Perpetuum – Recensione Perpetuum Online

Tra ingegneria ed economia

Il lato più interessante di Perpetuum risiede nella ricerca e la produzione di materiali. Per prima cosa bisogna recuperare le materie prime, attraverso un interessante sistema di gathering. Con un modulo, chiamato Geo-Scanner, saremo in grado di localizzare le risorse presenti nel sottosuolo. Tale strumento utilizza delle cariche specifiche per l’individuazione di ogni tipo di risorsa; una volta effettuata l’analisi avremo una percentuale di materiale nella zona scannerizzata, e zone evidenziate dove effettuare l’estrazione per mezzo dell’apposito modulo minerario. Per la raccolta di piante il metodo di raccolta non cambia, se non per il non utilizzo del Geo-Scanner.

Una volta recuperate le materie, si passa alla produzione, la quale si sviluppa in tre fasi. Innanzitutto bisogna creare un CT, ossia un modello di calibrazione, da oggetti standard o prototipi. A tale scopo bisogna ricorrere all’ingegneria inversa, dove dovremo combinare l’oggetto che vogliamo costruire ed un Kernel del livello appropriato. I Kernel si possono comprare nel mercato di gioco, oppure recuperare dalle stive degli NPC abbattuti; rivenderli nel mercato è oltretutto una buona fonte di guadagno. Ogni elemento ha un livello di decodifica preciso, ed il Kernel deve a sua volta soddisfarlo, al fine di ottenere per l’appunto la decodifica stessa dell’oggetto, imparando così come costruirlo.
In seguito c’è l’impianto di raffinazione , dove le materie prime vengono trasformate in prodotti utili per creare oggetti in fabbrica. In essa, al fine di realizzare un determinato elemento, sono richiesti vari prodotti, tra i quali abbiamo minerali, frammenti alieni, ed un campione del modello più vecchio dell’oggetto che vorrete creare. Esiste poi anche l’impianto prototipi, differente dalla fabbrica, in quanto permette la creazione di, per l’appunto, prototipi, molte volte indispensabili per l’ingegneria inversa, che hanno oltretutto parametri migliori. Svantaggio di tale produzione è l’alto costo e la richiesta di più materiali.

Per quanto riguarda il lato economico, il mercato è interamente gestito dai giocatori, con tanto di quota di mercato (ossia una tassa fissa) e IVA all’acquisto di un oggetto; insomma, le basi per un buon sistema economico ci sono.

 

 

Un lavoro artigianale

Pensando al piccolo team che ha dato vita al gioco, ciò che è stato realizzato in Perpetuum è un grido al miracolo. I modelli dei robot sono davvero ottimi, ben caratterizzati l’uno dall’altro e mossi da ottime animazioni. Il sistema d’ombre è anch’esso buono, seppur riduca notevolmente le prestazioni della macchina di gioco. Infatti l’engine utilizzato da Perpetuum risulta nel complesso poco ottimizzato e troppo “pesante” per ciò che in realtà propone come veste grafica. Le texture dei robot sono forse le migliori, a discapito di un ambiente sotto certi frangenti meno definito, assieme ad una resa dell’acqua insufficiente. L’impatto visivo complessivo si attesta comunque su livelli più che discreti, con ambientazioni futuristiche suggestive ed immersive. Peccato però per alcune location un po’ spoglie e per lo più ripetitive, seppur la maggior parte siano caratterizzate da alte piante, rocce, ed imponenti infrastrutture ultra tecnologiche.

Il comparto audio è risultato davvero ottimo, con effetti sonori molto convincenti e musiche d’atmosfera in grado di aumentare il livello di immersione nell’ambiente futuristico del titolo, senza risultare troppo invasive o ripetitive.

Si sottolinea che l’intero titolo è stato tradotto in lingua italiana.

 

 
Conlusione

Tirando le somme, Perpetuum è senza dubbio un buon MMORPG, ricco di potenzialità per riuscire a sfondare nell’immenso mercato videoludico. Seppur l’imponente EVE Online, palesemente padre di tale gioco, continui ad essere uno fra i più imponenti titoli sandbox mai realizzati, Perpetuum, come figlio adottivo, nel suo piccolo potrebbe essere capace ad accaparrarsi la sua nicchia di giocatori, per poi vantare in un prossimo futuro di una forte community.
Il sistema economico possiede buone basi, assieme ad un lato produttivo profondo e complesso. Anche il combattimento si guadagna un ottimo giudizio, essendo risultato piacevole ed anch’esso ben pensato, caratterizzato da un PvE più che buono ed un PvP divertente, con tanto di avamposti controllati dai giocatori e guerre territoriali fra corporazioni. Le missioni presenti nei terminal non sono il massimo d’originalità, ma comunque sono più che sufficienti.
Il lato tecnico è davvero notevole invece, per una progetto nato come indie, dove spicca un comparto grafico buono, seppur poco ottimizzato, ed un sonoro degno di nota.
Eccellente il supporto fornito dalla community, con GM italiani per lo più sempre presenti, e pronti ad ogni tipo di domanda e aiuto richiesto dagli utenti. Ad incorniciare il tutto, Perpetuum gode di una buona localizzazione in lingua nostrana, aspetto inconsueto per il mondo dei MMORPG.
Probabilmente in futuro verrà anche implementato il terraforming, una caratteristica momentaneamente inesistente fra le meccaniche di gioco.
Insomma, il lavoro svolto dai ragazzi di Avatar Creations è lodevole, e malgrado non ci sia ancora una trial, per tutti gli amanti del sanbox e dello sci-fi (senza contare i veterani di EvE che vogliono distrarsi da navicelle spaziali e viaggi nell’universo), l’abbonamento ad almeno un mese al titolo è d’obbligo, dato anche il basso costo dello stesso: 8,95€ senza costo della scatola.

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