Persona 4: The Golden – Recensione Persona 4: The Golden

Che la serie Persona, uno dei tanti spin-off di Shin Megami Tensei, sia diventata la gallina dalle uova d’oro di Atlus è ormai sotto gli occhi di tutti. La nuova direzione intrapresa dal terzo capitolo della serie (Jrpg con componente Dating Sims) ha generato un successo incredibile, soprattutto con l’arrivo del quarto capitolo che ad oggi, in Giappone, vanta addirittura una serie animata, un manga, concerti, musical e un sequel picchiaduro intitolato Persona 4 Arena (sviluppato dagli Arc System, gli stessi di Blazeblue). Non poteva, dunque, mancare una rimasterizzazione HD, sviluppata in esclusiva per PS VITA e intitolata Persona 4: The Golden, protagonista di questa recensione. 

Trama

La storia di P4: The Golden segue esattamente quella originale: il nostro canonico protagonista muto, per via del lavoro dei suoi genitori si trova costretto a trasferirsi dalla metropoli ad una piccola cittadina di nome Inaba, dove abiterà con lo zio Dojima e la cuginetta Nanako.

Il suo arrivo però sarà accompagnato da una serie di strani omicidi che porteranno lui e i suoi nuovi amici ad investigare, scoprendo che questi sono in qualche modo legati al Midnight Channel, un programma visibile solo allo scoccare della mezzanotte. Durante l’investigazione scopriranno il portale di un mondo alternativo situato all’interno delle TV, un mondo in cui  faranno conoscenza di Teddie (un misterioso orso parlante e abitante di quel mondo) e le Shadow, mostri generati dagli animi umani il cui unico modo per sconfiggerle è un potere interiore chiamato Persona.
Nonostante la trama sia rimasta invariata, anche quelli che hanno già finito il gioco troveranno comunque degli eventi nuovi che andranno ad arricchire le giornate del protagonista, oltre i due nuovi social link che andranno ad approfondire e rivelare alcuni nuovi aspetti della trama mai raccontati prima e la possibilità di accedere ad un nuovo filmato inedito, disponibile dopo i titoli di coda, nel caso si finisca il gioco con il vero finale.

Per tutti quelli che, eventualmente, conoscono o ricordano la storia a memoria, è comunque possibile saltare i filmati o velocizzarli per velocizzare il tutto, utile soprattutto nel caso di un new game +.

Tanti impegni e così poco tempo

La cosa forse più coinvolgente di questa rimasterizzazione di Persona 4 è che pur rimanendo lo stesso gioco sono state introdotte così tante novità da renderlo veramente appetibile anche per chi ci aveva già giocato.

Prima di parlare delle novità spiegghiamo come è strutturato il gameplay di Persona 4. L’avventura si svolge lungo un intero anno scolastico giapponese, in cui il giocatore avrà il compito di gestire le giornate del protagonista: la maggior parte spese andando a scuola, seguendo le lezioni e rispondendo alle domande dei professori. Gli unici momenti in cui il protagonista avrà del tempo libero saranno dopo la scuola, la sera e nei giorni festivi, durante i quali sarà possibile intraprendere un’infinità di attività come portare a termine quest secondarie, acquistare equip o oggetti, pescare, andare al cinema, bere un caffè al bar, oppure, cosa molto importante, creare e/o sviluppare le sue amicizie, qui chiamate Social Link.
I Social Link sono un aspetto essenziale del gioco, perché il protagonista, attraverso i legami con le altre persone, acquisirà la possibilità di creare e potenziare nuovi Persona. Soprattutto i legami con i nostri compagni di squadra si riveleranno essenziali in quanto, sviluppando i rispettivi Social Link, questi saranno in grado di apprendere nuove abilità oppure saranno in grado di intervenire in combattimento a seconda delle situazioni.
Bisogna fare attenzione però, in quanto alcuni social link si potranno attivare solo in caso alcune caratteristiche del protagonista abbiano raggiunto un livello adeguato (tipo coraggio, conoscenza, diligenza ecc), caratteristiche che si possono aumentare passando il tempo a studiare, leggendo libri, lavorando o facendo attività sportive e/o culturali. 

Parlando di Social Link è quindi doveroso citare le due nuove chicche di questa versione The Golden: Aeon e Jester, il primo rappresentato dalla bella Marie, ragazza misteriosa residente insieme a Igor e Margaret nella Velvet Room , mentre il secondo si tratta di Tohru Adachi, braccio destro di zio Dojima. Per tutti i nostri compagni di squadra, invece, ci aspetta il cosiddetto Rank 11 (la crescita dei social link è rappresentata da rank che vanno da 1 a 10) che permetterà di ottenere la versione Ultimate dei loro rispettivi Persona. Aspettatevi anche nuovi eventi, tra cui quello invernale e, soprattutto, quello legato agli scooter, visto che grazie ad essi si sbloccheranno due nuove zone (la città di Okina e la spiaggia) e la possibilità di andare alle terme per far imparare ulteriori abilità ai membri della nostra squadra.
 

 

Non solo vita sociale

Tra le varie attività che dovremmo gestire nel corso delle varie giornate abbiamo, volutamente, tralasciato quella più importante: i dungeon all’interno della TV World.
Durante il corso dell’avventura capiterà che delle persone vengano rapite e trascinate nel mondo all’interno della TV e, per salvarle, saremo costretti a superare diversi dungeon entro e non oltre una determinata data, altrimenti game over. I dungeon sono generalmente composti da circa una decina di piani, ognuno un piccolo labirinto nel quale scopo della nostra esplorazione è trovare le scale per passare al piano successivo, fino ad arrivare al piano finale dove ad attenderci ci sarà il classico Boss di fine dungeon. Ogni piano sarà infestato dalle shadow, che ci attaccheranno a vista se non saremo noi a prendere l’iniziativa.

I combattimenti sono a turni e ogni personaggio è dotato del classico menù attacco, abilità, guardia e oggetto, mentre nel caso del protagonista c’è anche una voce apposita che gli permette (massimo una volta per turno) di cambiare Persona a seconda delle esigenze. Con il tasto triangolo, inoltre, sarà possibile attivare il Rush mode dove tutti i membri del party potranno attaccare (con attacchi fisici) velocemente i mostri (utile soprattutto quando si affrontano mostri di basso livello). Sfruttando le debolezze del nemico è possibile mandarlo in stato K.O., guadagnando così un nuovo turno. Bisogna fare attenzione però al fatto che i nemici potranno fare lo stesso su di noi, sfruttando le debolezze del party e mettendoli in seria difficoltà (difficoltà comunque scalabile e adattabile a qualsiasi esigenza del giocatore attraverso i 6 livelli disponibili, da very easy a very hard).

Mandando tutti i nemici in K.O. è possibile attivare un All-out Attack, una mossa di gruppo che causa grandi danni ai nemici e, in caso di vittoria, farà garantire lo Shuffle Time, che in questa versione The Golden è stato totalmente rivisto. Durante lo shuffle time è possibile scegliere delle carte che rappresentano le nostre ricompense di fine combattimento (più esperienza, più soldi, nuovi persona ecc), ma ne potremo selezionare solo una, a meno che non si selezionino altre carte che prevedono dei malus che, in compenso, ci permetteranno di ottenere più carte in una mano sola. Se al termine dello Shuffle avremo preso tutte le carte a disposizione otterremo uno Sweep Bonus, che ci garantirà un altro Shuffle Time al termine del prossimo combattimento.
Tra le novità da segnalare in combattimento, c’è la possibilità di effettuare attacchi combinati tra due personaggi nel caso in cui un All-out Attack non sia stato decisivo nell’eliminare tutti i nemici, sferrando così il colpo definitivo.

Man mano che otterremo Persona, potremo poi fonderli da Igor nella Velvet Room, ottenendone quindi di nuovi e più potenti, avendo questa volta la possibilità di trasferire, durante il processo, le abilità che preferiamo da un Persona all’altro.
 

 

Inaba non è mai stata così bella

A livello tecnico Persona 4: The Golden ha ricevuto un incredibile boost in termini di impatto visivo, non tanto per la qualità delle texture quanto per le ambientazioni che fanno da sfondo lungo tutto l’avventura che sono state completamente rifatte e adesso presentano un’infinità di dettagli tali da renderle pressoché identiche alla controparte reale da cui si ispira (Inaba e Okina infatti sono fortemente ispirati a province e quartieri di Tokyo).

A questo si aggiunga anche la nuova interfaccia di gioco e dei menù, sicuramente più gradevoli alla vista. Lato sonoro: segnaliamo il fatto che tutto il gioco è stato completamente ridoppiato visto che molti dialoghi sono stati riscritti o in alcuni casi precedentemente non erano mai stati doppiati, per non dimenticarsi poi tutti i nuovi eventi creati appositamente per questa versione, i quali anch’essi sono stati completamente doppiati. Purtroppo, come spesso accade in fase di ridoppiaggio, si corre il rischio di non aver a disposizione i doppiatori originali (vedi ad esempio il doppiatore di Chie) o di non avere la stessa enfasi che era presente nella precedente versione, cosa che in The Golden a volte si fa sentire.
 

 

Riedizione con i fiocchi

Abituati come siamo a delle semplici riedizioni HD dove lo standard imposto è un mero supporto ai 1080p con textures pulite e supporto ai trofei, Atlus ha preferito osare di più con Persona 4: The Golden, dimostrando come andrebbe riproposto un gioco vecchio di una generazione in un contesto moderno, capace di attirare non solo il nuovo pubblico, ma anche i veterani incentivati da una sfilza infinita di nuovi contenuti. Non ci riferiamo solo ai già citati nuovi eventi, social link, persona, costumi, dungeon e quant’altro, ma anche alla possibilità, tramite la nuova voce di menu chiamata TV Listing, di sbloccare contenuti extra come concept art (con tanto di spiegazione), brani della colonna sonora (da ascoltare direttamente in gioco stile mp3), diversi videoclip direttamente dai Persona Music Live, una modalità teatro dove potersi riguardare i filmati di gioco, materiale commerciale della serie Persona, un mini game chiamato Midnight Miracle Quiz (con tanto di scenette e gag) e, infine, le lezioni di Mr. Edogawa (Persona 3), che spiega i temi del gioco e il loro rapporto con la psicologia.
E non dimentichiamoci anche della componente online, qui inserita in maniera intelligente e poco invasiva, permettendo di vedere giorno per giorno le attività svolte dagli altri giocatori o, durante i dungeon, chiedere aiuto tramite un semplice touch nello schermo sul pulsante SOS che permetterà a tutti i giocatori connessi (e anch’essi alle prese in un dungeon) di darvi una mano ripristinando parte dei vostri HP e SP.

Insomma, desiderare di più da questa riedizione sarebbe davvero impossibile ed è assolutamente consigliata sia ai neofiti della serie sia a chi il gioco lo aveva già spolpato su PS2. Il gioco arriverà nei negozi europei il 22 febbraio 2013 (il 20 Febbraio su PSN): non fatevi dunque scappare uno dei giochi più belli disponibili su PS Vita.
 

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