One Piece: Pirate Warriors 4 – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Il momento di One Piece: Pirate Warriors 4 è finalmente giunto, e puntuale arriva anche la nostra recensione della sua versione per console PS4. Ormai Bandai Namco è diventata un’autorità quando si parla di tie-in. Quest’anno ci ha già regalato due grandi emozioni con l’uscita di Dragon Ball Z: Kakarot e l’annuncio del videogioco dedicato ai nostri amati beniamini Holly e Benji, Captain Tsubasa: Rise of New Champions.

Non contenta regala altre emozioni, rivolgendosi ai fan della strampalata ciurma capitanata dall’incorreggibile Monkey D. Rufy. Bandai Namco si affida, come sempre, alla premiata ditta Koei Tecmo e Team Omega Force, storici sviluppatori della serie sin dal primo capitolo, uscito ben 8 anni fa.

La scelta di affidarsi alle loro sapienti e capaci mani è veicolata dal meta e del gameplay del videogioco. Quando si parla di musou, infatti, Koei Tecmo e Team W Force sono sinonimo di qualità (Dynasty Warriors docet). Ancora una volta, quindi, solcheremo i mari dell’avventura, ripercorrendo, a suon di “combo”, i momenti più importanti della saga ideata da Eichiro Oda

Tenetevi pronti e salpiamo con One Piece: Pirate Warriors 4, seguendo la rotta tracciata dalla nostra recensione per console PS4.

one piece pirate warriors recensione ps4

Un pizzico di vitalità al gameplay 

Iniziamo la nostra recensione di One Piece: Pirate Warriors 4 con il parlarvi del meta e del gameplay del gioco, concetti chiave di questa lunga serie di videogiochi. La grande critica che, da sempre, è stata avanzata nei confronti della saga è l’incapacità di sapersi rinnovare.

Tralasciando il primo capitolo, uscito nel 2012 e che rappresentava, all’epoca, un elemento di novità, i successivi due capitoli hanno lasciato un po’ a desiderare. Tendenzialmente, salvo piccoli interventi, non si è visto un granché di nuovo e originale rispetto al titolo principe. Erano dei mosou, brawler di nuova generazione, dove picchiare tutti quelli che ti capitavano a tiro, sfoderando colpi speciali e spettacolari.

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Cambiavano le mosse, i personaggi, le ambientazioni e le storie che, seppur fedeli alla trama originale del manga, non riuscivano più a sorprendere e a stupire. Sinceramente, un po’ fan delle avventure della ciurma del cappello di paglia lo siamo, d’altronde, chi è che non lo è. Prima di essere fan, però, siamo gamer e la nostra capacità di giudizio è rimasta scottata da queste esperienze videoludiche negative.

Sin dai primi istanti di gameplay, però, One Piece: Pirate Warriors 4 fa capire che ha preso solo quanto di buono è stato fatto in passato, navigando verso una nuova rotta

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Gli sviluppatori hanno creato maggiore dinamismo e coinvolgimento nelle frenetiche sessioni di combattimento, rendendo distruttibile parte dello scenario. Sembra una stupidaggine ma vi possiamo assicurare che questa nuova feature merita. A seconda del punto della storia in cui stiamo arrivati, i componenti della ciurma riceveranno dei boost particolari delle loro abilità.

Per esempio, sull’isola di Enies Lobby, Monkey D. Rufy sfoggerà il “gear second”, in grado di aumentare temporaneamente i danni inflitti. Oltre a questi miglioramenti sul fronte del combattimento, in One Piece: Pirate Warriors 4 sono presenti delle interessanti contaminazioni RPG.

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Non sono messe così “tanto per”, ma sono perfettamente integrate con il meta e il gameplay del gioco. Se vi ricordate, in One Piece: Pirate Warriors 3 vennero introdotte le monete e che servivano per costruire le relazioni e i legami tra i personaggi. A seconda del livello di affinità del gruppo creato si sbloccavano mosse e abilità speciali.

In questo nuovo capitolo questo sistema non è presente ed è sostituito da uno skill tree reinventato in stile mappa di navigazione. Gli sviluppatori, quindi, introducono in One Piece: Pirate Warriors 4 la mappa della crescita del personaggio, dove ogni isola rappresenta un miglioramento del personaggio. Gli upgrade incidono sulle stat del personaggio, sulle abilità (speciali e normali), sui tratti e sullo stile di gioco in genere.

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Mosou, un genere che urla aiuto

Vogliamo spendere qualche parola nella nostra recensione della versione di PS4 di One Piece: Pirate Warriors 4 per parlarvi del musou, genere a cui appartiene il nuovo titolo di Bandai Namco. La traduzione letterale del termine mosou significa “colui che non ha rivali”. La terminologia basta da sola per immaginare il meta e il gameplay che ne derivano.

Non si tratta, però, delle semplici “mazzate alla ceca”, enfatizzate dal contatore delle combo che aumenta vertiginosamente, ma vi sono delle regole ben precise da rispettare. Il tempo che passa inesorabile, le zone da liberare, le condizioni di sconfitta e vittoria, le missioni principali e secondarie e i tesori da scoprire: queste sono tutte cose che troverete in One Piece: Pirate Warriors 4. 

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Le vostre prestazioni verranno valutate al termine dello stage con un punteggio in lettere dove la “S” rappresenta il massimo voto ottenibile. Questo voto, però, non resta più fine a se stesso ed è qui che Koei Tecmo e il Team Omega Force elaborano un’idea geniale. One Piece: Pirate Warriors 4 è dotato di un sistema di crescita del personaggio in perfetto stile RPG.

Con il progredire della storia, i vari personaggi scelti cresceranno in potenza, difesa, resistenza e abilità. Per operare i vari upgrade si utilizzano le monete (quelle che in One Piece: Pirate Warriors 3 servivano per costruire le relazioni) nelle “aree di crescita” in cui siamo carenti. A poco a poco tutti i componenti della ciurma diventano sempre più forti, pronti per la sfida finale. Kaido è pronto a testare la nostra forza di volontà e vedere se meritiamo il titolo di “Re dei pirati”.

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Coloro che non hanno rivali

Un’altra interessante feature inserita dagli sviluppatori in One Piece: Pirate Warriors 4 è la presenza di una componente multigiocatore. Per quanto il genere mosou è una perfetta gara di ego, dove l’obiettivo principale è migliorarsi sempre, il condividerlo con qualcun’altro è stata una bella trovata.

Ovviamente è una scelta che ognuno può fare, quella di sostituire i compagni NPC con dei player veri, ma vi possiamo assicurare che il fattore divertimento ne guadagna sensibilmente

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Ed ecco quindi che il mosou si proietta verso una nuova direzione, quella di una condivisione di obbiettivi comuni, uniti sotto un unico comune denominatore: Coloro che non hanno rivali. Non più soli contro tutti, ma insieme contro tutti. L’esperienza “solitaria” che abbiamo sempre sperimentato nella saga di One Piece: Pirate Warrior, e che, nel tempo, scadeva nel ripetitivo, diventa un vecchio ricordo.

Le avventure videoludiche della ciurma di Monkey D. Rufy si proiettano, quindi, verso un’esperienza next-gen, già pronte per PlayStation 5 e Xbox Series X. Bisogna solo capire se si tratterà di un porting o di un nuovo episodio della serie. In un modo o nell’altro noi ci faremo trovare pronti.

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Seguendo le indicazione presenti nella mappa tracciata dalla nostra recensione della versione per PS4 di One Piece: Pirate Warriors 4 siamo arrivati a destinazione. Quando si parla di Bandai Namco si parla di tie-in e di fan-service game, videogiochi fortemente ispirati da anime e manga ed egregiamente riprodotti. Bisogna dire che, però, sono dedicati a un mercato esclusivo, quello degli appassionati del genere e dell’argomento trattato. La saga di One Piece: Pirate Warrior cominciava a dare segnali preoccupanti viste le deludenti uscite del secondo e terzo capitolo della serie. Il quarto, per forza di cose, doveva invertire questa preoccupante tendenza e, secondo noi, ci è riuscita. Questa volta non si tratta del solito “copia e incolla” di meta e gameplay, condito da iniezioni originali a livello narrativo. La ciurma di cappello di paglia vi divertirà con un innovativo esperimento di MMORPG co-op, un mosou con delle componenti tipiche di un gioco di ruolo. I vostri personaggi, mentre si divertono a “darle di santa ragione”, miglioreranno le loro stat e cresceranno in perfetto stile RPG. Se volete, potrete condividere l’esperienza di gioco assieme ad altri player come voi, dimostrando di essere “coloro che non hanno rivali”. Buon divertimento ciurma.

8.5

Pro

  • Introduzione di un sistema di crescita RPG
  • Possibilità di giocare in co-op
  • Scenari distruttibili

Contro

  • Componente narrativa talvolta opprimente
  • Livella di sfida un po' troppo basso
Vai alla scheda di One Piece: Pirate Warriors 4
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