Penumbra: Black Plague – Recensione Penumbra: Black Plague

L’avventura grafica in prima persona a sfondo horror torna tra noi con il secondo episodio della trilogia: Penumbra Black Pleague. La casa svedese Friction Games ancora una volta ci sorprende per l’immersività proposta dal videogioco, ponendoci nel bel mezzo di avvenimenti terrificanti e pronti a sconvolgere le nostre emozioni tramite atmosfere dove il soprannaturale e l’horror risaltano in maniera vistosa, il tutto incorniciato da una trama capace di intrattenere e stupire. Cosa attende dunque Philip in questo secondo capitolo?
 

Stanza chiusa, ambiente tetro e decadente, accompagnati da una sola torcia…

 

Nella miniera abbandonata… o quasi…

Dato che Penumbra Black Pleague, come già citato, è il secondo capitolo di una trilogia, la storia si riallaccia sin dall’inizio con quella del primo episodio, ovvero Penumbra Overture. Riassumendo in breve la trama di quest’ultimo, senza così rovinare il piacere del giocatore stesso a cominciare la storia sin dal primo capitolo, la vicenda del nostro Philip comincia con la morte della madre. Subito dopo questo tragico fatto il protagonista viene a sapere che il padre, creduto morto da anni, è ancora in vita. Senza perder tempo Philip si lancia subito in Groenlandia, regione dove l’uomo è stato visto l’ultima volta. Appena sbarcati, una bufera di neve ci travolgerà, costringendoci a rifugiarci attraverso una botola in un’antica miniera abbandonata, dove sin dall’inizio strane presenze umane e non compaiono a disturbare il nostro cammino, facendo rabbrividire ad ogni singolo passo. Verremo a conoscenza di una setta e antiche forze arcane, impreziosendo la curiosità del giocatore nel proseguire il titolo. Dopo una serie di disavventure Philip viene pervaso da un forte dolore al capo, svenendo e dando dunque inizio a Penumbra Black Pleague. Il protagonista inizierà nuovamente il suo cammino in una cella, dove il senso di chiuso e la tensione già si faranno sentire, assieme ad urla strazianti e quant’altro. Saremo inoltre perseguitati da una presenza all’interno della nostra mente che farà comparire dinnanzi a noi terrificanti immagini nei momenti più improbabili.
 

Un cadavere dalla parte opposta della stanza non preannuncia nulla di buono.

 

Quando la fisica piace…

Coloro che hanno giocato al primo capitolo ricorderanno l’interessante sistema di interazione presente nel gioco. Penumbra, infatti, pur essendo predisposto ad un interfaccia stile FPS, è di per sé un’avventura grafica dove il giocatore potrà interagire con gli oggetti presenti nello scenario tramite la pressione del tasto sinistro del mouse utilizzandoli nei più svariati modi, come ad esempio bloccare la strada a qualche nemico, combinarli fra loro per risolvere nella maggior parte dei casi determinati enigmi o semplicemente per divertirsi nel vedere come l’interazione in sé avvenga.

Difatti, per prendere un oggetto si dovrà tener premuto il tasto del mouse, e per lanciarlo simulare il movimento con lo spostamento del mouse stesso. La medesima azione si verifica nell’uso delle armi, che non saranno altro che semplici oggetti o utensili. Il titolo in questione è anche per l’appunto un survival horror, dove le armi da fuoco non saranno presenti, incrementando la tensione nei combattimenti e la loro difficoltà. Questi ultimi non saranno frequenti, precisando quindi che Penumbra non è di per sé un FPS dove lo scopo è uccidere il nemico dinnanzi, ma tutt’altro, sarà infatti più semplice tentare in qualche modo la fuga.

L’interfaccia è funzionale, aumentando così l’immersione di gioco. Premendo il tasto TAB apriremo l’inventario, dove saranno presenti le statistiche del giocatore e gli oggetti a nostra disposizione. Le ambientazioni risultano evocative seppur a tratti leggermente lineari, regalando come già detto attimi di terrore e sobbalzi assicurati sulla sedia. Penumbra è dunque un racconto, che va vissuto in ogni suo attimo, cogliendo e prestando attenzione ad ogni singolo particolare, svolgendo minuziosamente ogni piccolo mistero.
 

L’acqua non è realizzata in maniera ottimale.

 

Buio e tenebre circondano Philip e l’antica miniera

Come già visto in Penumbra Overture, il comparto grafico si attesta su livelli non altissimi,. Noteremo alcune sbavature e imprecisioni nelle texture, e alcuni modelli non saranno il massimo delle possibilità odierne, ma gli effetti di luci ed ombre rimangono ancora il punto di forza su cui si regge il motore grafico. Il buio sarà nuovamente il protagonista degli scenari circostanti, dove grazie ad esso i difetti visivi non saranno sempre rintracciabili, facendoci dimenticare la semplicità della grafica di gioco e rendendoci partecipi di un’atmosfera agghiacciante. Inoltre, questo comparto tecnico a tratti lacunoso è ben compensato dal suddetto motore fisico, piacevole e ben sfruttato.

Il sonoro si attesta ancora una volta su alti livelli, creando l’atmosfera stessa del titolo, portando la tensione all’apice grazie ad effetti altamente suggestivi e verosimili. Il doppiaggio è interamente in lingua anglosassone, accompagnata da sottotitoli in italiano. E’ infine da far notare la scarsa longevità del prodotto, che si attesta a poco più di 4-5 ore a seconda della difficoltà scelta.
 


 
Delle braccia che sbucano dai muri circostanti. La cosa non è molto rasserenante.

 

Conclusione

Penumbra Black Plague continua la storia di Philip all’interno della misteriosa, enigmatica, terrificante e lugubre miniera. Non introduce nulla di sostanzialmente diverso rispetto ak prequel, ma prosegue semplicemente la trama del titolo rendendola sempre più interessante e complessa. Si ricorda che Penumbra non è un FPS ma un’avventura grafica in prima persona, con uno sfondo e caratteristiche da survival horror. Il prodotto è quindi adatto ad un’utenza di nicchia, e destinato a tutti coloro che hanno concluso il primo capitolo. Il videogame non impegnerà più di qualche ora, ma indispensabile per venire a conoscenza dell’intera storia del nostro protagonista. Si sottolinea infine in prezzo budget del titolo.

Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments