One Piece: Unlimited World Red

One Piece. Un manga iniziato ormai nel lontano Agosto del 1997, e ancora in corso al giorno d’oggi. E tuttavia, nonostante tanta longevità, sempre divertente, bello, attuale, e seguitissimo. Il vero seguito spirituale del leggendario Dragon Ball, probabilmente molto più di quanto sia mai stato Naruto. Naturalmente tale successo non può che attirare come mosche sviluppatori di videogames, che utilizzando il nome di un marchio tanto famoso e benvoluto possono assicurarsi buone vendite da parte dei fan.
One Piece ha quindi col tempo ottenuto diversi tipi di videogames, tra cui giochi di ruolo e addirittura Musou, ma non in molti conoscono forse la saga Unlimited. Nata su Nintendo Wii con One Piece Unlimited Adventure, è poi proseguita con Unlimited Cruise parte 1 e parte 2, usciti sia per Wii sia successivamente per 3DS.
Questo in uscita è il quarto capitolo di questa interessante serie, che promette di migliorare tutto quello che è stato visto fino a questo momento.


Conte e Tanuki

La storia di One Piece: Unlimited World Red inizia con la nostra ciurma preferita di pirati che ha pescato dal mare un misterioso ma adorabile tanuki parlante. I tanuki, nell’immaginario giapponese, sono procioni in grado di trasformare le foglie in ciò che desiderano. In questo caso il tanuki, che di nome fa Pato, afferma di conoscere un’isola piena di avventure, e naturalmente Luffy non intende lasciarsi mancare l’occasione; tutti assieme si muovono quindi verso Trans Town, una cittadina in rovina a causa di brutti incidenti e che necessita ricostruzioni, ma una volta giunti in loco si ritrovano misteriosamente a viaggiare per luoghi già visitati in precedenza, così come ad incontrare nemici già sconfitti. Ciò porta i membri della ciurma a disperdersi, attaccati da misteriose loro copie, e Luffy è costretto ad andarli a cercare tra Punk Hazard, Alabasta, Enies Lobby e molti altri luoghi ben noti.
Come mai questi luoghi compaiono senza motivo, con conseguente ritorno anche dei vecchi avversari? Chi ha rapito la ciurma, e chi è Pato? E soprattutto, qual è lo scopo del Conte Rosso Redfield, strano personaggio che sembra avere al suo fianco in un suo piano segreto Smoker e Aokiji?


Tra pesci e insetti

Come abbiamo già detto, Unlimited World è un tipo di gioco molto particolare. Un assaggio di quello che vi aspetta potete leggerlo dalla nostra recensione di Unlimited Cruise. Questa serie, per certi versi, è piuttosto simile a un Musou come Pirate Warriors, ms rimane tuttavia fondamentalmente diversa su molti aspetti. Nei Musou infatti abbiamo praticamente solo mappe piene zeppe di nemici da distruggere con ogni mezzo, e tutto si riconduce praticamente solo a questo; la serie Unlimited invece si fonda più sull’esplorazione. Nelle varie mappe i nemici che appariranno saranno molto più limitati in numero, e contro i loro attacchi, che siano boss o carne da macello, avremo sempre modo di proteggerci utilizzando una serie di Quicktime Buttons utili a schivare, pararsi, o anche a contrattaccare. Questo, unito a tutta una serie di nostri attacchi deboli e forti e alle Super Mosse (come al solito utilizzabili solo previo riempimento di una barra apposita), sarà il nostro arsenale con cui sbaragliare marina, pirati, uomini pesce, e qualunque altro sciocco che oserà mettersi sulla nostra strada.
Ma allora, cosa differisce questo gioco da un semplice Musou? La risposta sta nella componente esplorativa e di costruzione. Infatti nelle nostre scorribande avremo modo di collezionare materiali ovunque: rompendo oggetti, sconfiggendo nemici, catturando insetti con il retino o pescando pesci con la canna da pesca.
Tali materiali ci permetteranno di contribuire alla costruzione della città con svariati negozi che potranno poi esserci utili, come la farmacia, l’emporio, la fabbrica, la biblioteca, e molti altri. Questi, oltre a venderci nuovi oggetti, richiederanno a loro volta altri materiali per potenziare ciò che già abbiamo, come il retino e canna da pesca così da facilitarci la cattura di pesci e insetti tramite i relativi minigiochi – che richiedono entrambi la pressione di determinati pulsanti al giusto momento, un po’ come i rhytm game, per far calare l’energia delle nostre prede entro un tempo limite.

Le fasi di combattimento, dunque, si uniscono e si amalgamano alla perfezione (in un tripudio di ore extra da giocare) a una componente di farming necessaria per ottenere tutti i materiali di cui abbiamo bisogno per completare il titolo al 100%, nonché per far avanzare di livello naturalmente tutti i personaggi e potenziarne le statistiche.
La potenza dei personaggi però non sta solamente nel loro livello, ma anche in un sistema di “Parole magiche” da collezionare ed equipaggiare ai nostri eroi. Ogni parola può essere di tipo oggetto (ovvero da usare in battaglia e che ci darà dei bonus per un tempo limitato), di tipo potenziamento (che ci darà un bonus costante a certe statistiche), o di tipo mossa (che ci farà imparare nuove combo o addirittura Super). Tali Parole possono essere trovate in svariati modi, tra segreti, minigiochi, e progressione della storia, ma ce ne sono alcune che vanno trovate obbligatoriamente se si vuole proseguire nell’avventura.

Oltre alla modalità Storia è disponibile anche una modalità Arena, nuovissima per quanto riguarda questa saga di videogames. In questa modalità avremo a disposizione, oltre alla ciurma di Cappello di Paglia, anche i personaggi di Trafalgar Law e Boa Hancock.
Ambientata nel Colosseo della nuova saga di Dressrosa, nell’Arena si svolge un torneo organizzato da Donquixote Doflamingo, nel quale potremo sfidare uno contro uno una grande quantità di personaggi presi da tutto l’universo di One Piece, oppure combattere contro orde di nemici più standard e anonimi. Ogni vittoria ci farà salire di rango, fino all’obiettivo di arrivare in cima alla classifica e sfidare il cattivissimo membro della Flotta dei Sette.


Miglioramenti e Downgrade

Come è ovvio che sia, rispetto ai giochi passati e comparsi su Nintendo Wii, la grafica è migliorata tantissimo. I personaggi sono modellati e animati splendidamente, e nonostante il diversissimo stile rispetto a quanto visto in Pirate Warriors, anche qui il risultato è molto convincente. Tuttavia fanno un po’ storcere il naso la stragrande maggioranza dei filmati, i quali risultano essere più che altro immagini statiche dei modelli poligonali dei personaggi in semi-movimento doppiate. Questa scelta, forse, potrebbe essere dovuta alla necessità di portare il titolo anche su 3DS, questo non possiamo saperlo, tuttavia dei video interamente animati avrebbero sicuramente fatto la loro gran figura.
L’aspetto audio non delude: musiche discrete, unite all’ottimo doppiaggio giapponese e addirittura a un adattamento italiano fedele al manga Star Comics (vediamo Rufy e non Luffy, quindi, ma sempre meglio che Rubber), anche se la traduzione lascia molto a desiderare e spesso, in fase di adattamento, vengono fatti errori davvero grossolani (come Franky che dicendo a Chopper “chiamami Aniki” dice invece “Chiamatemi Colosso”).
In ogni caso, sorvolando sull’aspetto dell’adattamento, grazie a una modalità Storia abbastanza lunga, alla modalità Arena, e una componente esplorativa e di livellaggio da non sottovalutare, Unlimited World vi terrà impegnati a lungo.


In conclusione

One Piece non deluderà gli appassionati. Un gioco che può essere “diverso” da quello che ci si aspetta, ma tuttavia interessante, longevo, e divertente. Grazie alla possibilità di tornare a visitare luoghi ben conosciuti alla ciurma, e di risfidare nemici noti e leggendari, avremo di fronte continuamente una sensazione di nostalgia ma allo stesso tempo di novità.
Gom Gom Buon Divertimento!

 

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