Wolfenstein II: The Adventures of Gunslinger Joe – Recensione

La dedizione che Bethesda sta dimostrando verso le esperienze single player ha davvero dell’incredibile. Non solo l’azienda produce ottimi titoli con una forte componente narrativa, ma sembra aver trovato anche il giusto equilibrio per farli coesistere accanto a massicce esperienze online. In un mercato che spinge sempre più verso mondi costantemente online, questa scelta è senza dubbio un sollievo e fa ben sperare per futuri progetti in cui le interazioni social sono lasciate da parte in favore di personaggi ben caratterizzati ed un mondo dal background affascinante.

Wolfenstein II: The Adventures of Gunslinger Joe

L’ultima prova di forza di Bethesda l’abbiamo avuta con Wolfenstein II: The New Colossus, sparatutto in prima persona che sulle pagine di Gamesource è stato premiato con un meritato 9 (recensione). A distanza di qualche mese dalla pubblicazione, MachineGames ha lanciato The Adventures of Gunslinger Joe, il primo di tre DLC i quali introducono un cast di personaggi completamente inedito e, in teoria, anche nuove meccaniche di gameplay. La realtà dei fatti è però un po’ diversa: andiamo a scoprire insieme di cosa si tratta.

Protagonista di questa mini campagna è Pistolero Joe, ex star del football afroamericana che a causa delle repressioni naziste negli Stati Uniti viene arrestato e fatto prigioniero. Come tutti i protagonisti del mondo di Wolfenstein però, anche Joe non intende in alcun modo arrendersi all’invasore, scegliendo così di ribellarsi per difendere la patria ma soprattutto la libertà dei suoi concittadini. La scelta di scegliere proprio un atleta come primo protagonista di questa serie di DLC è assai interessante e conferma ancora una volta come MachineGames, seppur con ironia, riesca ad inserire nei suoi titoli temi di incredibile attualità. Lo sport è da sempre un terreno pericoloso quando si tratta di discriminazione e razzismo, in più di un’occasione però la condanna di tali comportamenti proviene dagli atleti stessi, i quali si fanno carico della pesante responsabilità di impartire una lezione ai loro stessi tifosi. La storia di Pistolero Joe può essere vista quindi come una grande metafora dei nostri giorni in cui è lo sportivo stesso che non tollera più le ingiustizie ed i soprusi verso il diverso.

Wolfenstein II: The Adventures of Gunslinger Joe

Se i temi trattati  da The Adventures of Gunslinger Joe sono perfettamente in linea con la serie principale, non lo è invece la tecnica narrativa. Le vicende sono raccontate attraverso una graphic novel statica, non più con scene d’intermezzo animate; se da un lato questo potrebbe spiazzare, dall’altro è lodevole che MachineGames abbia voluto donare a questi DLC un’identità tutta loro. Ad accompagnare le tavole illustrate ci penserà una voce narrante in italiano, che dona al tutto un effetto molto gradevole contribuendo al tempo stesso ad aumentarne l’immersività.

Il punto più debole, se così si può dire, è invece il gameplay. In questi tre DLC ognuno dei protagonisti possiede solo alcune delle abilità che il tenente Blazkowicz acquisisce durante il suo viaggio, rendendo così i livelli meno dinamici rispetto a quanto eravamo abituati. Niente di compromettente, sia chiaro, anche perché lo scheletro di questa nuova serie Wolfenstein è talmente solido e ben funzionante che un po’ di varietà in meno non è comunque in grado di scalfirne la bontà. La mini campagna è suddivisa a sua volta in tre capitoli la cui durata complessiva è di circa tre ore: considerando il prezzo a cui vengono proposti i DLC, ovvero 9.99€, il rapporto costo/qualità ci è parso discretamente equilibrato. Originali ed impegnativi i nemici e boss: gli altri standard a cui siamo stati abituato in The New Colossus sono stati perfettamente rispettati anche in The Adventures of Gunslinger Joe.

Wolfenstein II: The Adventures of Gunslinger Joe


Dopo il lancio di Wolfenstein II: The New Colossus MachineGames convince ancora: Le Avventure di Pistolero Joe mette in scena nuove vicende dai toni forse più leggeri rispetto alla campagna principale ma non per questo meno gradevoli. Il gameplay è sempre quello solido e divertente che abbiamo imparato ad amare già nel primo capitolo, anche se in questo caso il giocatore viene privato di parte della libertà che acquisiva nella seconda metà di The New Colossus. Nel complesso Wolfenstein II: The Adventures of Gunslinger Joe è promosso; non vediamo l’ora di scoprire cosa ci riserveranno i prossimi due DLC!

7.8

Pro

  • Struttura solida
  • Scelte narrative interessanti

Contro

  • Un po' corto
  • Gameplay meno vario
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