Souldiers – Recensione

Recensito su PlayStation 4

In sviluppo dal 2018 presso lo studio indipendente Retro Forge, Souldiers è l’ennesimo esponente del filone metroidvania, che ha ricevuto nuova linfa vitale anche dall’emersione del sottogenere soulslike. Dopo un breve posticipo di un paio di settimane, Dear Villagers pubblicherà il gioco fra due giorni su PlayStation 4 e 5, Xbox One e Series, PC e Nintendo Switch.

Ora scopriremo se Souldiers sia solo uno fra i tanti o se le sue peculiarità gli possano valere un posticino nell’Olimpo dei metroidvania.

Sul piano ludico, Souldiers è dunque un classicissimo platform in due dimensioni a scorrimento orizzontale con mappa articolata e interconnessa, come da tradizione del genere. Anche lo stile grafico riporta al passato, con begli sprite grandi e sgargianti che strizzano l’occhio all’epoca 16 bit, ma anche a quella a 32 (d’altronde, Symphony of the Night uscì su PlayStation e Saturn). Peccato solo per i tempi di caricamento: trenta secondi abbondanti difficilmente giustificabili in un gioco così “leggero”; non che si muoia di continuo (anche se alcuni boss sono tosti), però i caricamenti intervengono anche quando si carica la partita e quando si passa da una macroarea all’altra o si usa il fast travel.

L’influenza soulslike emerge nel combat system, che si avvale di attacco leggero e pesante, parate e schivate, con tanto di barra della stamina, la quale peraltro si lega solo all’uso dello scudo, non anche alle altre azioni. La schivata, tuttavia, ha un tempo di cooldown. Mancano invece gli altri elementi portati da FromSoftware nell’immaginario ludico collettivo, come la meccanica bloodtsain in caso di morte e il bonfire per il potenziamento del proprio avatar. I checkpoint funzionano come nei classici metroidvania, consentendo di salvare la partita – rigenerando il personaggio, i mob e gli elementi interattivi (scatole da rompere, blocchi da spostare, ecc., chiaramente non i forzieri) – e di teletrasportarsi in altri checkpoint già raggiunti e attivati in precedenza.

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Anche il livello di sfida non è paragonabile a quello dei metroidvania più spiccatamente soulslike (come il pestifero Hollow Knight, ad esempio), ma esistono tre livelli di difficoltà, con possibilità di scalarla anche durante l’avventura, eventualmente perdendo la possibilità di acquisire alcuni Trofei, non sbloccabili in modalità facile. Vi assicuro che al livello di difficoltà massimo Souldiers non sarà assolutamente una passeggiata di salute, anche se resta pur sempre possibile livellare e rimpinzarsi di oggetti curativi, rinvenibili nei forzieri e acquistabili presso i non rari negozi disseminati per le mappe, spesso in corrispondenza dei punti di salvataggio.

Souldiers, infatti, offre una componente ruolistica più sviluppata di quella di molti altri esponenti del genere. Sin dall’inizio il giocatore può scegliere fra tre personaggi, appartenenti alle classi (molto classiche, se consentite il gioco di parole -N.d.R.) scout (il solito cavaliere con spada e scudo), archer (il nome si spiega da solo) e caster (il mago). Ciascuna classe ha diversi parametri e uno skill tree ad hoc, che rivela nuove caselle con i level up e la spendita di Mastery Relic. Sono inoltre presenti il crafting (per armi e armatura), un sistema di debolezze elementali e uno di status alterati. Anche sul piano narrativo siamo dalle parti del GdR classico, con una vicenda non particolarmente avvincente raccontata principalmente tramite dialoghi, in controtendenza rispetto alla “narrativa implicita” portata in auge dalle opere di FromSoftware.

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La versione da me testata è quella per PlayStation 4, ma il buon Matteo Cadeddu ha testato Souldiers su Switch, riscontrando alcuni rilevanti problemi tecnici. Lascio a lui la parola prima della conclusione.

Ringraziando Giovanni Ormesi mi assumo il compito di dare un personalissimo parere sulla versione da me testata, purtroppo. Già, perché la versione per Nintendo Switch, almeno sulla carta, avrebbe dovuto valorizzare a pieno le caratteristiche di un titolo come Souldiers, grazie alla portabilità offerta dall’ibrida di casa Nintendo che spesso in passato ha fatto la differenza. Ahimè le cose non sono andate così. Al momento del primo test avevo sotto mano la versione “2” del titolo, che soffriva di due pesanti problematiche: la prima è il vistoso calo di frame rate nei momenti più concitati, quelli con numerosi nemici e proiettili a schermo; la seconda era un pazzesco freeze di una decina di secondi quando si effettuava un salvataggio seguito da un frame pari a zero o quasi per altri 5 secondi.

Non volendo esprimermi negativamente sul titolo, ho aspettato una patch prontamente presentata dal team di sviluppo grazie alla versione “3” del titolo. Per quanto in effetti le cose siano migliorate, il lavoro del team di sviluppo non si è rivelato sufficiente. Il  frame rate nei momenti concitati è migliorato, ma non è ancora stabile, mentre per il salvataggio le cose sono migliorate grazie a un simpatico escamotage: appare una schermata di salvataggio che invita a non spegnere la console perché il sistema sta salvando, e al ritorno in game per fortuna si è subito pronti a partire. Diciamo che va meglio, ma se a questo si aggiunge una serie di comandi poco precisi e le scritte molto piccole sullo schermo portatile, direi che c’è ancora del lavoro da fare in fase di ottimizzazione. Per un titolo così leggero, cosi frizzante per quanto è variopinto e divertente, mi aspettavo caricamenti ridotti all’osso e frame rate granitico.

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Souldiers è un piacevolissimo metroidvania, graziato da una direzione artistica molto ispirata e da un’ottima colonna sonora. Il level design, pur molto classico, è intelligente, e i combattimenti si giovano della componente ruolistica, più accentuata che in molti altri esponenti del genere. Peccato per qualche problema tecnico, soprattutto su Switch: se avete a disposizione solo la console di Nintendo, vi invitiamo ad attendere una patch veramente risolutiva.

8.4

Pro

  • Stile grafico delizioso
  • Ottima colonna sonora
  • Componente ruolistica ben implementata

Contro

  • Vicende poco appassionanti
  • Caricamenti lunghi
  • Su Switch è gravato da diversi problemi tecnici
Vai alla scheda di Souldiers
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