L.A. Noire – Recensione

Recensito su Xbox One

Nel 2011, dopo uno sviluppo travagliato di circa sette anni, L.A. Noire faceva il suo debutto su PlayStation 3 (di cui avrebbe dovuto costituire un’esclusiva, almeno inizialmente), Xbox 360 e PC. Nonostante l’ottima accoglienza di pubblico e critica, in questi anni Rockstar Games non ha mai annunciato alcun progetto legato al franchise; le controversie con Team Bondi (gli sviluppatori) completavano un quadro che non faceva ben sperare i fan.

Questa era la situazione fino a due mesi fa, quando è stato annunciato il ritorno di L.A. Noire, sotto forma di mero remaster per Playstation 4, Xbox One (versione testata) e Nintendo Nintendo Switch (a cui abbiamo dedicato una recensione ad hoc), nonché di esperienza VR con L.A. Noire: The VR Case Files.

L.A. Noire

Il gioco

Essendo stato uno dei titoli di punta del 2011, ovviamente L.A. Noire è stato recensito da Gamesource a suo tempo; in sede di remaster non è mai opportuno fare del revisionismo storico, ragion per cui ci limiteremo a tratteggiare le caratteristiche del gioco (rimandandovi per i dettagli alla recensione linkata sopra) e a osservare come sia invecchiato, in sei non brevissimi anni.

L.A. Noire

L.A. Noire è un titolo investigativo piuttosto ambizioso, che unisce le meccaniche delle avventure grafiche e dei giochi d’azione in un contesto open world, costituito dalla città di Los Angeles del 1947. Nei panni del detective Cole Phelps, il giocatore è chiamato a risolvere numerosi casi che lo vedranno impegnato in sessioni esplorative (i luoghi dei delitti), di guida, sparatorie, scazzottate e, soprattutto, interrogatori, che costituiscono l’esperienza più peculiare offerta dall’opera di Team Bondi. A ben vedere le componenti preponderanti sono, appunto, quelle mutuate dalle avventure grafiche, mentre il resto – incluso l’open world – costituisce un contorno, piacevole seppur a tratti abbozzato.

L.A. Noire

Gli interrogatori richiedono di raccogliere nuovi indizi sulla base delle prove raccolte ed eventualmente di smascherare i bugiardi, affidandosi in questo caso non solo alle prove, ma anche alle espressioni facciali dei personaggi, indicatori della loro sincerità. Il meccanismo è interessante, ma può rivelarsi a tratti frustrante, in quanto può compromettere l’esito dell’investigazione in modo aleatorio: non è possibile, infatti, selezionare le frasi di Cole, ma semplicemente scegliere un atteggiamento fra “asseconda”, “forza” e “accusa”.  L’edizione originale chiamava le tre opzioni in modo diverso: “verità”, “dubbio” e “menzogna”; meno equivoci? Forse (in realtà calza meglio in inglese: si è passati da “truth”, “doubt” e lie a “good cop”, “bad cop” e “accuse”), ma pur sempre tali. A questo punto, l’unica novità davvero utile sarebbe stata l’introduzione della possibilità di salvare in ogni momento o di ripetere l’interrogatorio.

Il remaster

Come ogni versione rimasterizzata che si rispetti, quella di L.A. Noire offre il gioco originale, corredato di tutti i DLC (i contenuti sono quelli di The Complete Edition, uscita su PC nel novembre del 2011) e con qualche miglioria grafica: al di là della maggior risoluzione (1080p, 4k per PS4 Pro e Xbox One X), infatti, Virtuos (lo studio che si è occupato dei port) ha rimaneggiato texture, effetti di illuminazione e inquadrature. Il lavoro è di buona fattura per quanto concerne l’illuminazione, mentre le texture non hanno fatto un significativo salto di qualità. Al netto delle ottime espressioni facciali, L.A. Noire non è invecchiato benissimo sotto il profilo tecnico, che già nel 2011 aveva dato adito a qualche lamentela.

La longevità invece è ottima, in virtù dell’inclusione dei cinque casi DLC, che si aggiungono ai ventuno del gioco base, per un totale che difficilmente sarà inferiore alle venticinque ore.

L.A. Noire

L.A. Noire è un gioco imperfetto ma dotato di grande personalità, quindi chi non ha avuto occasione di giocarci a suo tempo può essere tentato da questo remaster. Il discorso è diverso per quanti abbiano già completato il gioco negli anni scorsi: i miglioramenti tecnici non giustificano l’esborso dei quaranta euro richiesti.

8

Pro

  • Un gioco affascinante
  • Ottima longevità
  • Alcuni miglioramenti tecnici...

Contro

  • ... ma non è invecchiato benissimo
  • Le asperità del gameplay non sono state smussate
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