Oddworld: Stranger’s Wrath HD – Recensione Oddworld: Stranger’s Wrath HD
Pubblicato originariamente sulla sola console Xbox nel lontano 2005, Oddworld: Stranger’s Wrath (OSW) riuscì con successo ad introdurre all’interno della leggendaria saga, tipicamente fondata sulla risoluzione di enigmi, una forte componente action; il titolo fu un grande successo per la critica, e raccolse attorno alla tanto carismatica quanto misteriosa figura del suo protagonista (lo Straniero) numerosi nuovi accoliti, probabilmente incoraggiati dal cambio di registro del gameplay. È il dicembre 2011 quando la rimasterizzazione HD di quello che fu uno dei titoli di punta di Xbox viene rilasciato: nuovi modelli, dialoghi rimasterizzati, supporto ai trofei, contenuti bonus e features specificamente legate al mai troppo sfruttato PlayStation Move basteranno a stimolare l’appetito dell’utenza Sony, o gli anni sono passati ingiuriosamente anche per un prodotto di qualità concettuale tanto elevata?
Per un dollaro d’onore
La più grande peculiarità di OSW risiede indubbiamente nella sua atmosfera: proponendo un mondo fantasy-western vivo e pulsante, forte di scelte stilistiche di egregia caratura, in cui è necessario cacciare le proprie munizioni ed alternare soventemente la visuale in terza persona tipica dei platform game a quella in prima persona peculiare degli shooter, l’ultimo capitolo nella serie Oddworld riesce a risultare un piacere da esplorare con calma; catalizzatore di tale pregio è il gameplay della produzione: la possibilità di alternare la visuale permette la coesistenza di generi agli antipodi come i platformer e gli shooter dando vita ad un connubio di rara eleganza, in cui la forzosa linearità dei livelli riesce a non risultare in un difetto considerando la libertà decisionale offerta al giocatore, il quale può selezionare diversi approcci alle varie situazioni proposte adottandone ora uno stealth, calmo e ragionato, ora uno decisamente più adrenalinico. Qualunque sia la decisione presa, in nessun modo si verrà penalizzati: se è vero che agendo con circospezione l’esperienza risulta decisamente più semplice (a patto, ovviamente, di avere una buona dose di pazienza), è altrettanto vero che chi ama sparare all’impazzata raramente si ritroverà a dover risparmiare i colpi per carenza dei medesimi.
Accanto all’anima action del titolo sta poi quella fatta di salti, arrampicate, nuotate, certo non esente da difetti ma assolutamente di rilievo: come già accennato OSW propone un mondo ricco ed ottimamente caratterizzato che risulta estremamente piacevole da esplorare, specie considerando le innate capacità atletiche del nostro alter-ego; lo Straniero soffre tuttavia saltuariamente di qualche latenza nella risposta ai comandi che potrebbe risultare indigesta a chi già di per sé fatica a sostenere sequenze esplorative prolungate, malgrado la qualità del level design contribuisca con decisione a limare tale difetto.
Un plauso conclusivo per quanto concerne l’aspetto giocoso del titolo va dato all’originalità degli strumenti d’offesa dello Straniero: utilizzando una balestra capace di caricare due tipi di munizioni differenti, il Nostro avrà a propria disposizione un arsenale assolutamente particolare, che passa dalle puzzole (in grado di stordire gruppi di nemici) agli scoiattoli (in grado d’attirare i nemici in specifici punti delle aree di gioco per coglierli di sorpresa): malgrado la quantità delle tipologie di munizioni non sia propriamente elevatissima, specie considerando la rapidità con cui tutte si renderanno disponibili, va considerato che esse sono tutte potenziabili e che gli effetti delle medesime sono, nelle fasi più avanzate di gioco, sufficientemente differenti in potenza ed effettistica.
Il restyling
Eccezionale il lavoro svolto da Just Add Water, il team occupatosi di questa rimasterizzazione per quanto riguarda l’upgrade grafico dei modelli poligonali di amici/nemici, con un occhio di riguardo per il nostro protagonista, visivamente ben caratterizzato e dotato di animazioni dall’ottima fluidità. Apprezzata l’aggiunta di sottotitoli alle cut-scenes ed ai dialoghi utili al prosieguo della storia làddove la versione originale del titolo non proponeva alcuna localizzazione.
Si conferma ottimo il doppiaggio del carismatico protagonista della vicenda e di tutti i suoi comprimari, così come risulta azzeccato il comparto sonoro che fa da sfondo all’avventura narrata.
Sette anni dopo
Oddworld: Stranger’s Wrath HD si conferma un grande titolo, dotato di personalità e coraggio nel suo proporre una valida alternativa a qualsiasi altro shooter visto negli ultimi dieci anni: la flessibilità del gameplay lo rende adatto sia ai puristi dell’azione che ai fan dell’infiltrazione, premiando al contempo gli appassionati dei platformer grazie a scelte di game design sapientemente aperte alla sperimentazione. Sicuramente non è un titolo per tutti: la longeva campagna single-player soffre sulla lunga distanza di una non indifferente sensazione di ripetitività, probabilmente legata alla "fretta" con cui il titolo mostra praticamente tutte le frecce al proprio arco. Soprassedendo su questo sicuramente tuttaltro che marginale neo, OSW riesce a regalare una decina d’ore di spensierato divertimento condito da un’ottima trama, costruita su dialoghi ben studiati ed una figura estremamente carismatica pur nella sua enigmaticità quale è quella dello Straniero.