Odin Sphere – Recensione Odin Sphere

Sogno scandinavo

Odin Sphere giunge a noi in un periodo propizio per la mitologia nordica già da tempo lasciato maturare da Valkyrie Profile e dall’mmorpg Ragnarok Online che, a loro modo, hanno saputo far conoscere nomi e luoghi del freddo nord, quasi sempre modificati, ma comunque coinvolgenti. La Atlus esplora a suo modo una nuova avventura 2D che si basa sulla suddetta mitologia, anche se con pesanti cambiamenti, un esempio: Odin. Egli, infatti viene rappresentato come un signore dei demoni alla ricerca di un oggetto elfico in grado di soddisfare i suoi desideri. Diviso in 5 storie distinte ma comunque legate tra loro in quel del mondo di Erion, in ogni storia compare un personaggio dotato di un’arma particolare nominata Psypher, unica nel genere dacchè ha il potere di assorbire l’energia dal bersaglio. Questo ottimo preludio non vi ha soddisfatto abbastanza? Procediamo oltre quindi, ingordi!

Con le voci di

La colonna sonora di Odin Sphere può vantare differenti generi musicali, partendo dal tipico timbro arcade come arrangiamenti beat techno fino ad arrivare all’heavy metal; non snobbando comunque il classico, vi capiterà di percepire pregevoli composizioni orchestrali e ottimi arrangiamenti contemporanei. Un grande, grandissimo cast invece, per quanto riguarda il doppiaggio che nulla ha da invidiare alla concorrenza. Cosi come per la versione giapponese, quella europea vanta voci sensazionali del calibro di Liam O’Brien (Gaara, Red XIII in FF7:AC, Joachim Armster, Lezard Valeth), Mia Bradly (Yuzuki in Chobits, Maiden in Wild Arms), Michelle Ruff (Reiko in Rumble Roses, Alicia in Valkyrie Profile Silmeria) e molti altri ancora. Da segnalare il fatto che ogni singolo discorso in Odin Sphere, anche la semplice frasetta da negoziante, è rigorosamente doppiato.

Storie infinite e personaggi fuori dal tempo

In molti apprezzano una trama articolata per racconti, magari indotti al fiabesco, intricati ed accattivanti. Odin Sphere può gioire di questo vanto. Il tutto parte, proprio come in una vera favola, dalla lettura di libri da parte di una ragazza la quale è intenta a conoscere le storie di fantastici mondi governati da cavalieri, fate, valchirie e numerose divinità tra cui spicca il nome di Odin, il signore dei demoni. Ogni novella è legata in qualche modo ad esso poiché il destino di tutte quelle terre abitate dalle varie razze sarebbe stata messa in pericolo dalla sua infinita ingordigia di potere. Vedrete così il nascere problematico di amori maledetti, la ricerca di persone credute perse nel tempo e la comparizione di creature mai viste prima. Odin è alla ricerca di un calderone magico, in possesso degli elfi, che pare sia in grado di generare cristalli imbevuti di una mistica energia che racchiude in se l’essenza degli esseri viventi e, di conseguenza, un oggetto di tale magnificenza nelle sue mani lo renderebbe invincibile e tutti dovrebbero servirlo e riverirlo per l’eternità. Nel corso delle avventure avrete così a disposizione differenti eroi appartenenti a cinque diverse terre terre: una valchiria, figlia minore di Odin, un principe ed una principessa legati da un sentimento profondo che però dovrà superare innumerevoli ostacoli, un cavaliere oscuro di origine umane e cresciuto dalle fate ed infine un’altra principessa, il cui regno fù distrutto e che cercherà con ogni mezzo a disposizione di ostacolare i malvagi intenti del signore dei demoni. Oltre alle 5 storie esistono altri 2 libri ed essi raccontano delle vicende future dei personaggi sopravvissuti nelle novelle precedenti.


Una semplice alchimia

A differenza dei racconti intricati e complicati, il combat system e gli altri dettagli annessi ai duelli sono decisamente semplici e facili da apprendere. Col tasto quadrato si compiono attacchi e combo ai nemici, col tasto X si salta, col tasto cerchio si apre l’item menu e infine col tasto triangolo si accede al Psypher menù da cui si possono apprendere le magie e skill difensive ed offensive. Assorbendo gli avversari si attiva l’accrescimento della barra di parametro della skill interessata. Odin Sphere si avvale inoltre del sistema di alchimia, identico a molti altri titoli: unendo due differenti item se ne verrà a generare uno nuovo ma, ovviamente, per fare ciò servono le differenti ricette alchemiche imparate nel corso delle avventure. Durante le perlustrazioni nei livelli dei 5 mondi, il giocatore, avrà la possibilità di piantare semi nel terreno usando i phozon: l’energia rilasciata assorbendo gli Psypher, come una sorta di concime magico ed una volta cresciuti si attingeranno da essi vari item, non solo curativi. Al pooka village, grazie ad alcuni di questi item, si possono generare squisiti piatti ed infine, come se non bastasse, ci sono uova da cui far nascere galline che a loro volta possono generare altre uova o, se uccise, carne.

Non imperdibile, ma quasi

Nonostante Odin Sphere distrugga letteralmente i nomi del mito nordico modificandoli come se non se ne conoscesse il vero significato, va detto che riesce ad avere ugualmente un impatto fortissimo. Buone dosi di fiaba e "trasgressione" invogliano al gioco, chiudendo volentieri un occhio sul suo gameplay stilizzato privo di personalità. Il lieve tono di ripetitività che potrebbe venire a crearsi dopo l’utilizzo dei primi due o tre personaggi, leva forse il gusto di andare fino in fondo ma sono sicuro che i fan delle azioni bidimensionali non si lascereanno sfuggire questo titolo per nulla al mondo.

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