Kingdom Hearts: Birth by Sleep – Recensione

Kingdom Hearts. Alla sua comparsa, nel 2002, questa serie di giochi di ruolo ha fatto scalpore incredibile conquistando migliaia di fan in tutto il mondo. Il suo gameplay frenetico, la sua storia e i suoi personaggi, uniti a un improbabile crossover tra SquareEnix e Disney, ha catturato il cuore di tutti quanti, rendendo possibili molti seguiti su molte piattaforme diverse. E così raggiungiamo, su Playstation Portable, il sesto capitolo della saga, ambientato dieci anni prima rispetto al primo gioco, che promette di svelare molti misteri. Accesa la PSP, dunque, ci troviamo nella Land of Departure.

Tre Eroi, Un solo Destino.

In questo mondo molto particolare, Land of Departure, facciamo la conoscenza dei tre eroi di questa storia. Terra, Ventus e Aqua sono tre ragazzi che si stanno allenando duramente per poter divenire veri guerrieri della luce e ottenere il prestigioso titolo di Keyblade Master. Il loro maestro, Master Eraqus, segue attentamente i loro progressi, il tutto in un’atmosfera che assomiglia molto agli apprendistati dei Jedi.
Terra è un ragazzo molto contraddittorio, dentro di lui convivono infatti sia i poteri della luce che quelli dell’oscurità. Master Eraqus è piuttosto preoccupato per la sua situazione, e lo allena con severità e costanza per fare in modo che lui riesca a seppellire per sempre i suoi poteri oscuri.
Ventus è un giovane ragazzo (fisicamente identico a Roxas, colui che negli eventi cronologicamente seguenti sarà il Nobody di Sora) dal passato misterioso. Fu affidato alle cure di Eraqus da un altro maestro, il vecchio Master Xehanort, e da allora, inconsapevole del proprio passato, si allena duramente assieme ai suoi due amici.
Aqua, infine, è una ragazza molto determinata, legata moltissimo a Terra e Ventus. I suoi poteri della luce sono perfetti, e le sue capacità magiche eccezionali. Tutti e 3 indossano dei particolari congegni su una spalla che, se stimolati, li vestono con una maestosa armatura che simboleggia il loro status di utilizzatori di Keyblade.

La vera storia del gioco ha inizio il giorno dell’esame di Terra e Aqua, giorno in cui si deciderà se avranno la stoffa per diventare Keyblade Masters. In questo esame è stato invitato ad osservare anche Master Xehanort, che si dimostra particolarmente interessato alle abilità di Terra. A prescindere dal risultato che qui non sveleremo, i nostri 3 eroi verranno a conoscenza del fatto che, dopo l’esame, Master Xehanort sembra sparito nel nulla. E non solo, nei vari mondi stanno scorrazzando dei mostri, chiamati Unversed. Tutti loro partiranno quindi con i loro Keyblade, ognuno con le sue motivazioni, per un’importante missione. Chi per salvare il Maestro, chi per obbedire a ordini differenti e scoprire l’origine degli Unversed, chi semplicemente per obiettivi personali.

Quale sceglieremo, tra i 3 eroi, da impersonare e seguire nella sua avventura?
 

 

Aqua, Terra, e Ventus, pronti all’azione nel Cimitero dei Keyblade.

Cuori uniti da lontano

Lo stile basilare di gioco di Kingdom Hearts è rimasto pressoché immutato, abbiamo infatti il pieno controllo del nostro personaggio in terza persona, e i combattimenti son sempre frenetici ed accattivanti da giocare. Parleremo quindi solo delle vere, importanti differenze che distinguono il gameplay di questo gioco da quello dei capitoli della saga principale.

Una differenza che noteremo immediatamente è la mancanza dei Punti Magia. In questo gioco infatti non sarà necessario spendere alcunché per effettuare mosse speciali o incantesimi, che in questo caso si chiamano Comandi. Avremo a disposizione un certo numero di slot, destinato ad aumentare col proseguimento del gioco, nei quali potremo inserire i Comandi che desideriamo, ovviamente a condizione di esserne in possesso. Se per esempio disponiamo di 4 slot, potremo decidere di riempirli con una abilità di attacco, come Strike Raid, e di 3 magie, come Energia, Fire e Stop. Durante il combattimento i Comandi equipaggiati compariranno nell’angolo in basso a sinistra dello schermo, e potremo navigare tra loro con i pulsanti su e giù della croce direzionale. Sarà anche possibile selezionare un Comando preferito, che si selezionerà automaticamente se premeremo sinistra sulla croce. In ogni caso, in una battaglia in cui i pulsanti da utilizzare saranno X per attaccare, Quadrato per parare o schivare, Cerchio per saltare, e L+R per mirare (singolarmente servono solamente a cambiare angolazione alla telecamera), sarà a nostra disposizione anche il pulsante Triangolo, che ci farà utilizzare il Comando selezionato. L’unico problema, nonostante non dovremo spendere MP, è che ogni abilità, quando utilizzata, ha un tempo di ricarica di alcuni secondi, problema ovviabile, comunque, equipaggiando più unità di un Comando che sappiamo di dover utilizzare molto spesso.
I Comandi possono essere avanzati di livello e resi più potenti, tenendoli equipaggiati durante il combattimento, e non solo: possono anche essere fusi tra loro. Nel menù di Fusione Comandi, infatti, potremo selezionare due Comandi di cui decideremo di disfarci (se a livello abbastanza avanzato e se compatibili tra loro) e, opzionalmente, un Cristallo da utilizzare come tramite nella fusione. La fusione darà vita naturalmente a un nuovo Comando più potente, a seconda della natura di quelli utilizzati come materiali. Per esempio, fondendo una abilità di attacco con Fire, ci ritroveremo molto probabilmente ad aver creato una nuova skill di attacco simile alla precedente ma con il fuoco come attributo aggiuntivo. Oppure fondendo insieme due magie uguali ne ricaveremo il grado superiore, con due Energia otterremmo infatti Energira. Ma i  risultati sono molti, divertitevi a sperimentare.
Parliamo piuttosto di questi Cristalli utilizzati come tramite. Ne esistono di diversi tipi, e ognuno di loro, inserito in una Fusione tra Comandi, donerà al Comando risultante una abilità Extra. Queste abilità saranno equipaggiate automaticamente al nostro personaggio, fintanto che terrà equipaggiati i Comandi a esse associate, e sono completamente passive. Scan, ad esempio, è una di esse, ma ce ne sono molte altre, come Abilità per aumentare i propri HP massimi, per diminuire i tempi di ricarica dei comandi, e molto altro ancora. La cosa interessante è che facendo arrivare a livello massimo un Comando associato ad una abilità, otterremo la sua abilità per sempre, anche disfacendoci del Comando relativo.

Ma le novità dei combattimenti non sono certo finite qui, tutt’altro. Un’altra delle barre presenti, assieme a quella della Vita, è la barra del Focus. Questa è legata indissolubilmente ad alcuni Comandi particolari, gli Attacchi ad Area. E’ possibile equipaggiare solo uno di essi alla volta, e non compariranno nella lista dei Comandi normali. Il loro potere viene utilizzato tenendo premuti in combattimento L+R, e apparirà una visuale in prima persona con un mirino. Più il tempo passerà in questa visuale, più si scaricherà la barra Focus. Al termine di essa il nostro dovremo aver selezionato il più a lungo possibile con il mirino tutti gli obiettivi nemici che desideriamo colpire, e in questo modo si scatenerà questo attacco ad area devastante, che colpirà tutti gli avversari che avremo selezionato. Sarà necessario caricare nuovamente la barra Focus combattendo normalmente altri nemici, per poter riutilizzare questo tipo di Comando.
 

 

Aqua sta facendo del suo meglio per proteggere dagli Unversed il piccolo amico di Cenerentola.

Parliamo adesso degli attacchi finali. Sopra alla lista dei Comandi, in battaglia, è presente l’ennesima barra. Questa si caricherà man mano che attaccheremo i nostri avversari o che utilizzeremo dei Comandi. Quando questa sarà completamente carica, con il pulsante X potremo sferrare un attacco finale, un colpo particolarmente potente, di cui esistono molte versioni. Accumulando esperienza infatti sbloccheremo ulteriori attacchi finali sempre più potenti, con un albero di abilità. Dal primo attacco finale è infatti possibile sbloccare 2 attacchi finali di livello 2, da essi ulteriori attacchi di livello 3 e così via. Naturalmente potremo equipaggiarne solo 1, e se vedremo che l’ultimo attacco sbloccato non è di nostro gradimento, potremo sempre tornare al precedente per sbloccarne un altro del ramo successivo.
Eppure non sempre caricando la barra sferreremo un attacco finale, utilizzando alcuni comandi nelle nostre combo, infatti, renderemo possibile la trasformazione dello stile di combattimento del nostro personaggio per un limitato periodo di tempo. Per esempio, utilizzando nelle nostre combo mentre carichiamo la barra delle mosse di ghiaccio, tramuteremo il nostro stile in Diamond Dust. Ogni stile ha una potenza di molto superiore a quello normale, oltre ad applicare delle abilità aggiuntive (in questo caso attacchi di ghiacchio). Durante il tempo in cui disporremo di questo stile di combattimento, apparirà una nuova barra. Questa si scaricherà da sola col tempo se non avremo nemici da attaccare, terminando il nostro stato superiore. Esso terminerà anche caricando al massimo la barra (con la stessa modalità dello stile di combattimento normale, quindi utilizzando attacchi e comandi), ma in questo caso ci verrà dato a disposizione un devastante attacco finale, diverso a seconda dello stile di combattimento utilizzato in quel momento.

Un’ultima, importante menzione da fare per quanto riguarda il sistema di battaglia, è per il D-Link. Ci sono infatti molti personaggi che incontreremo nella nostra storia, con i quali il cuore del nostro eroe formerà un particolare legame. Premendo destra sulla croce direzionale avremo una lista di essi, al posto dei Comandi, e premendo Triangolo sul personaggio desiderato effettueremo un D-Link con esso (utilizzando una ennesima barra che si scaricherà col tempo). Durante il D-Link avremo a disposizione tutta una serie di nuovi Comandi, oltre a due auto-abilità da sbloccare durante i combattimenti. Per esempio, utilizzando Terra e stabilendo un D-Link con Ventus, acquisiremo dei Comandi basati sulle magie Aero, e potenti auto abilità come Haste, che velocizzerà i nostri movimenti e i nostri attacchi. Come se non bastasse è ancora presente la barra da riempire per l’attacco Finale, e anche quest’ultimo sarà più potente e particolare a seconda del personaggio con il quale abbiamo effettuato il collegamento.

Non sono solamente le battaglie ad avere delle novità, ci sono anche infatti molti minigiochi con cui svagarsi. Oltre a tutti i giochi che troveremo da fare nella Città Disney, sono presenti altri due svaghi maggiori: L’Arena Miraggio e il Command Board. L’Arena Miraggio è un luogo dove potremo cimentarci in vari combattimenti contro gruppi di Unversed a ondate e minigiochi, ma la cosa importante da sapere è che qui sarà possibile giocare con i nostri amici con un ottimo multiplayer. Il Command Board è invece una sorta di Monopoli, i cui tabelloni son basati sui vari mondi che visiteremo. Qui potremo "comprare" le caselle e avanzarle di livello, proprio come nel Monopoli, per fare in modo che gli avversari che ci passano sopra siano costretti a pagarci una somma di denaro. La differenza è che qui, per ottenere la proprietà di ogni casella, sarà necessario porci uno dei nostri Comandi. In questo modo, acquisendo quelle degli avversari e le caselle bonus dove è già presente un Comando, ci impadroniremo anche nel vero gioco di queste abilità, oltre a potenziare parecchio il livello di quelle che erano già a nostra disposizione. Un ottimo modo per potenziare il nostro personaggio quando non abbiamo voglia di combattere.

Non c’è molto altro da dire, per quanto riguarda i collectibles sono sempre presenti i famosi Report, necessari per saperne di più sul background della storia, e fanno la loro comparsa gli adesivi, sparsi per i mondi, da attaccare poi su un album apposito per acquisire punti e sbloccare nuovi oggetti.
Chiunque abbia giocato ai precedenti Kingdom Hearts non troverà altre rilevanti novità, beh, come se queste appena citate non fossero già abbastanza.
 

 

Master Xehanort sembra particolarmente interessato a Terra…quali saranno i suoi scopi?

Scheda tecnica

Una cosa è indubbia, Kingdom Hearts Birth by Sleep non pecca di grafica e sonoro. Come al solito la Square-Enix riesce a tirar fuori il massimo possibile in termini grafici su qualunque console lavori, e le musiche sono come sempre orecchiabili e ben fatte. Sempre bello il character design di Nomura, quindi niente di cui lamentarsi. Per quanto riguarda la longevità, ci troviamo di fronte a un prologo, una storia per ognuno dei 3 personaggi, e poi una storia finale. Prendendo tutta la totalità avremo circa una cinquantina di ore di gioco, alle quali aggiungere il tempo utile per ottenere il 100% dei collezionabili. L’unico difetto di tutto ciò è che saremo costretti a crescere per 3 volte un personaggio dall’inizio, cosa che può infastidire molto il giocatore che vedrà annullati tutti i propri sforzi nel potenziare il proprio personaggio quando dovrà iniziare una nuova storia.

In conclusione

C’è poco da dire, Birth by Sleep è un nuovo, ottimo capitolo della saga, con grandi potenzialità e innovazioni. Non pecca di grafica e la storia è ben strutturata, naturalmente sarebbe stato meglio se fosse stato sviluppato per una console maggiore piuttosto che per una portatile, ma almeno hanno aggiunto la variante del multiplayer per sfruttare questa scelta. Tutti gli amanti di Kingdom Hearts non possono certo lasciarselo sfuggire, grazie a questo gioco scopriremo le origini di molte cose, oltre agli incontri con Braig, Lea, Isa, e altri personaggi i cui Nobody in seguito diverranno i membri della Organization XIII. Ma per quelli che non lo amano, sarebbe meglio giocarsi prima i capitoli precedenti, per sperare di capirci qualcosa in una storia ormai intrecciata in maniera incontrollabile.

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