Star Wars Episode I: Racer – Recensione

Recensito su Nintendo Switch

Se siete catalogati tra le fila dei Millennials o dei Gen X più giovani là fuori, volenti o nolenti la trilogia dei prequel di Star Wars, quella di Jar Jar Binks, di Natalie Portman e della Federazione dei Mercanti è la “vostra” trilogia: che vi piaccia o meno e indipendentemente dalla qualità diciamo altalenante dei film che ne fecero parte quella è la vostra trilogia. Quei giorni – vi consigliamo davvero di guardarvi su YouTube il Making Of del film che li racconta alla perfezione – del 1999 che precedettero la release di Star Wars: La Minaccia Fantasma, ben 16 anni dopo l’ultimo film della serie principale, rimangono ancora ben impressi nella nostra memoria di appassionati di fantascienza.

Star Wars Episode I: Racer

Senza stare a infilarci in un ginepraio di discussione sulle diametralmente opposte opinioni di molti di noi sulla qualità de La Minaccia Fantasma, c’è però una parte di quel film che, sebbene magari con un sorriso un po’ ironico sulla faccia, non riusciamo proprio a dimenticare e che è diventata iconica nei decenni. Stiamo parlando della corsa degli sgusci su Tatooine, uno di quegli angoli di galassia che – come dimostrato dai seguiti Disney degli ultimi anni – potevano essere partoriti solo dalla mente di George Lucas. Chi non si ricorda Sebulba, Watto, “now this is podracing”, i predoni Tusken e i loro fucili, i robottini col cappellino che riparavano quei veicoli dalle fattezze più bizzarre che correvano a centinaia di chilometri allora a un metro di altezza dal terreno, pilotati da alcune delle creature più strane mai concepite dall’Industrial Light & Magic.

Sali sullo sguscio, Anakin!

LucasArts era così convinta dell’impatto che le corse degli sgusci avrebbero avuto soprattutto sui più piccoli che si fece trovare pronta nei negozi in quel Maggio 1999 dove esordì anche il film con Star Wars Episode I: Racer, un intero titolo di corse futuristiche dedicato a quella singola parte de La Minaccia Fantasma, diretto a PC, Nintendo 64 e GameBoy Color (una versione per Dreamcast esordì circa un anno più tardi).

Star Wars Episode I: Racer

21 anni dopo ci ritroviamo a parlare di Star Wars Episode I: Racer, il quale, grazie al potere della nostalgia, è appena tornato su PlayStation 4 e Nintendo Switch, in versione rimasterizzata. Ma perché decidere di riproporre un titolo su licenza ispirato a un film – solitamente non capolavori – e tra l’altro in un momento dove certo la fama di Star Wars come brand non è ai suoi massimi storici? La risposta, sorprendente, è che Star Wars Episode I: Racer era e rimane anche oggi un competentissimo gioco di corse arcade, un po’ Wipeout, un po’ F-Zero, che all’epoca riuscì propri ora superare i due citati capisaldi di questo sottogenere in vendite, risultando ancora oggi il più venduto titolo di corse sci-fi della storia con più di 3 milioni di copie piazzate (e senza uscire sulla allora più diffusa PlayStation). Oggi, grazie a Aspyr Media, possiamo così rituffarci nella nostalgia e buttarci con Anakin di nuovo in pista, per un port che non fa certo gridare al miracolo ma può regalare qualche pomeriggio spensierato agli appassionati.

Più veloce!

Star Wars Episode I: Racer torna quindi come lo conoscevamo, ma portando per la prima volta su console l’alta definizione e soprattutto i 60 frame al secondo. Inutile sottolineare come la prima sia un’aggiunta ovviamente gradita e – accompagnata da un lavoro di cesello delle texture svolto dal team di sviluppo – doni al gioco una veste grafica anche piacevole in movimento, ma è la seconda a essere il vero punto di forza di questa versione, aumentando a dismisura la velocità dell’azione a schermo e delle navette che controlleremo. Il tutto è gestito senza problemi dall’hardware di Switch (la versione da noi recensita) e siamo anche contenti di dirvi come la prima patch arrivata nelle ultime ore abbia risolto alcune lacune a livello di UI (ora in HD) e di controlli sulla console portatile Nintendo, facendo lievitare notevolmente il voto che trovate accluso a questa recensione.

Star Wars Episode I: Racer

In quanto a “ciccia”, ci spiace riportare come Star Wars Episode I: Racer in questa sua nuova versione non aggiunga nulla di nuovo a quello che c’era nel 1999, con la più grave mancanza sicuramente il multiplayer online (o anche solo delle leaderboards per i tempi sul giro), il quale poteva donare una nuova e interessante vita al gioco dopo aver esaurito quelle ore iniziali di immersione nei ricordi. Pur presentando un buon numero di tracciati basati su 8 pianeti diversi (inventati dal team di sviluppo in aggiunta all’ambientazione di Tatooine vista nel film), tanti piloti bizzarri e parecchie – per l’epoca – opzioni di customizzazione dei veicoli con parti sostituibili, il gioco si riduce a un’offerta di possibilità per il single player non certo in grado di tenere alta l’attenzione a lungo.

Gare singole, time attack, multi in split-screen si aggiungono alla leggermente più succosa modalità torneo, che ci porterà in giro per la galassia a visitarne ogni suo angolo. Tutto molto prevedibile e molto standard per gli anni ’90 dobbiamo dire.

Star Wars Episode I: Racer

Tuttavia, Star Wars Episode I: Racer ci ha divertito e ci sentiamo di promuoverlo. Sebbene il lavoro fatto da Aspyr non sia ineccepibile, il dev team è riuscito in qualche modo a donare al gioco un aspetto retro ma con qualche accorgimento moderno e la base del gameplay, a parte qualche idiosincrasia con i controlli per azioni come il turbo o la riparazione dello sguscio durante la gara e alcuni bug (navi che esplodono inspiegabilmente dopo le salite), riesce ancora a essere attuale e divertente e maledettamente veloce. Provate a gareggiare con la visuale più vicina al terreno per capire di cosa stiamo parlando.


Star Wars Episode I: Racer ci ributta in quella primavera del 1999 quando il mondo intero tratteneva il fiato per l’arrivo di un nuovo capitolo di Guerre Stellari e dona anche ai giocatori PlayStation – o a quelli più squattrinati visto che la cassetta per Nintendo 64 originale era sempre una delle più costose all’epoca – l’occasione di far prendere la rivincita al povero Sebulba sulla propria console.

7.3

Pro

  • Un tuffo nel passato simpatico
  • Il modello di guida funziona ancora
  • Veloce e neanche così brutto da vedere

Contro

  • Se avessero aggiunto l’online…
  • Perderete motivazione per proseguire dopo poco
  • Alcuni bug e problemi audio su Switch, scaricate la patch più recente
Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments