Super Mutant Alien Assault – Recensione

La vita fa sempre capitare cose strane: prendiamo Chris Suffern, un ragazzo australiano che programma un giochino chiamato Mutant Alien Assaoult, un gioco elementare da giocare via browser e che si fa notare arrivando su portali come Miniclip, Kongregate e tanti altri. E oggi, nel giro di appena due anni, il suo vecchio giochino si fa chiamare Super Mutant Alien Assault, mantiene la sua grafica old school tirata a lucido sbarcando su console di nuova generazione e offre una combo devastante di armi, violenza e dubstep. Vogliamo gettarci nella mischia?

Muori! Muori! Muori! Muori!

Gli avvenimenti dietro alla bagarre di Super Mutant Alien Assault sono semplici: gli alieni hanno disintegrato la Terra a seguito di un attacco a sorpresa degno di Darth Vader, annichilendo l’intera popolazione umana. Solo tre flotte di navi sono riuscite a scappare in tempo, ma il nemico è già sulle loro tracce: l’unica speranza per gli umani, ibernati e indifesi, è un piccolo robot che dovrà proteggere le navi a qualunque costo. Il gioco propone una formula roguelike: i dodici livelli che compongono la modalità di gioco principale sono tutti generati proceduralmente, offrendo sempre situazioni diverse ad ogni partita, cosa che potrà tanto aiutarci quanto metterci in difficoltà. A ciò si aggiunge anche l’imprevedibilità delle sottomissioni presenti che portano ulteriore varietà, come ad esempio Hyperdrive nel quale dovremo attivare la velocità luce della nave riepiendo il carburante dedicato oppure Pressure, dove sarà richiesto di disattivare tempestivamente delle celle di pressurizzazione così da evitare esplosioni moleste, tanto per i nostri nemici quanto per noi. Insomma, quanto basta per metterci in difficoltà: per fortuna, ogni livello che riusciremo a superare ci garantirà sempre nuove armi e gadget come dash laterali e doppio salto, premiandoci anche nel caso di una fine ingloriosa e prima del previsto.

Entrando più nel vivo dell’azione, Super Mutant Alien Assault richiede movimenti veloci e tempi di reazione ragionati, tutte cose relativamente semplici pad alla mano, grazie ad un sistema di controllo di default molto valido, ma opportunamente personalizzabile per qualunque esigenza, fermo restando che il trial and error sarà una costante, anche con ben 10 vite a disposizione e ripristinabili una tantum. Le aree di gioco sono sempre un po’ claustrofobiche, cosa che all’inizio risulta quasi straniante ma che, col progredire delle nostre abilità, rivela un game design be studiato, facile da sottovalutare ma inevitabilmente mortale. Anche perché, dimenticavo, non saremo solo noi ad evolvere ma anche il gioco: partita dopo partita le fila aliene si arricchiranno di nuovi mostri da spappolare, ognuno con i suoi movimenti e pronti ad assalirci brutalmente. Il feeling è comunque ottimo e anche i giocatori appassionati del genere potranno trovare comunque la motivazione giusta per continuare a giocare. E una volta finito? Beh, il divertimento non si ferma qui, visto che una volta finiti i livelli standard si potranno sbloccare ben due difficoltà aggiuntive che renderanno ancor più basse le nostre speranze di sopravvivenza, nonché una modalità Endless dove solo la morte potrà fermarvi.


Siete solo dei sacchi di pixel!

Super Mutant Alien Assault si rivela tanto solido nel gameplay quanto sul versante tecnico, una cosa da non sottovalutare se pensiamo che il sopra citato Chris Suffern ha portato avanti in solitaria lo sviluppo con pochi aiuti esterni. Ogni sprite è ben animata e ricca di dettagli, dai nemici alle armi e, anche durante situazioni particolarmente concitate, il framerate non perde un fotogramma e tiene sempre al massimo i livelli di adrenalina e azione. Se tutto ciò poi non bastasse, il gioco si fa notare per una colonna sonora molto spinta, incentrata su pezzi dubstep di ottima fattura che sorreggono il rapidissimo ritmo di gioco egregiamente. Per concludere la nostra analisi, è doveroso far presente anche il prezzo: Super Mutant Alien Assault sarà infatti disponibile alla modica cifra di € 10, un prezzo molto basso rispetto alla media degli indie già presenti sui vari store digitali e, secondo noi, più che giusto pensando a ciò che il titolo è in grado di offrire al giocatore. Insomma, la prima grande uscita di Chris Suffern è decisamente positiva sotto tutti i punti di vista e confidiamo di vedere nuove opere da parte sua.

8
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