Sega Rally Championship 2 – Recensione Sega Rally Championship 2
Senza dubbio il primo glorioso Sega Rally Championship aveva aperto la strada al genere rallystico su arcade e console, e molti videogame hanno raccolto questa eredità, prima fra tutti la serie di titoli griffata dal compianto Colin McRae e V-Rally della Infogrames. Certo grandi titoli, ma come la mettiamo con gli aficionados di casa Sega, che chiedevano a gran voce un nuovo capitolo di questa saga rallystica? Niente di più facile: nel 1998 infatti, fece la sua comparsa nelle sale giochi, Sega Rally 2, ovvero, Sega Rally potenziato per la nuova generazione. Più auto, più circuiti, più competizione e soprattutto più grafica. Come il suo progenitore, il prodotto fece la sua fortuna nelle sale giochi di tutto il mondo e ci volle veramente poco perché si decidesse di convertirlo su console (cosa avvenuta per il Dreamcast). Però Sega stavolta ebbe anche un ulteriore colpo di genio: da tempo infatti, mancava su PC un titolo che soddisfacesse quei giocatori che richiedessero una furiosa azione arcade, senza dover avere i brividi ad affrontare ogni curva per il timore di capottarsi o di danneggiare dei componenti. E dunque, fu deciso: Sega Rally 2 venne pubblicato anche per PC e siamo in grado di recensirlo in questa pagina. Accendiamo i motori gente…
Era una notte buia e tempestosa nella nostra Subaru…
Abbiamo detto "più grafica" poco fa. Ebbene, sappiate che la versione convertita per il Dreamcast di Sega Rally 2 venne sviluppata nel giro di due mesi. Un risultato davvero incredibile quando lo vediamo girare sull’hardware. Per PC ovviamente si è dovuto aspettare un po’ di più, principalmente per "adattare" il motore grafico del gioco a tutti i tipi di schede grafiche e CPU. A questo proposito interviene al fianco di Sega la britannica Empire Interactive, che si è occupata in tandem dello sviluppo. Il risultato è estremamente soddisfacente: quasi tutti i particolari e le sfaccettature della versione per Dreamcast sono stati trasposti alla perfezione per girare sui processori di "mamma Intel". Le auto sono ben rappresentate, con modelli e livree fedelmente riprodotte; gli scenari sono favolosi, con particolari come flash fotografici e perfino membri del pubblico che si affrettano a mettersi al sicuro come vi vedranno passare a tutto gas. Aggiungiamo anche una buona gestione dei riflessi sulle carrozzerie, dell’illuminazione e, pensate un po’, un’ottima rappresentazione delle condizioni atmosferiche e dei cambi di orario (tramonto, notte, alba, giorno, eccetera) che, seppur in qualche modo "accelerati", aggiungono realismo alla nostra corsa. Un unico appunto comunque va fatto: si poteva fare qualche cosa per rimuovere la nebbiolina all’orizzonte che nasconde vari elementi dello sfondo prima che appaiano (forse per evitare il clipping) e che è sicuramente fuori luogo da vedere in una gara con cielo sereno.
Ed eccoci a Montecarlo… pardon, in Riviera
Fra i miglioramenti significativi apportati al nuovo capitolo, figura il sistema di controllo. Una volta configurato il nostro device, infatti , (gamepad o tastiera) sarà possibile toccare con mano la velocità e l’essenza squisitamente arcade dell’azione di gioco. Non ci sono danni, non ci sono strette inerenze alle leggi fisiche: bisogna soltanto buttarsi nella mischia e guidare per vincere, come i bei racing games di una volta. Naturalmente, come accadeva nel precedente capitolo, la macchina sarà soggetta ai cambi di superficie e di conseguenza sarà più facile da controllare su asfalto e ghiaia, mentre bisognerà fare un po’ più fatica sulle superfici viscide come il fango, dove la macchina tenderà perennemente al sovrasterzo, ma non abbiate paura, non c’è bisogno che impostiate le derapate di potenza in modo millimetrico, non dimentichiamoci che si tratta di un gioco arcade. Di conseguenza possiamo tranquillamente ignorare quelle leggi della fisica che nella realtà ci impediscono di esibirci in spettacolari derapate di 50 metri a 200 all’ora, cosa che invece succede in questo videogame. Il sistema di collisioni lascia un po’ a desiderare, con gli avversari che continuano la corsa indisturbati nonostante li tamponiamo; per quanto arcade sia il titolo, forse non sarebbe stato male cercare una via di mezzo per non fare sembrare ciò troppo innaturale. La difficoltà di gioco è ben calibrata, e tende ad incoraggiare i principianti a migliorare una volta raggiunto un dato livello di abilità, come andiamo ad illustrare.
"Smettila di starmi così addosso e lasciami passare!"
Totalmente rinnovato anche il "parco modalità", in modo da accontentare anche coloro che non erano soddisfatti delle modalità di gara presenti nel primo Sega Rally. La prima da menzionare è la modalità campionato, che cambia nome in "10 Years Championship mode": come è facile intuire, in questa modalità affronteremo ben 10 campionati per diventare una leggenda del rally e per sbloccare nuove vetture e tracciati. All’inizio sarà abbastanza facile vincere, dato che in alcune occasioni daremo ai nostri diretti avversari un buon distacco, ma dal quinto anno in poi, dovremo perfezionare ulteriormente la nostra tecnica di guida e azzeccare le regolazioni giuste (a differenza del primo capitolo, stavolta le regolazioni sono state estese a vari aspetti della vettura includendo rigidità sospensioni, rapporti del cambio, gomme, eccetera) per primeggiare. Le ambientazioni che fanno da teatro al campionato sono estremamente variegate e comprendono percorsi tropicali (Muddy), reminescenti del Tour de Corse (Isle), ispirati al safari in Kenya (Desert) e perfino una sorta di tributo al rally di Montecarlo (Riviera). E le auto? Beh, c’è da dire che Sega Rally 2 incorpora una più che gustosa selection dei più famosi bolidi da rally di tutti i tempi, con la onnipresente Subaru Impreza, la leggendaria Lancia Stratos, passando per mostri sacri come la Peugeot 205 Turbo 16 e classici come la Renault Alpine A110. Di auto ce ne sono tantissime e sbloccarle tutte non è per niente facile. Bisogna mettersi d’impegno e vincere: il secondo posto non è un’alternativa. Finezza interessante da notare: in alcune auto, premendo il tasto PagSu (o PagUp) è possibile cambiare la "skin" e tramutarle in vetture completamente diverse (ad esempio è possibile trasformare la Toyota Celica Castrol del 92 nella Celica Repsol guidata da Carlos Sainz). Ovviamente è presente anche la classica modalità Arcade che permette di affrontare 4 gare in sequenza per arrivare al primo posto prima che il tempo scenda a zero, e fare una corsa libera in modalità pratica su un circuito a scelta. Chiudono il quadro la modalità Time Attack, la battaglia a 2 giocatori e il Multiplayer online, che si svolge senza particolari problemi o fenomeni di lag nella connessione. In più, per tutti gli appassionati, la modalità Car Profiles fornisce quintali di informazioni e curiosità sulle varie auto presenti nel gioco.
Questa cordata di Lancia storiche è solo un assaggio di tutte le vetture disponibili nel gioco
In questo secondo capitolo, il sonoro lo troviamo piacevolmente migliorato con rombi delle vetture fortemente caratterizzati e ben differenziati tra loro. A ciò vanno aggiunti i vari effetti audio di contorno, come quelli ambientali, il pubblico acclamante che ci applaude ai lati del tracciato, "scoppiettii" paurosi in fase di rilascio ed elicotteri che riprendono la nostra corsa dall’alto. Una punta dolente rimane per le canzoni che fanno da sottofondo alle gare. I motivi dei vari menu sono ben fatti ed inerenti al contesto, le BGM delle gare fanno storcere un po’ il naso per il loro essere eccessivamente "pop". Mentre nel capitolo precedente ci eravamo abituati a brillanti musiche rock strumentali, che ci caricano durante le nostre gare, in questo capitolo sono state inserite delle canzoni pseudo-pop da classifica perfino con cantato che di certo non sono proprio adatte ad un rally ("Go! Go! Sega Rally!" è quella che meglio ricopre questa definizione, soprattutto per la mediocrità delle parole). Ovviamente la soluzione migliore è disabilitare le musiche nella gara, per lasciarci in compagnia del rombo dei nostri motori oppure munirci di un Media Player aperto in background che diffonda le nostre canzoni preferite. E per finire, ai veri appassionati di Sega Rally, diciamo sì! In questo capitolo è presente il famigerato "Game Over, Yeaaaaaahhhh!"
E la Delta torna vincitrice!
Come succede a tutti i titoli che non sono quelle simulazioni iperblasonate, super-realistiche a cui il pubblico videoludico è stato abituato, Sega Rally 2 di certo non piacerà a tutti. C’è infatti chi gli preferirà sicuramente una partita a Nascar Racing della Sierra con volante e pedaliera annessa, oppure ancora una stagione online con rFactor o GTR. Ma attenzione: non si può cestinare così un gioco che incarna al suo meglio lo spirito arcade e lo porta sui PC di tutti coloro che non possono o non vogliono permettersi un Dreamcast. Le gare sono estremamente divertenti, gli extra da sbloccare tanti e non sono per niente facili da avere, la grafica ottima e la qualità veramente alta. E per quanto i tempi siano cambiati e siano passati ormai circa 10 anni dalla sua pubblicazione, è ancora un titolo veramente attuale, perfino in grado di battere il mediocre Sega Rally 2006 uscito nello stesso anno per console e che non è riuscito a tener alto il nome della saga. Unica pecca: il gioco gira unicamente su Windows 98. Ma se sapete come aggirare il problema (un gioco di prestigio che si chiama "Modalità di compatibilità"); vi faccio notare che Sega Rally 2 è stato da poco incluso nella serie di videogiochi economica Xplosiv. A buon intenditor…