The Mobius Machine RECENSIONE | Metroidvania e spazio a braccetto

Recensito su PlayStation 5

The Mobius Machine RECENSIONE | Metroidvania e spazio

Il mio articolo “The Mobius Machine RECENSIONE” inizia con un ricordo, infatti entrai in contatto con il titolo solo qualche mese addietro. Galeotta fu la prova che feci della demo rilasciata dallo sviluppatore al lavoro su questo interessante metroidvania, Madruga Works, studio di sviluppo indipendente, conosciuto per opere quali Dawn of Man and Planetbase, fondato da personalità note nel panorama videoludico del calibro di Martiño Figueroa e Tucho Fernández.

La demo, della durata di venti minuti scarsi, attirò ferocemente la mia attenzione per due ordini di ragioni: in primo luogo, da fervido amante dei metroidvania, ho potuto apprezzare una realizzazione ludica che abbracciava calorosamente la serie di Metroid; dall’altro, senza troppi giri di parole, adoro le ambientazioni e la scenografia tipica dei titoli spaziali.

Per tali motivi, nonostante il 2024 non sia di certo un anno povero di metroidvania (vedi Prince of Persia: The Lost Crown e Ultros), ho atteso impazientemente di poter mettere le mani su The Mobius Machine. L’idea di provare un’avventura spaziale ricca di misteri e dal gameplay divertente, nonostante qualche difetto, ha stuzzicato la mia voglia di giocare il titolo.

Prima di tuffarci nella recensione, correttamente devo premettere che The Mobius Machine non si propone di rivoluzionare il genere Metroidvania, bensì di celebrarne le caratteristiche e applicarle con cura e attenzione a ogni particolare. Il gioco si configura come un omaggio ai classici del genere, offrendo un’esperienza di gioco solida e raffinata che ne ripercorre i capisaldi con dedizione.

The Mobius Machine RECENSIONE | Metroidvania e spazio a braccetto

L’astronauta protagonista di The Mobius Machine si sveglia da un incubo su una curiosa navicella, circondato da un ambiente alieno e sconosciuto. Il silenzio è rotto solo dal sibilo del vento e dal ronzio metallico della sua tuta spaziale. Un segnale SOS proveniente da una luna vicina irrompe nella quiete, ordinandogli di investigare.

Una scelta difficile: obbedire e affrontare quindi l’ignoto o rischiare il carcere per insubordinazione. L’incertezza si dissolve quando la sua navetta precipita sul pianeta sorgente del segnale, dando inizio a un’avventura ricca di misteri e pericoli e lasciando il nostro protagonista solo in un pianeta affascinante ma ostile, con la sua nave in panne e un unico obiettivo: fuggire e tornare a casa.

Il pianeta non è solo un luogo attraente, ma anche un pericolo costante. Creature ostili e trappole mortali attendono l’astronauta ad ogni angolo. Per superare le sfide che lo attendono, dovrà utilizzare le sue abilità di combattimento, di esplorazione e di risoluzione di enigmi. L’astuzia e la perseveranza saranno le armi migliori per sopravvivere in un mondo alieno e sconosciuto.

L’universo di The Mobius Machine si configura come un’affascinante terra suddivisa in sette settori distinti, ciascuno caratterizzato da una propria identità funzionale, nonostante dal punto di vista estetico non vi siano grandi differenze tra settori. Ogni area presenta creature singolari, a tratti ripetitive, e invita il giocatore a un’esplorazione meticolosa e ricca di scoperte.

L’esplorazione di ogni settore è, infatti, fondamentale per il completamento di The Mobius Machine. Il giocatore deve setacciare ogni angolo della mappa per recuperare tutti i potenziamenti nascosti, necessari per sbloccare, prima, e aumentare poi le proprie abilità (ne parleremo dopo) e liberare l’accesso a nuove aree del gioco prima irraggiungibili.

Uno degli aspetti peculiari del gioco è la scelta di non fornire al giocatore la mappa di ogni settore all’ingresso. Per ottenerla, il giocatore deve infatti attivare un computer presente in ogni area, la cui ricerca non è sempre immediata e parecchie volte è capitato di brancolare nel buio prima di rintracciare il dispositivo.

The Mobius Machine RECENSIONE

La solita routine

The Mobius Machine presenta un sistema di gioco che segue pedissequamente le strutture ludiche dei metroidvania e dei giochi di ruolo, introducendo una curiosa meccanica da roguelite. Il giocatore, inizialmente armato solo con un piccolo blaster a corto raggio, avanza nella storia acquisendo progressivamente equipaggiamenti e armi migliori.

L’obiettivo primario del giocatore in The Mobius Machine è esplorare i diversi settori del mondo di gioco per individuare specifiche stazioni con un PC, interagendo coi quali il giocatore ottiene l’accesso a un codice che sblocca una porta situata nel settimo settore, accessibile fin dall’inizio del gioco, ma impenetrabile nella sua interezza a causa delle diverse porte chiuse.

Sebbene le munizioni delle armi siano infinite, la meccanica di tiro del gioco presenta alcune criticità che la rendono poco intuitiva. Per mirare, il giocatore è infatti tenuto a muovere l’analogico destro, una scelta che si discosta dai sistemi di puntamento standard e richiede necessariamente un periodo iniziale di adattamento.

Nonostante la complessità, il sistema di mira permette di coprire una buona porzione di schermo, garantendo al giocatore una certa flessibilità nel bersagliare i nemici. Tuttavia, la necessità di utilizzare l’analogico per mirare rende il processo di shooting poco fluido, in particolare nel concitato contesto di un combattimento con più nemici.

The Mobius Machine si avvale di un sistema di esplorazione che ricalca i capisaldi del genere Metroidvania. Il protagonista si muove liberamente in un bellissimo mondo bidimensionale arricchito da elementi tridimensionali, in gioco e sullo sfondo, con la possibilità di saltare per superare ostacoli e raggiungere alture nonché di scivolare grazie a un sistema fluido e ben congegnato.

Non sempre tutto fila liscio: avrai bisogno di una buone dose di tempismo per attraversare alcune aree. Al giocatore viene richiesto infatti di individuare, in primo luogo, il percorso corretto per avanzare e successivamente di superare ostacoli attraverso un sistema di platforming a tratti snervante e laborioso ma che mantiene sempre alta la soglia di attenzione.

Il livello di difficoltà nel movimento aumenta leggermente durante le fasi di esplorazione subacquea: da un certo momento dell’avventura, il nostro protagonista sarà in grado di esplorare i fondali, anch’essi pieni di misteri e nemici, ma fondamentale per avanzare nel corso della storia principale del titolo e sbloccare nuovi potenziamenti.

In queste fasi, dovremo essere abili nel controllare la discesa del giocatore verso il fondale, alternando la pressione su un tasto. Non solo: anche combattere risulta particolarmente complesso in quanto verremo notevolmente rallentati dall’ambiente marino, quantomeno sino a quando non sbloccheremo un ulteriore potenziamento, ma evito spoiler e vi lascio all’esplorazione.

The Mobius Machine RECENSIONE | Metroidvania e spazio

Durante il tuo viaggio, troverai progetti che utilizzerai sui banchi da lavoro per costruire nuove armi ed equipaggiamenti. Per farlo, però, sarà necessario raccogliere rottami, che otterrai uccidendo i nemici o trovando scatole di rottami. Occhio alla salute: morire comporta ritrovarsi senza quasi tutti i rottami recuperati, a patto che non vogliate ritornare nel luogo della morte per recuperarli.

Per rigenerare la salute, occorre guadagnare energia sconfiggendo i nemici. Ricorda: l’energia è la tua fonte vitale. Per recuperare la tua salute, devi restare fermo e non subire alcun danno mentre usi l’energia che hai raccolto. Tuttavia, se subisci danni durante la guarigione, perdi energia e dovrai ricominciare il processo di acquisizione.

È qui che The Mobius Machine combina la formula del metroidvania con alcuni elementi tipici dei soulslike, introducendo una meccanica di perdita dei materiale che aggiunge un pizzico di sfida all’esplorazione. Come detto, al momento della morte, il giocatore perde una consistente quantità di rottami, che andranno recuperati nel preciso punto in cui si è caduti.

Questa meccanica, che per alcuni potrebbe rappresentare una sfida intrigante per aumentare la posta in gioco durante l’esplorazione, per altri potrebbe finire per essere particolarmente frustrante, soprattutto in considerazione della distanza troppe volte eccessiva tra i punti di salvataggio sparsi all’interno del mondo di gioco.

Tuttavia, ciò che rende particolarmente frustrante l’esplorazione è la già citata mancanza di mappe nei vari settori. Se è vero che il backtracking è una componente chiave del genere, l’assenza di una mappa, unita alla somiglianza tra i vari settori, disorienta e non poco il giocatore, in particolare quando si è alla ricerca di terminali per sbloccare porte o di specifici equipaggiamenti.

La mappa di The Mobius Machine, nonostante a tratti possa risultare confusionaria per i tanti indicatori e ping, fornisce comunque diverse informazioni utili al giocatore, segnalando i punti d’interesse visitati, come stazioni di salvataggio, congegni attivati, luoghi di teletrasporto veloce e perfino i punti in cui si è caduti in battaglia.

The Mobius Machine RECENSIONE | Metroidvania e spazio

Nemici, potenziamenti e difficoltà

I livelli in cui è composto The Mobius Machine sono strutturati in stanze separate, senza transizioni rigide. Si alternano ampie aree esterne a sezioni più claustrofobiche all’interno di edifici. Il mondo di gioco è popolato da una varietà di nemici, tra cui creature gelatinose di diverse colorazioni, figure dalle sembianze umanoidi e piante aliene.

Ogni colore che riveste il nemico indica differenti proprietà e comportamenti dello stesso ma anche diversi livelli di forza. Le creature gelatinose possono essere utilizzate come piattaforme di fortuna per scalare un settore, ma sono anche pericolose, in quanto possono attaccare con tentacoli e spine in modo del tutto inaspettato.

Affrontare le singole minacce non è particolarmente ostico di per sé, ma la loro frequenza e concentrazione richiede al giocatore di rimanere costantemente in allerta. Proprio per questo, l’equipaggiamento a disposizione del giocatore gioca un ruolo chiave nella gestione della difficoltà e dei frequentissimi combattimenti in The Mobius Machine.

Le armi offerte dal gioco spaziano dal classico fucile d’assalto al fucile a pompa, dal fucile da cecchino alla mitraglietta e possono essere potenziate, utilizzando il banco da lavoro presente nel primo settore, recuperando nel mondo di gioco tre progetti situati, a volte, in aree la cui accessibilità è realmente complessa, quantomeno all’inizio.

Un cenno deve essere rivolto ai boss presenti in The Mobius Machine. Questi nemici contribuiscono ad aumentare il livello di difficoltà generale e offrono al giocatore una sfida realmente più impegnativa rispetto ai nemici comuni. Sia chiaro, la difficoltà dei boss non è eccessiva, ma richiede comunque un buon tempismo e abilità in combattimento per abbatterli.

Le loro meccaniche di attacco sono classiche e ripetitive, basandosi su schemi predefiniti che il giocatore deve imparare per anticipare i loro colpi. Per tale ragione, per sconfiggere i boss potrebbe essere necessario un po’ di trial and error, in cui occorre sperimentare diverse strategie e imparare a sfruttare le debolezze del nemico.

The Mobius Machine RECENSIONE | Metroidvania e spazio

Un tuffo nello spazio colorato

The Mobius Machine sceglie di adottare uno stile super deformed per costruire gli elementi presenti e un mondo di gioco nel quale il personaggio controllato si pone in contrasto visivo con il resto. Se da un lato questa scelta garantisce coerenza visiva, dall’altro la monotonia di texture e colori può risultare poco stimolante.

Il design e i colori dei livelli ben aderiscono con l’ambientazione del gioco, garantendo una forte coesione cromatica ma sacrificando necessariamente un po’ di varietà. I modelli tridimensionali delle mappe e dei personaggi sono piacevoli, ma ben lontani dall’essere superlativi, e le animazioni risultano legnosette.

Inoltre, quando sei a un passo dalla morte e la salute si abbassa notevolmente, lo schermo si oscurerà e i bordi formeranno una vignetta; in questo momento critico, orientarsi nel mondo di gioco e combattere risulta particolarmente complesso. Premio, però, la scelta di rendere il gameplay più realistico attraverso l’introduzione di questa meccanica.

Il sound design di The Mobius Machine è notevole e accompagna con sonorità assolutamente azzeccate gli eventi, passando da musiche incredibilmente rilassanti durante le fasi tranquille, a momenti più tesi sottolineati con chiarezza da melodie più ostili e inquietanti. Anche il suono delle armi è fedele rispetto a ciò che mi sarei aspettato da un blaster laser.

In conclusione

The Mobius Machine si presenta come un gioco con un notevole potenziale, sebbene alcune criticità che ne ostacolano la piena fruizione. Il gioco tende a rendere eccessivamente complicati compiti che dovrebbero essere semplici. La ripetizione di combattimenti contro gli stessi nemici e la difficoltà di orientamento nelle aree di gioco possono risultare frustranti.

Il continuo ripercorrere le stesse zone senza ottenere progressi tangibili può disincentivare il giocatore a continuare e la sensazione di frustrazione cresce quando si viene sconfitti per cause banali, come due colpi sferrati dai nemici o una caduta accidentale all’interno di una pozza di materiale chimico dopo una scalata impegnativa.

Dall’altro, la cura generale rivolta alla costruzione di un buon sistema di platforming, abbinata alla reattività dei controlli e delle armi, rendono The Mobius Machine un titolo che consigliamo assolutamente sia agli amanti dei metroidvania e sia (in particolare) a coloro i quali desiderano tuffarsi all’interno di questo meraviglioso genere.

Coloro che amano la sensazione di perdersi e di essere in pericolo in una terra straniera si divertiranno a cercare nuovi potenziamenti e a far esplodere i nemici. Nonostante, quindi, alcuni meccanismi di gioco che mi hanno lasciato leggermente interdetto, The Mobius Machine è un pregevole Metroidvania della durata di circa 13-15 ore con una bella spruzzata di fascino, disponibile per PC, PlayStation 5 e Xbox Series dal 1 marzo 2024.

7.5
Buon metroidvania, divertente al punto giusto, con qualche difetto ma piacevole nonostante non innovi la formula

Pro

  • Reattività dei controlli
  • Difficoltà bilanciata
  • Buon platforming

Contro

  • Senso di frustrazione nell'esplorazione
  • Design monotono e ripetitivo
  • Sistema di shooting legnoso
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