Yggdra Unison: Seiken Buyuuden – Recensione Yggdra Union

Presentazione

Yggdra Union: We’ll Never Fight Alone è un rpg tattico, uscito in un primo momento per gameboy advance ed in seguito anche per psp, sviluppato e pubblicato dalla Sting, con la cooperazione della onorabilissima Atlus. E’ il secondo di quattro capitoli di una promettente saga ruolistica chiamata Dept. Heaven. Ambientato in un continente sconosciuto, il gioco narra di guerre epocali, per il dominio del territorio, con una resa stilistica associabile all’intramontabile Fire Emblem, gioco di punta per tutti gli appassionati del genere.

Musica

Così come in Riviera: The Promised Land, primo capitolo della saga, abbiamo a disposizione un’interessante soundtrack, composta da due cd di ottima fattura, uno di brani con testo ed uno di pezzi strumentali, con l’aggiunta di ben sei brani inediti. La Yggdra Union Perfect Audio Collection Plus, tra rimasterizzazioni e validissime aggiunte saprà intrattenervi piacevolmente per circa 150 minuti. Come se non bastasse, come ulteriore accompagnamento alle più che deliziose melodie, la Sting fa dono ai fan del titolo di divertenti artworks e schede di descrizione realizzate dallo stesso pugno degli autori del gioco, facendo di questo "pacchetto completo" una vera e propria reliquia per appassionati vecchi e nuovi.

Storia

Ma basta con gli indugi: la storia racconta del regno di Fantasia (niente domande, prego…) invaso e poi vinto dall’esercito di Bronquian. La principessa del regno, Yggdra, fugge appena prima dell’irreparabile, ma alcuni soldati nemici si lanciano all’inseguimento e riescono a raggiungerla, mettendola con le spalle al muro. Improvvisamente, una nuova figura s’interpone tra lei ed i soldati: un bandito chiamato Milanor. I due, una volta raccolte le forze (e le idee), si alleeranno allo scopo di fondare una squadra, o meglio una vera e propria "unità", abbastanza potente da contrastare il nemico e riconquistare Fantasia.il resto della storia, va da sé, è nelle vostre mani.

Gameplay

Gemma preziosa e unico vero motivo di vanto di Yggdra Union è la giocabilità. Questa saga è rinomata per aver saputo congiiugare gli stili di giochi tattici alla Final Fantasy Tactics (e scusate per la lesa maestà) a quelli grafici, stile Suikoden. La battaglia si svolge in una mappa grigliata non troppo elaborata sia nei colori che nelle fattezze. Laa sezione di attacco riguarda uno stile particolare definito Union. Tramite l’Union il giocatore può disporre, per il character selezionato, di una singola azione per turno. Queste Union vengono divise per classe e perfino per sesso; da questi fattori dipenderanno, di fatto, vari aspetti del gioco stesso, a partire dalla disposizione del gruppo. I maschi, infatti, si sistemeranno sulla griglia in formazione ad "ics" (X), mentre per le femmine è prevista una formazione a "croce" (+). Le Unions potranno fondersi assieme nel corso della battaglia, formando così un gruppo più articolato e, di conseguenza, più arduo da sconfiggere. Gli schieramenti si suddivono in due file: nelle retrovie troveremo i membri classici associati all’arte dell’unità: spada, magia, arco ecc.; la ribalta sarà riservata esclusivamente al Leader ( per fare un esempio di selezione più o meno vantaggiosa, basti pensare al mago, più forte se utilizzato contro un guerriero, ma inerme agli assalti di un arciere). La modalità Aggression apparirà alla fine del primo duello che funge, come quasi sempre accade, un po’ da tutorial, sotto forma di barra metrica. Quando si entra in modalità passiva, subendo quasi per forza di cose attacchi, questa barra aumenterà progressivamente,  conferendovi altresì una risposta offensiva maggiore. Se questa barra, poi, raggiunge la sua estremità, si attiva un’ennesima modalità: quella riguardante le abilità delle carte. Una di queste carte ,a dire il vero, viene selezionata già nella fase di preparazione allo scontro, contrariamente alle altre che, proprio come in un mazzo, decideranno il nostro destino casualmente. Le abilità delle carte conferiscono bonus di attacco, agilità, difesa ed a tutte le altre statistiche possibili. Altre invece hanno la particolarità di fungere come azioni ruolistiche più comunemente attribuibili alle mansioni di un character, come ad esempio l’abilità ruba o anche un sano ristoro. Per attivare queste carte, il leader della Union ha bisogno prima di tutto dell’ACE di quella carta. L’Ace si riferisce al tipo di arma che il leader deve utilizzare per dare il via alle danze; logicamente, se il requisito è uno spadaccino, è alquanto inutile schierare in prima linea un arcere. Esistono due tipi di abilità carta: A e B (riferendosi ai tasti della console portatile versione GBA). Se si tiene premuto prima il tasto B e poi il tasto A per un certo periodo di tempo, l’effetto dell’abilità carta si attiverà, non prima però di aver sacrificato totalmente la % della barra metrica riferita alla modalità Aggression, azzerandola (non speravate mica di avere tutto assieme, vero?). Nel remake per PSP esiste, inoltre, una modalità di gioco "Hard" (difficile), ma lascio a voi la sorpresa di scoprire di cosa si tratta.

Conclusione

Trama tanto deludente dal calare pesantemente la media del titolo del 50% almeno. Anche altre piccole cose farebbero storcere il naso, ma l’eccezionale gameplay e brani tutto sommato piacevoli e ben amalgamati, come anche le ambientazioni, fanno sì che Yggdra Union sia un titolo degno di ogni scaffale, immancabile soprattutto per i nostalgici del genere retrò.

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