Guitar Hero 5 – Recensione Guitar Hero 5

Certamente non si trattava di titoli di secondo piano, ma con una tracklist ridotta e “dedicata” (ad una band o ai capitoli precedenti). Le ultime uscite del gioco musicale di Activision davano proprio l’impressione di trovarsi in un “periodo di transizione”: Guitar Hero Metallica (GHM) e Guitar Hero Greatest Hits (GHgh), per quanto di buona fattura e di successo, non portavano alcuna numerazione accanto al loro nome, né presentavano un numero veramente abbondante di canzoni. Capitoli non secondari, ma quasi.
Da qualche parte, così, iniziava a farsi sentire l’attesa per un nuovo, vero capitolo della serie, che desse una degna successione ad un quasi perfetto “World Tour”, di fatto il numero 4, benché di Guitar Hero ne fossero usciti più di 3, prima. World Tour per primo ha presentato una lista di canzoni grande il doppio rispetto a quanto visto sino ad allora, nuova modalità a scaletta e generi più ampi, ma soprattutto, con esso ha avuto inizio la vera concorrenza tra GH e Rock Band, grazie alla nascita dei nuovi strumenti, batteria e microfono, “inventati “ come controller proprio dal gioco di Harmonix.
Il “Complete Band Bundle” di GH World Tour poteva contare però su una batteria più ampia, mentre l’intera giocabilità dei nuovi strumenti, essendo in ogni caso successiva a quella sperimentata da Rock Band, ne risolveva i difetti e vi aggiungeva dei pregi: il titolo fu un successo, sicuramente il migliore della serie.
Adesso, a quasi un anno di distanza, dopo GH Metallica e GH Greatest Hits, Activision accontenta i fan che non aspettavano altro che questo momento: il nuovo, vero capitolo, Guitar Hero 5.

Sempre più tra le stelle

Nuovo capitolo, in un gioco del genere, deve necessariamente voler dire novità. Cambiare le canzoni sarebbe troppo poco, stravolgere la giocabilità troppo, inserire altri strumenti costoso; quindi l’unica alternativa sembra essere proprio quella di introdurre le sempre gradite novità. Guitar Hero III aveva introdotto le Guitar Battle, World Tour con molte più canzoni, il sistema concerti e gli altri strumenti, ma il 5, ovviamente, deve fare di più. E così, proprio quando potrebbe sembrare che tutto è già stato pensato, ecco sbucare fuori un’idea che racchiude senza esagerazioni ciò che sarà il futuro del gioco: le sfide.
La modalità carriera, che viene resa unica per tutti gli strumenti, presenta come al solito diversi locali nei quali andare a suonare un certo numero di canzoni, da completare per potere accedere a quelli successivi. Solo che, mentre prima si proseguiva per canzoni completate, da GHgh (e anche qui) si va avanti per stelle guadagnate, e ciò ha fatto sì che l’abilità richiesta aumentasse sensibilmente: oltre a spronare i giocatori, inoltre, questo sistema permette anche di suonare le canzoni che più si preferiscono senza essere costretti ad andare nel nuovo locale, elemento importante con 50 brani, essenziale con più di 90.
Cosa cambia allora? Il numero di stelle. Basta più semplici tracce da completare una, massimo due volte nel corso del gioco solo per completare la carriera, ma vere e proprie sfide che spingono il giocatore a dare il meglio di sé in ogni brano: in alto a destra, ben visibile, il numero di stelle mancanti al prossimo locale diventa una provocazione continua, un ostacolo da superare nel minor tempo possibile e nel miglior dei modi, quasi per una questione d’orgoglio. Così, mentre lo standard prima si fermava a 5 stelle, in questo nuovo capitolo le sfide introducono tre stelle aggiuntive per ogni traccia come premio, a seconda dei gradi di completamento. Ogni competizione avrà il premio Oro, Platino e Diamante, ciascuno più difficile del precedente e rispettivamente da una, due e tre stelle. A seconda della singola canzone, poi, raggiungere uno di questi traguardi (in alcune semplicemente Oro, in altre Platino o Diamante) significa sbloccare nuovi bonus, dal vestiario delle star del gioco sino a personaggi segreti.
Tutto qui? Non proprio, visto che per la prima volta gli sforzi più grandi vengono ripagati adeguatamente, soprattutto quando un 100% di note suonate porta ad avere, di base (e quindi senza calcolare le stelle delle sfide), non cinque ma ben sei stelle dorate, una vera soddisfazione soprattutto per i giocatori più coinvolti. Riepilogando, dunque, quell’indicatore in alto a destra potrà già essere battuto quando accanto ad esso comparirà un altissimo e avvincente numero 9.
In bocca al lupo.
 

Mentre gli altri strumenti decidono il da farsi, la batteria continua a darci dentro!


La paura fa novanta…

…e il numero di canzoni presenti in Guitar Hero 5 fa veramente paura. Più di 90 pezzi di ogni genere e annata che finiscono con l’accontentare obbligatoriamente qualsiasi fan: dai Dire Straits agli Scars On Broadway, dai Nirvana a Johnny Cash, dai Garbage ai Children of Bodom, passando per Muse, Rolling Stones, Blur, Santana, Gorillaz, Blink-182, Rush, 3 Doors Down, T.Rex, Queen, Coldplay, Billy Idol e tantissimi altri, senza contare quelli importabili da World Tour. Le leggende della musica e i gruppi più famosi insieme ad alcune delle più belle canzoni da suonare con qualsiasi strumento, chitarra, microfono, basso o batteria che sia. Proprio in questo senso Guitar Hero 5 diventa ufficialmente il capitolo definitivo per la “band”: non solo la chitarra, ma tutti gli altri strumenti sono curatissimi in qualsiasi canzone e persino le sfide sono adeguatamente distribuite. Così Smells Like Teen Spirits presenta una sfida sulla chitarra, mentre Ring of Fire, ovviamente, richiede un confronto a tu per tu con il proprio microfono.
Grazie a questo espediente ciascun giocatore (nel caso li possieda) si ritrova ad utilizzare tutti gli strumenti alternativamente, sia per la possibilità di guadagnare più stelle, sia per il desiderio di mettersi alla prova e ottenere il massimo punteggio nella sfida: di sicuro, l’intero Complete Band Bundle arriva a costare circa 190 €, ma riuscire a completare una canzone ottenendo 9 stelle (100% più sfida Diamante) non ha prezzo. La giocabilità ne guadagna in varietà e profondità, mentre chi lo usa finisce solo con l’aumentare la sua abilità e il divertimento. Una novità bella e buona, di quelle gratuite e gradevoli: meglio di così?

Non si può

Ebbene, se tutto quanto detto finora mira ad elogiare gli sforzi di Neversoft e Activision, è anche vero che non è tutto oro quello che luccica. Innanzi tutto la tracklist, enorme e varia, si distacca un po’ dalla standard di World Tour e a canzoni famosissime ne affianca alcune di sconosciute e sgradevoli. I gusti son gusti, ma è anche vero che l’infelicità della scelta di alcuni brani è dettata non tanto dalla loro fama o musicalità, quanto dalla loro incompatibilità con lo stile Guitar Hero: in poche parole, si rivelano terribili da suonare con alcuni strumenti, a volte impossibili da ascoltare.
Purtroppo, data la percentuale di queste tracce, la presenza di almeno una di esse per ogni locale è praticamente garantita e ciò comporta non poco fastidio. La canzone può essere bella o brutta, ma il come suonarla, in un gioco del genere, deve assolutamente essere sempre in un modo: fantastico.
L’altro grande (e praticamente anche ultimo) difetto di Guitar Hero consiste proprio nel suo nuovo punto di forza: le sfide. Nonostante ormai quasi tutti i fan della serie possiedano l’intero kit strumenti, restano comunque tanti gli utenti che continuano ad utilizzare solo la chitarra, e ciò comporta la rinuncia di almeno la metà delle sfide disponibili. A ciò si aggiunge il fatto che non sempre lo strumento scelto per quella sfida è quello che si preferisce suonare (soprattutto nel caso basso-chitarra), quindi, non avendo a disposizione sfide diverse per la stessa canzone, si finisce con l’essere costretti a scendere a compromessi, oppure a rinunciare alla sfida. Un vero peccato, considerando che questa è di fatto la vera novità del gioco; sotto un altro punto di vista, tuttavia, potrebbe essere un motivo valido a giustificare l’acquisto del bundle completo. A voi la scelta.
 



Tutta la band all’opera e si è "già" a 3 milioni di punti


Extra

Questi non mancano mai in Guitar Hero: dai classici cheat al GH Mix (migliorato, ma sempre complesso), passando per un’ammirevole modalità multiplayer e un online di tutto rispetto.
Partendo da quest’ultimo, è sicuramente interessante la possibilità di importare i contenuti aggiuntivi già scaricati per World Tour sul nuovo gioco, aumentando così la scelta senza dover spendere altri soldi o cambiare il BlueRay Disc. L’emporio musicale si ripresenta come linfa vitale per la longevità del titolo e assicura nuovi contenuti sempre in aggiornamento, come già World Tour ha saputo fare, mentre il resto dell’online si concentra ancora una volta sul multiplayer: scelta azzeccata, visto che la nuova modalità RockFest e la possibilità di inserirsi “in corsa” durante qualsiasi performance in svolgimento, aggiungono nuovi elementi e risolvono i difetti preesistenti. Non dover aspettare più svariati minuti in sala d’attesa per l’arrivo di un compagno darà sicuramente una notevole spinta al multiplayer online, nel quale, adesso, si potrà iniziare a suonare ciò che si vuole e attendere che i partecipanti si inseriscano direttamente nel bel mezzo dell’esibizione con il loro strumento, trasformandola in un vero e proprio concerto di gruppo senza la minima perdita di tempo. Il tutto diventa doppiamente positivo perché disponibile anche in modalità offline, quindi feste e partite con gli amici si riveleranno più divertenti e dinamiche che mai: ottimo da solo, il massimo in gruppo.

Cosa vuoi di più dalla vita….?

…brani più gradevoli, sfide più numerose e per più strumenti ogni canzone, ma soprattutto un vero, grande successo, bello da ascoltare e da suonare, come si era già visto in GH 2 (Free Bird), 3 (Through the Fire and Flames) e World Tour (Pull Me Under). Qui, sinceramente, 21st Schizoid Man, eletto in tale ruolo (canzone sui titoli di coda), non riesce a ripetere il successo dei suoi predecessori, Una delle presenze più discusse del gioco: Kurt Cobainregredendo ad un livello piuttosto basso. Nulla a che vedere con l’assolo di Free Bird o il delirio di Thourgh the Fire and Flames, mentre World Tour presentava addirittura un intero concerto finale di altissima fattura. Sembra qualcosa da niente, ma suonare circa 90 pezzi per poi ritrovarsi due canzoni finali terribili da suonare con la chitarra (pur sempre lo strumento principale del gioco) delude non poco. Il resto è ancora una volta di ottimo livello, le novità attese sono arrivate (necessiteranno ovviamente di alcune rettifiche in futuro), i personaggi segreti sono indiscusse star della musica (Kurt Cobain, Carlos Santana, Matt Bellamy, Shirley Manson, Johnny Cash), le canzoni tante, alcune bellissime, la giocabilità più dinamica grazie alle sfide e l’online migliorato. L’impressione finale si mantiene leggermente al di sotto del capolavoro che si chiama Guitar Hero World Tour, ma questo quinto capitolo ne è un degno successore. Un must have per i fan, ma anche per gli amanti del genere musicale.

 

 

Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento