Injustice 2 – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Se c’è qualcosa di meglio che sedersi davanti alla console per una sessione di sane mazzate virtuali è farlo impersonando i nostri eroi, quelli che solitamente seguiamo sulle pagine dei fumetti o nei sempre più numerosi cinecomic al cinema. Ma non basta dotare qualche modello poligonale di skin con gli amati mantelli e maschere per confezionare un titolo degno del loro nome, ci vuole anche un team di sviluppo capace di confezionare un gioco solido e divertente. Quattro anni fa Injustice: Gods Among Us riuscì a portare a portata di joypad i personaggi DC Comics grazie soprattutto agli sforzi di un team che di picchiaduro ne sa qualcosina.

NetherRealm Studios ha fatto grandi passi avanti sin dall’uscita del reboot di Mortal Kombat, titolo che non solo riportò in auge la popolare serie picchiaduro, ma che ha rappresentato una vera rinascita per lo studio capitanato da Ed Boon. Nato sulle orme di quel successo, il primo Injustice si rivelò un titolo più che valido, riuscendo a ritagliarsi una nutrita schiera di fan, pur senza raggiungere vette di eccellenza nel genere.

Dopo i grandi miglioramenti visti in Mortal Kombat X, è la volta di Injustice 2 a tornare nell’arena con una formula rifinita e impreziosita di alcune novità interessanti, il tutto infarcito con una buona dose di contenuti capaci di intrattenerci per molto tempo.

Injustice 2 Recensione 05

Gli eroi di cui abbiamo bisogno

La storia di Injustice 2 inizia direttamente dopo gli eventi del primo capitolo, in quella Terra di una dimensione alternativa in cui Superman non è più il paladino di giustizia e libertà che conosciamo; dopo aver perso Lois per colpa del Joker, l’uomo di Kripton ha deciso di eradicare la criminalità con le maniere cattive, governando gli umani da despota col pugno di ferro. Dopo aver fermato il suo regime nel precedente gioco, ora Superman è tenuto segregato in una speciale cella, mentre il mondo inizia a riprendersi la propria libertà sotto la guida di Bruce Wayne. I guai non sono finiti però: molti sono gli eroi che tramano per liberare Superman e persino alcuni terrestri hanno nostalgia del suo regime. In questo clima di tensione si affaccia sulla Terra una nuova minaccia, l’invasione del temibile Braniac.

Uno degli aspetti in cui l’estro del ragazzi di NetherRealm si è distinto negli ultimi anni è il comparto narrativo dei loro giochi. Mandando in pensione le classiche storie dei picchiaduro cucite addosso al personaggio selezionato di volta in volta, lo studio di Chicago ha ingegnato un modello di modalità Storia univoca e corale. Anche in questo caso la trama è una sola e ci mette al controllo di vari personaggi lungo la narrazione.

Dopo il salto di qualità visto in Mortal Kombat X, anche in Injustice 2 vediamo un netto miglioramento della regia, con cutscene degne di un film di animazione e inquadrature suggestive. La sceneggiatura arranca un po’ tra l’esigenza di coinvolgere più personaggi possibili e le loro motivazioni scricchiolanti per combattere l’uno contro l’altro, ma tutto sommato svolge più che discretamente il suo lavoro e soprattutto propone numerosi riferimenti a opere fumettistiche esistenti, che faranno la gioia dei lettori DC.

Injustice 2 Recensione 02

L’abito fa l’universo

Ma la modalità Storia, che vi impegnerà circa 5 ore, è solo l’inizio di Injustice 2. Una volta terminata avremo a nostra disposizione l’enorme modalità Multiverso che, prendendo spunto dalle Torri di Mortal Kombat X, sostanzialmente ci permette per un periodo limitato di tempo di visitare versioni alternative della Terra in cui affrontare varie sequenze di avversari, spesso con particolari condizioni a rendere il tutto più interessante, come una bassa gravità, arene inclinate, il supporto di un lottatore che potremo richiamare per eseguire un attacco (qualcuno ha detto Marvel Vs Capcom?) e così via.

Injustice 2 Recensione multiverso

Ma oltre al divertimento puro in sé, c’è un buon motivo per affrontare dozzine di scontri nel gioco. Injustice 2 introduce infatti nella propria formula il sistema Gear, una timida ma interessante dimensione RPG: dopo ogni battaglia nelle varie modalità verremo premiati con punti esperienza e parti di equipaggiamento. Salendo di livello il nostro personaggio potrà essere personalizzato con varie modifiche al proprio costume, all’armatura o alle armi a sua disposizione. I nuovi equipaggiamenti non ne modificheranno solo l’estetica, ma anche le statistiche di forza, abilità, difesa e salute. Salendo di livello potremo persino sbloccare nuove tecniche speciali per il personaggio. Per il puro lato estetico tra gli oggetti sbloccabili ci sono i cosiddetti Shader, ovvero variazioni di colori per i vari costumi, che in alcuni casi costituiscono delle vere e proprie skin per trasformarli in personaggi diversi (ma col il medesimo move-set); ed ecco quindi che con Flash potremo impersonare Reverse-Flash, con Captain Cold vestire i panni di Mr. Freeze, e così via.

È possibile quindi intraprendere una personalizzazione non indifferente di ciascun combattente, rendendolo più o meno efficace in alcuni aspetti a seconda del vostro stile di gioco. Ma se ci tenete a dei confronti senza potenziamenti a sbilanciare le parti, è sempre presente un’opzione che li esclude automaticamente, rendendo le partite con gli amici o online più adatte alla dimensione competitiva.

Injustice 2 Recensione Gear

Il sistema di combattimento del primo Injustice ritorna con il suo mix di arti marziali, super poteri, armi ed elementi dell’arena da utilizzare a proprio vantaggio. Rispetto al predecessore le combo e le mosse speciali sono leggermente più semplici da eseguire, mentre l’utilizzo degli elementi delle arene è stato bilanciato in modo da lasciare meno vantaggio ai personaggi con super forza. Grazie alle varie accortezze, la fluidità dei combattimenti risulta senz’altro migliore rispetto al passato, ma la legnosità delle animazioni tipica dei titoli NetherRealm, benché smussata, si fa ancora sentire. Mentre per Mortal Kombat X il team aveva fatto un bel passo avanti in tal senso rispetto al titolo precedente, non ci è sembrato che Injustice 2 abbia goduto dello stesso grado di miglioramento, e purtroppo questo rimane uno dei lati negativi che più si fanno sentire nel gameplay.

Imparare a gestire la barra delle Super è più importante che mai, in quanto tramite il suo utilizzo potremo eseguire mosse extra come bloccare le mosse speciali dell’avversario ed evadere dalle juggle, quindi la gestione degli Scontri sarà ancora più tattica.

Injustice 2 Recensione 03

Se qualche vizio di fondo delle formule di NetherRealm è rimasto, lo sono altrettanto i loro punti di forza. Ci riferiamo in particolare all’encomiabile capacità di Injustice 2 di essere allo stesso tempo molto accessibile ai giocatori casuali, ma anche decisamente godibile da quelli più esperti.

Anche online l’esperienza è stata piacevole senza grandi problemi di sorta grazie a un netcode sorprendentemente stabile. Sono presenti tutte le classiche modalità che vi aspettereste di trovare in un picchiaduro, oltre alla possibilità di creare o entrare a far parte di una Gilda, con le quali riunire amici per completare sfide settimanali o unire le forze per completare un pianeta del Multiverso e ottenere il massimo delle ricompense.

Injustice 2 Recensione 04

Il fascino di un mantello

Per quanto riguarda il comparto grafico i progressi tecnici dello studio di Chicago con l’Unreal Engine 3 moddato (già apprezzati in Mortal Kombat X) si fanno decisamente vedere. Il meglio lo si può apprezzare nelle già citate cutscene della modalità Storia, ma anche durante il gioco vero e proprio possiamo apprezzare modelli poligonali curati, dettagli delle texture e delle arene e una stabilità del frame rate più che soddisfacente.

Il comparto sonoro vanta ancora la mano di Christopher Drake, e la sua esperienza con  le colonne sonore dei film di animazione DC si fa sicuramente sentire nei suoi brani di accompagnamento potenti e capaci di incorniciare perfettamente l’atmosfera di crisi che pervade il gioco.

Per quanto riguarda il doppiaggio per fortuna siamo ben oltre quello di Mortal Kombat del 2011, ma ciò nonostante lascia qualcosa a desiderare. Mentre le performance di alcuni doppiatori soddisfano a dovere, per altri non solo la differenza di qualità si fa sentire, ma la connessione tra voce e il personaggio non sembra ben azzeccata e “suona male”. Da segnalare anche alcuni singhiozzi audio durante la modalità Storia, sporadici ma certamente non piacevoli.

Injustice 2 Recensione 01

Magari rispetto al precedente capitolo per Injustice 2 non c’è stato quel salto di qualità che abbiamo visto con Mortal Kombat X, e c’è da dire che sul piano delle animazioni il titolo mostra di dover imparare ancora dalla scuola giapponese, ma i limiti del gioco sono decisamente oscurati dai numerosi pregi. Injustice 2 implementa la già buona formula originale del picchiaduro in praticamente tutti gli aspetti, ne migliora il ritmo e la dimensione tattica dei combattimenti, mentre il sistema Gear introduce una personalizzazione interessante dei personaggi e sprona ad affrontare le vagonate di combattimenti che il gioco propone senza stancare facilmente.
Insomma quello dei ragazzi di NetherRealm è un gioco solido e completo che merita decisamente l’attenzione di qualsiasi amante dei picchiaduro e naturalmente ogni fan dell’universo DC Comics.

8.4

Pro

  • Modalità Storia corposa e ben scritta
  • Gameplay migliorato in ogni aspetto
  • Il Sistema Gear permette un'efficace personalizzazione
  • Buona quantità di contenuti

Contro

  • Animazioni ancora legnose
  • Doppiaggio altalenante
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