Life is Strange 2 – Episodio 3: Wasteland – Recensione

Recensito su PlayStation 4

L’avventura di Sean e Daniel arriva al terzo episodio e, proprio quando la trama dovrebbe entrare nel vivo e dare una bella accelerata, il titolo Dontnod scardina le nostre aspettative in maniera duplice: da una parte ci coinvolge in un turbinio di sentimenti che ci ricorda quanto recentemente provato al cinema durante la proiezione del primo tempo di Avengers: Endgame, mentre dall’altra ci fa decisamente penare con un ritmo riflessivo e lento, prima di sbatterci in faccia un finale d’impatto che ci fa sperare che il quarto episodio arrivi il più presto possibile.

Il ritmo della narrazione, in Life is Strange 2: Wasteland, è lento e riflessivo per la maggior parte dell’avventura: si parte con un feedback utile a ricreare, a mesi di distanza dal precedente capitolo, il giusto grado di empatia con i personaggi. La scena si sposta poi nel presente: tre mesi dopo aver lasciato la casa dei nonni nell’innevata Beaver Creek, i due protagonisti hanno proseguito il loro viaggio verso sud fino a stabilirsi in una tendopoli della California insieme ad alcuni personaggi già incontrati in Life is Strange 2 nell’episodio Rules, tra cui la bella Cassidy e il ribelle Finn. Il piano è semplice: lavorando illegalmente in una piantagione di marijuana poco distante dall’accampamento, Sean calcola di mettere da parte il denaro necessario per affrontare l’ultima parte del lungo viaggio che sta portando lui è il suo fratellino in Messico.

Dopo aver circoscritto il teatro della vicenda, torniamo al discorso Endgame: è risaputo come la pellicola dei fratelli Russo si apra con un ritmo tutt’altro che incalzante e come, prima di vedere un po’ di azione, lo spettatore debba attendere diverso tempo. Ecco, Wasteland è proprio costruito in questo modo: è una pausa nel ritmo di Life is Strange 2, che in questo capitolo ci propone una lunga parte esplorativa ricca di dialoghi e, soltanto a fine episodio, una scena molto forte caratterizzata dal solito precipitare degli eventi a seguito delle scelte fatte dal giocatore.

Life is Strange 2

Come in ogni prodotto firmato Dontnod, sono anche stavolta le scelte a farla da padrone e a salvare in toto un’esperienza che ha decisamente rischiato di essere un semplice capitolo allunga brodo in attesa di ulteriori sviluppi più interessanti. Wasteland, se confrontato con i primi due episodi di Life is Strange 2, è un episodio decisamente breve: sacrificando un po’ l’esplorazione e seguendo soltanto gli eventi chiave necessari a proseguire nel gioco arriverete ai titoli di coda in circa un’ora.

Le statistiche di fine capitolo però – unite alla comodissima modalità collezionista, che permette di riaffrontare i vari capitoli prendendo scelte diverse senza influenzare la trama della nostra prima run – ci hanno mostrato come per la prima volta gli sviluppatori abbiano davvero inserito bivi in grado di metterci di fronte a situazioni anche molto diverse tra loro.

Life is Strange 2

Esponenti de genere come Detroit: Become Human ci hanno ormai abituato che la bellezza di un’avventura grafica con scelte morali sta proprio nell’offrire una sceneggiatura in grado di mostrare al giocatore diverse scene e diversi epiloghi in base al percorso da lui deciso. In questo, Life is Strange 2 si erge a caposaldo del genere: lascerete che Daniel si integri con i vagabondi che vi hanno accolto o cercherete di impedirgli di entrare troppo in confidenza? Vi abbandonerete ai piaceri della carne (e mentirete pur di strappare un bacio a Cassidy) o avrete gli occhi fissi sul vostro obiettivo e nulla vi distrarrà dall’accumulare la piccola fortuna necessaria a viaggiare fino oltre il confine? Se l’inizio di Wasteland non ci aveva convinto, la parte finale del capitolo è un turbinio di tragici avvenimenti in cui, ancora una volta, la decisione di proteggere Daniel e tenere segreto il suo potere si trasforma in un fardello sulle spalle del giocatore.

Perché è questa la vera forza di Life is Strange, lo avevamo detto già nella recensione del capitolo 2 e lo ribadiamo ancora in questa sede: nonostante esaminando i bivi ci si accorga degli ingegnosi espedienti di trama volti a portarci verso il medesimo epilogo per non stravolgere troppo la trama principale, durante il gioco si ha sempre la sensazione che le proprie scelte generino un effetto farfalla devastante. Il rapporto tra i protagonisti, la fiducia dei compagni, la vita di un amico: ogni scelta mette sul piatto uno o più di questi elementi, generando quel coinvolgimento emotivo che è la vera forza di Life is Strange 2.

Life is Strange 2 Wasteland

Incorniciano magicamente l’esperienza il comparto tecnico e le musiche, in questo terzo episodio ancora più curati: permetteteci di applaudire ancora una volta al primo, che dopo i paesaggi innevati ci porta in una splendida foresta di sequoie; per quanto riguarda il secondo, la predominanza della chitarra acustica è stavolta bilanciata da una colonna sonora decisamente più pop, che stride quanto basta con la serietà dei temi adulti trattati.

Di ottimo livello anche il doppiaggio, che come nei precedenti due capitoli è in inglese con sottotitoli in italiano, recitato in modo da rendere l’esperienza il più cinematografica possibile.

life is Strange 2


Life is Strange 2 episodio 3: Wasteland è un capitolo di transizione. Più corto e lento rispetto ai due che l’hanno preceduto, è comunque carico di quel pathos che solo Dontnod sa creare e non fa altro che gettare i due protagonisti ancora di più nei pasticci, mentre il giocatore gli si affeziona ancora più profondamente. Ottima anche la caratterizzazione degli “attori” non protagonisti e decisamente più amplia la rete di eventi che è possibile generare da una semplice scelta. Non ci resta che sperare che la brevità e la lentezza di questo episodio – che comunque accelera decisamente nelle battute finali – servano per traghettarci verso la seconda metà della stramba avventura di Daniel e Sean.

7.7

Pro

  • Finale col botto
  • Graficamente sempre appagante
  • Ottima caratterizzazione dei personaggi

Contro

  • Longevità inferiore agli altri episodi
  • Inizio molto lento
Vai alla scheda di Life is Strange 2
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