo di stamina molto alto. Per abbattere un Grigio servono 3 colpi di mazza sulla grossa testa ovale, ma attenzione, perché l’abbattimento non li uccide ma li stordisce solamente per pochi secondi. L’unico modo per uccidere un alieno è sparagli 2 colpi alla testa.

I combattimenti sono tutti uguali e, anzi, totalmente inutili. Date le scarse munizioni, l’opzione migliore è sempre quella di aggirare i nemici e saltare i combattimenti. Oltre alle munizioni sparse nella mappa (sono proiettili singoli da raccogliere), non c’è tanto altro da vedere o da raccogliere, quindi ci verrà naturale correre direttamente verso l’obbiettivo.

Greyhill Incindent

Sconsigliato anche lo stealth che non funziona perché i nemici, anche se di spalle, ti vedranno comunque e inizieranno a inseguirti. Anche nascondersi nella auto, sotto il letto o negli armadi risulta essere inutile in quanto gli alieni ci scoveranno sempre, anche dopo averli storditi ed essere fuggitivi.

Le animazioni sono legnose e approssimative, non solo le nostre, ma anche quelle dei nemici. I Grigi aprono le porte senza nemmeno usare le mani e quando si avvicinano troppo al protagonista sembra quasi che lo afferrino, ma non c’è nessuna animazione. Ci viene chiesto solamente di premere il tasto R2 (versione PlayStation) per liberarci dalla morsa.

In caso di fallimento comparirà la scritta Rapito. Non ci viene mostrato altro, schermata nera e la scritta. Ripartiremo dall’ultimo check point con le stesse identiche situazioni, tanto che ci sembra quasi di stare a perdere tempo dietro. Alla fine l’unica cosa che ci importerà è quello di tirare dritto senza approcciare gli alieni e concludere il gioco quanto prima.

Greyhill Incident, in conclusione

Greyhill Incident è un titolo horror che non si capisce se vuole essere preso sul serio o essere una parodia del genere horror. Dare mazzate in testa agli alieni non è assolutamente divertente, lo stealth non funziona, in caso di allerta non ci si può nascondere, insomma le meccaniche principali del gioco non funzionano.

I modelli degli NPC sono gradevoli da vedere, ma tutto il resto, graficamente, non regge il confronto con altri titoli dello stesso genere. Gli alieni sono tutti uguali, testa grigia ovale e un vestito nero, e non fanno paura, se non per dei jump scare scriptati messi a caso.

La durata è molto breve, si parla di circa 2 ore, se invece andate di corsa si finisce in poco più di 1 ora. Una nota positiva è che il gioco ha i sottotitoli in italiano, con l’audio in inglese.

Purtroppo Grayhill Incident manca completamente l’obbiettivo, sia lato trama e, soprattutto, lato gameplay. Se cercate qualche altro tipo di horror in prima persona, questo mese sono usciti anche Amnesia: The Bunker e Layers of Fear, il remake del famoso titolo.

5
Greyhill Incident non si capisce se vuole essere serio o la parodia di un gioco horror a tema alieno.

Pro

  • I Grigi
  • Ambientazioni rurali super Americane

Contro

  • Sempre i Grigi
  • I combattimenti sono senza anima
  • Il gunplay è di due generazioni fa
  • Lo stealth non funziona!
  • Talvolta, poco intuitivo
Vai alla scheda di Greyhill Incident
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2 Commenti

  1. Certo eh che usare come metro valutativo positivo(in cosa non si sa, visto che sono mediocri a dir poco)un walking Simulator come layers of fear ed un altro simulatore di nascondino come l’ultimo amnesia,che oltretutto sembra tecnicamente uscito dal 2009 per criticare un gioco come greyhill incident,opera prima fatta con 10 volte in meno dei soldi, mi fa venire dei dubbi enormi sul criterio di chi scrive e di quanto ne capisca di survival horror. Greyhill incident anche a me sembra abbastanza mediocre sinceramente,ma c’è da dire che se per voi quelli sono giochi da 8 capisco sempre di più il perché ormai le riviste videoludiche di settore hanno ormai una brutta nomea di totale inaffidabilità. Forse forse vale la pena di acquistare questo gioco.

    1. Amnesia e Layers of Fear sono stati citati semplicemente perché in uscita nello stesso mese di Greyhill e certamente non sono il riferimento da prendere per parlare di un eccellente titolo horror. Greyhill sebbene sia molto indie e opera prima si presenta in condizioni quasi inaccettabili, il 5 è anche generoso.

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