Phoenix Wright: Ace Attorney – Dual Destinies – Phoenix Wright: Ace Attorney – Dual Destinies

Sembrava che i giorni in tribunale fossero finiti per Phoenix Wright. In questi ultimi anni il nostro avvocato difensore aveva lasciato spazio al collega e rivale Edgeworth con i suoi due spin-off “Ace Attorney Investigations” di cui solo il primo arrivato in occidente.
Ancor prima, l’avevamo ritrovato in “Apollo Justice” ormai ritiratosi dalla sua carriera e tutto faceva pensare che il ruolo di protagonista sarebbe rimasto al giovane Apollo.
Oggi dopo cinque anni, Phoenix Wright torna più in forma che mai ed in compagnia di molti dei personaggi più amati della serie e di nuovi che sanno già il fatto loro.

 
Uno studio legale unico e speciale
 
Dual Destinies si apre con una scena anime che presenta la giovane avvocatessa Athena, una “new entry” del cast. Athena possiede il potere di poter leggere le emozioni grazie ai suoi studi sulla “psicologia analitica” ed al fido “widget”, un simpatico gadget sotto forma di collana in grado di aiutarla a trovare i sentimenti contrastanti nelle affermazioni dei testimoni.
La sua abilità si rivela fin dalle prime fasi di gioco fondamentale per risolvere i casi, garantendole così un posto nella “Agenzia Vattelapesca Wright”.
 
L’abilità di Athena all’opera. 
 
In questo peculiare studio legale non ritroviamo solo Phoenix, ma anche Apollo; si sa, l’unione fa la forza, così i due si alternano nelle varie fasi di investigazione e nei processi, non lasciando nessuno dei due nell’ombra o in un ruolo secondario.
I dialoghi brillanti ed ironici sono anche in questo capitolo immancabili, ogni caso è appassionante e mai scontato, il genio di Shu Takumi, game developer e sceneggiatore della serie, splende più che mai. 

 
Investigare in tre dimensioni
 
La fase investigativa della scena del crimine è uno dei capisaldi della serie, in questo nuovo capitolo è stata perfezionata e non si tratta solo del passaggio dalla grafica 2D a quella 3D.
Molti si ricorderanno le ore passate ad ispezionare e più volte capitava per errore di rileggere gli stessi dialoghi cercando nuovi indizi.
Tutto ciò non accadrà più, nei punti già esplorati apparirà un segno di “spunta” in modo tale da non confondersi più. Oltre a ciò, ora è possibile esplorare la scena del crimine da diverse angolazioni.
 
Athena ed Apollo sulla scena del crimine.
 
Un blocco note terrà anche a mente i luoghi dove recarsi o l’azione da compiere per proseguire nel gioco, una funzione utile vista la mole di informazioni ed il susseguirsi incalzante degli eventi. 
Il bracciale di Apollo, in grado di individuare i tick dei testimoni durante una menzogna, non è stato  dimenticato e potrà essere utilizzato mentre si interroga un detenuto.

 
Anime ed ost di tutto rispetto
 
L’ost presenta sia brani inediti che remix di quelli precedenti. Essi accompagnano gradevolmente l’avventura, non annoiano mai e rimangono impressi.
Le scene anime sono numerose e prodotte dallo “Studio Bones”, conosciuto nell’ambiente dell’animazione giapponese per anime come “Full Metal Alchemist: Brotherhood” e “Tokyo Magnitude 8.0”.
 
L’immancabile “objection!”, seguito da un theme che i fans di vecchia data conosceranno fin troppo bene  
 
L’unico neo riguarda la totale assenza di sottotitoli che rendono ancor più complessa la comprensione di alcuni passaggi della storia ai meno anglofoni.   
Completato il gioco sarà comunque possibile rivederle grazie alla utile “gallery”  che contiene anche le illustrazioni del gioco. 
 
 
Conclusioni finali
 
Dual Destinies è il gioco che tanti aspettavano dopo “Apollo Justice”: il gameplay rimane quello già conosciuto ed amato dai fans ed i poteri di Athena sono un’aggiunta azzeccata e ben inserita nel contesto del gioco. 
Il comparto grafico e le nuove scene anime contribuiscono a rendere ancora più emozionante la trama così come i personaggi semplicemente indimenticabili. 
Nonostante le numerose petizioni e proteste dei fans, purtroppo Capcom ha distribuito il gioco solo per “digital delivery”, un vero peccato considerando la bellissima limited edition giapponese.
Superata la barriera linguistica della mancata localizzazione in italiano e rassegnatosi a non poterlo trovare sugli scaffali, Dual Destinies è promosso a pieni voti.
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