Star Wars Battlefront II – Recensione

Recensito su PC

Quanto è difficile parlare di un videogioco che è anche un brand, che è anche una leggenda cinematografica, che è anche l’elemento che popolava i sogni di quando eravamo bambini. Quante volte abbiamo provato da piccoli (ma anche una volta cresciuti) a spostare con la forza del pensiero gli oggetti come avrebbe fatto un Cavaliere Jedi? Non abbiamo forse sognato di pilotare il Millennium Falcon, di impugnare una spada laser, di visitare i meravigliosi pianeti che vedevamo nelle pellicole? Star Wars Battlefront II (il solo nome dovrebbe far venire i brividi agli appassionati) vuole catapultarci al centro dell’azione attraverso tutte le “ere” che hanno segnato la storia dei film. Si parte dalla trilogia più vecchia e originale per passare all’epoca d’oro dei Jedi con la seconda trilogia, quella che abbiamo vissuto da ragazzini o da adolescenti (innamorandoci perdutamente di Natalie Portman). E poi, infine, ecco la nuova trilogia, ancora incompleta, che si arricchirà di un secondo episodio fra meno di un mese. La trilogia che consegneremo, con tutta probabilità, ai nostri figli. E diremo: “guarda figlio/a mio/a, quello è un Sith, quello un droide della Federazione dei Mercanti e quello… sì, quello è un possente Wookie“.

Star Wars Battlefront II

Hey R2, passami l’holocron sulle microtransazioni

Lacrime a parte, dobbiamo immergerci nella stesura di una recensione che non ha, e non deve avere, nulla a che fare con le nostre emozioni. Si tratta, cioè, di quantificare e analizzare il lavoro di EA e DICE nella realizzazione di un videogioco che si annunciava  come spettacolare e ricco di riferimenti.

In questi giorni chiunque abbia un account su un qualsiasi social network è stato bombardato da numerosi meme che cercano di screditare il lavoro degli sviluppatori e del publisher. Bisognerà fare i conti prima con questo. Sono state postate molte immagini infamanti che descrivono un videogioco che non esiste. Si è spinto molto sul fatto che la malvagia EA avesse inserito delle microtransazioni che davano dei “vantaggi”, a livello multiplayer, a quanti fossero disposti a spendere la cifra giusta. Si è detto che chi comprava Star Wars Battlefront II lo comprava a 60 Euro ma in realtà ne avrebbe dovuti spendere almeno 200 (c’è anche chi ha scritto 900, soprattutto nel mondo anglosassone, ma tralasciamo queste inezie) per poter godere in tranquillità del titolo ed essere competitivo. Per una volta queste pressioni sacrosante da parte dei giocatori (che poi dovrebbero essere quelli verso i quali ogni sviluppatore dovrebbe tendere l’orecchio) sono state ascoltate: in Star Wars Battlefront II, segnatevelo, non ci sono microtransazioni né somme accessorie da pagare. I meme non si sono fermati però. Evidentemente dietro ci sono i soliti Sith che vogliono vendicarsi, oppure videogiocatori con poco sale in zucca. Scegliete quella che vi piace di più e vi offende di meno.

Star Wars Battlefront II

Iden Versio – La modalità per giocatore singolo

Una delle grandi novità tanto pubblicizzate è stata l’introduzione di una campagna per giocatore singolo. Mentre nel primo Battlefront targato DICE esisteva soltanto il multigiocatore, qui potremo prendere parte a una sorta di spin-off che ci porterà da “Il Ritorno dello Jedi” a “Il Risveglio della Forza”. Iden Versio è il Comandante della Squadra Inferno e della corvetta Corvus. La sua squadra è composta da due personaggi principali: Del e Hask. Iden ha inoltre un piccolo droide imperiale che l’aiuta in varie operazioni. Anche qui ci si è lamentati della brevità di questa campagna, ma le cose stanno diversamente a nostro modestissimo parere.

Solo chi si è approcciato alla saga di recente non riconoscerà l’immenso valore di ciò che viene raccontato, seppur brevemente. Questa campagna va presa per quello che è: un film, uno spin-off di tre o quattro ore sugli eventi che hanno portato l’Impero allo sfacelo totale dopo la distruzione della seconda Morte Nera e la concomitante morte dell’Imperatore Palpatine. Ci racconta di come la ribellione non abbia terminato la sua lotta sulla Luna Boscosa di Endor ma abbia dovuto inseguire ciò che rimaneva dell’Impero in giro per la galassia e, guarda caso, la battaglia decisiva avviene su Jakku. Coincidenze? Certo che no. A maggior ragione [SPOILER ALERT] se Iden Versio e Del si innamorano dopo la battaglia di Jakku e… decidono di avere una bambina. Non vi abbiamo detto niente comunque, anche perché la bambina ufficialmente si chiama Gideon.

In ogni caso, ciò che davvero si racconta è come Del abbia conosciuto Luke Skywalker e sia rimasto in contatto con lui per qualche tempo, tanto che lo stesso Luke gli ha fornito un pezzo della mappa necessaria a trovarlo. Quando Del, da vecchio, intuisce che Kylo Ren è sulle sue tracce per avere il pezzo della mappa, fa in modo che quel suo tassello venga recapitato a Lor San Tekka. Come sarebbe “Chi è Lor San Tekka“? Eh no. R2, passami l’holocron su San Tekka. Dategli tempo, R2 ce la farà, e non dite che ha le rotelle fuori posto. Si offende. Lor San Tekka è l’anziano che consegna a Poe Dameron il pezzo della mappa che porta a Luke Skywalker ne “Il Risveglio della Forza”. Il cerchio si chiude, eh?

Star Wars Battlefront II

Di per sé questa campagna è realizzata in modo magistrale ma c’è da dire che risulta un po’ “bloccata” per quanto riguarda l’esplorazione delle mappe e le azioni che possiamo intraprendere all’interno di essa: gli sviluppatori volevano metterci su binari ben definiti. E alla fine si capisce anche il perché: non finisce qui, la campagna lancia lo spunto per un secondo episodio. Non sappiamo però se sarà presente in un futuro Battlefront III o se i nodi verranno al pettine al cinema il 13 dicembre prossimo.

A livello tecnico vanno fatti i complimenti a DICE per aver creato una campagna avvincente, che trasporta il giocatore all’interno di un vero e proprio film interattivo. Peccato solo per alcuni punti della trama che reggono poco. Come la conversione di Iden Versio alla Ribellione. Non si capisce perché lo faccia, non si capisce cosa ci guadagni, non si capisce perché ami il padre, Ammiraglio Imperiale, poi lo odi, poi lo salvi, poi lo perdoni, poi lo odi, ecc.

Il multigiocatore della discordia

E veniamo alla patata bollente più grande dell’anno. R2, per favore riproduci il messaggio. No, non quello di Ben Kenobi! Quello su Battlefront II, avanti! Oh cielo.

Chiarita la questione delle microtransazioni in apertura, andiamo a vedere prima di tutto di cosa si compone il multiplayer di Star Wars Battlefront II e analizziamone brevemente pregi e difetti. Il videogiocatore si trova davanti a cinque possibili scelte: Assalto Galattico, Assalto con Caccia Stellari, Eliminazione, Eroi contro Malvagi e Battaglia a Squadre. È inutile dire che Assalto Galattico e Assalto con Caccia Stellari sono le uniche due modalità che vi permetteranno di giocare con un’attesa di altri giocatori inferiore all’eternità. Diciamolo subito: i server sono ancora mezzi vuoti. Se per le prime due modalità citate l’attesa è brevissima, per le altre potreste davvero aspettare l’Apocalisse, giorno in cui sicuramente la gente deciderà di provare le altre tre modalità perché andrebbero inserite nella “lista di cose da fare prima di morire”.

Star Wars Battlefront II

L’impressione generale è che DICE ed EA abbiano voluto creare una sensazione di “mayhem” mettendo nel calderone tutte e tre le ere di Star Wars. Ma se credete che questo moltiplichi per tre armi, abilità, mappe e oggetti vari beh, no. Semplicemente no. Banalmente no.

Le Mappe

Non potendo scegliere la mappa non possiamo dire se siano poche o tante. Endor, Morte Nera, Kashyyyk (due mappe: una di giorno e una di notte, trovate voi il senso, noi ce l’abbiamo messa tutta…), Kamino, Tatooine (per la precisione Mos Eisley), Hoth (l’abbiamo vista una volta sola in 36 ore di gioco… 36, ragazzi), Castello di Maz Kanata (no, non fuori nel bosco e sulle rovine come nei film, proprio dentro), Yavin IV (no, non la base ribelle e il vecchio Tempio Jedi, solo una collinetta nel bosco e due stanze del Tempio), Jakku, Naboo e Base Starkiller.

Ora che le abbiamo faticosamente elencate diremo che sono realizzate magnificamente e hanno tutto il sapore che ci aspetterebbe da un gioco ambientato nell’universo di Star Wars. Sono stati addirittura inseriti dei particolari bellissimi: su Kashyyyk, guardando fuori dall’area di gioco, vedremo la scena de “La Vendetta dei Sith” in cui i droidi assaltano la spiaggia degli Wookie, mentre su Naboo vedremo degli inermi correre per le strade e mettersi al riparo. Dettagli che fanno la differenza. Sarebbe tutto incredibilmente più bello se le mappe non fossero così strette e lunghe e ingabbiassero il giocatore all’interno dei binari di cui parlavamo prima per il giocatore singolo. Le mappe di Star Wars Battlefront II sono fatte per avanzare e indietreggiare, mai per scartare di lato. Peccato, perché si potrà fare ben poca tattica.

Le classi

Quattro classi, Assalto, Pesante, Ufficiale e Specialista, e quattro armi ciascuna. Vi stupite? In effetti le armi questa volta sono un po’ meno rispetto a quelle del primo Battlefront. O meglio: ogni classe avrà un set di quattro armi, una subito disponibile e tre da sbloccare completando le sfide, consistenti, il più delle volte, in mere soglie di uccisioni da raggiungere con quella classe, quindi nulla di trascendentale. Dispiace più che altro non avere un nutrito set fra cui scegliere come nel primo capitolo, ma l’introduzione delle classi metteva in campo diverse difficoltà, prima fra tutte la possibilità di rendere un personaggio praticamente invincibile col giusto mix di carte e armi, quindi bene così, o no? Beh, a dirla tutta, le classi in questo momento non sono il massimo del bilanciamento: Assalto, Ufficiale e Specialista funzionano bene, ma la classe Pesante ha qualche problema di bilanciamento. Le sue armi, sebbene potenti, non riescono a fare grossi danni ai nemici e, anche se la classe è una sorta di fortezza semovente, ha una precisione simile alla vostra quando, nelle notti estive, cercate  di ammazzare le zanzare al buio a occhi chiusi.

Allo stesso modo sono state migliorate le classi di caccia e bombardieri di tutte e tre le ere. Finalmente abbiamo un puntatore che indica il punto esatto in cui far fuoco per colpire il nemico e in generale la manovrabilità dei mezzi è finalmente stata standardizzata: in questo modo non basterà più aumentare i DPI del mouse per compiere evoluzione assurde. Vero, maledetti utilizzatori di caccia?

Star Wars Battlefront II

Le carte

In Star Wars Battlefront II è stata introdotta una nuova funzione delle carte, che i vecchi giocatori della prima versione conoscono bene. Si tratta di abilità passive o attive (perlopiù attive) che scatenano una serie di effetti. La cosa fantastica è che ce ne sono davvero tantissime e personalizzano non poco il nostro personaggio e l’esperienza di gioco. Queste carte vanno sbloccate attraverso le “lootbox” ma possono anche essere create tramite le “parti” che possiamo ottenere portando a termine le Sfide o che troviamo in quelle stesse lootbox. In questo modo non dovremo aspettare moltissimo per sbloccare la carta che tanto vogliamo.

Quanto incidono sul gameplay? Per fortuna non tantissimo: danno un discreto vantaggio, ma bisogna anche saperle adattare ogni volta alla mappa, cosa che nessuno si sognerebbe di fare. Prendetelo come un consiglio da “pro”.

Gli eroi

Anche in questo capitolo avremo a disposizione gli eroi della saga cinematografica. Ci sono delle new entry, come era prevedibile, e c’è un parco eroi di tutto rispetto, che si allarga anche ai caccia con quelli personalizzati di Yoda, Vader, Kylo Ren, Poe Dameron e due versioni del Falcon: una con Han e Chewbacca, l’altra con Rey e Chewbacca. A parte questo, degno di nota è il fatto che gli eroi adesso non siano più invincibili e in grado di influenzare pesantemente le sorti di una battaglia (vero, dannati utilizzatori di Bossk?). Vanno usati tatticamente e la sproporzione rispetto ai punti vita dei normali soldati è stata contenuta (vero, dannati utilizzatori di Bossk?). In generale, quindi, anche gli eroi hanno visto un sacrosanto livellamento verso il basso e non sono più così difficili da uccidere (vero, dannati utilizza… ehm…). Una pecca – in particolare per gli appassionatissimi della saga – risiede nel fatto che non si capisce per quale motivo si possa giocare con Vader durante l’attacco a Naboo da parte della Federazione dei Mercanti, o perché si possa utilizzare Rey durante la battaglia di Hoth. Sono inezie, ma minano la credibilità del gioco e fanno storcere il naso ai puristi.

Star Wars Battlefront II

R2, riproduci il messaggio conclusivo! Come sarebbe che hai un messaggio di Ben Kenobi? Quello lo conoscono tutti, dammi… come, è un altro messaggio?

“Salve a tutti! Sono Obi-Wan Kenobi. Molti di voi mi conoscono e mi ritengono il più grande Jedi della storia, ma sono troppo buoni. Ho avuto modo di giocare a Star Wars Battlefront II e devo dire che sono rimasto stupito dall’accuratezza dei paesaggi, dalla profondità dei particolari in ogni ambito e dall’eccezionale livello grafico, degno delle più spettacolari corse di sgusci di Malastare. Ho amato la storia di Iden Versio anche se per quasi tutto il tempo sono state usate armi incivili. Ho solo una domanda per gli sviluppatori: perché io non ci sono? Voglio dire: non sono così male. No? Mi avrebbe fatto piacere rivedere Yoda e Anakin. Che la Forza sia con tutti voi!”

8.8

Pro

  • Ottimi scenari con livelli di dettaglio altissimi
  • Grafica da urlo
  • Moltissimi eroi disponibili
  • Decine di mezzi utilizzabili
  • Effetti audio da brividi

Contro

  • Tempi di attesa tra un round e l'altro biblici
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