Scribblenauts Showdown – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Nel lontano 2012, chi vi scrive passò diversi pomeriggi sul coloratissimo e, a tratti, davvero ingegnoso Scribblenauts Unlimited, giocato ai tempi su PC quando ancora non era diventato un cavatappi, ma disponibile anche sulle console Nintendo di allora, 3DS e Wii U. Stessa sorte e stesse console per il suo successore, Scribblenauts Unmasked: A DC Comics, datato 2013 e che ci vedeva teletrasportati a Gotham City.

Stavolta, però, la serie sembra aver cambiato obiettivo. Scribblenauts Showdown, sviluppato da Shiver Entertainment e pubblicato da niente meno che la Warner Bros, cambia le carte in tavola e si trasforma in un party game in cooperativa locale. La ciambella sarà uscita col buco?

Scribblenauts Showdown

Party Game significa minigiochi… O almeno dovrebbe

Scribblenauts Showdown si differenzia dai suoi predecessori per formula e obiettivo. Sebbene la modalità Sandbox mantenga il classico, indimenticabile, gameplay, il focus principale del nuovo titolo della serie è l’essere un Party Game. Esistono due modalità di gioco principali: Versus e Resa dei Conti. Vincendo in entrambe le modalità otterremo Starite, la moneta di gioco.

Resa dei Conti consta di un gioco dell’oca, in cui due giocatori (o il giocatore e l’IA) si sfideranno per raggiungere il più velocemente l’obiettivo. Non si gioca con i dadi però, ma con delle carte che determineranno il minigioco da affrontare e la ricompensa che il vincitore riceverà. Quest’ultima sarà spesso un certo numero di passi in avanti sul percorso, ma si potranno anche rubare le carte all’avversario o farlo indietreggiare.

Scribblenauts Showdown

Versus è, invece, una modalità duello che vi permetterà di affrontare gli stessi minigiochi disponibili per Resa dei Conti, suddivisi in due tipologie: Parole e Velocità. I primi iniziano con il sorteggio di una lettera o di una categoria, da cui poi si dovrà trarre una parola inerente. Se la scelta sarà corretta, si otterranno punti bonus. Spiegandoci meglio: uno dei minigiochi, ad esempio, consiste nel “riempire un buco nero” nel minor tempo possibile. Ovviamente, inserire oggetti più pesanti vi permetterà di raggiungere l’obiettivo più velocemente. Se, quindi, riuscirete a trovare il nome di un oggetto pesante che inizia con la lettera sorteggiata, avrete un bonus non indifferente.

Sebbene i minigiochi Parole siano divertenti e “complessi” (notare le virgolette alte), non si può purtroppo dire lo stesso di quelli Velocità, che risulteranno essere niente più che un muovere le levette del controller in direzioni diverse con il giusto tempismo. Distruggere una pignatta a colpi di bastone può essere divertente la prima volta, così come abbattere un albero con un’accetta, ma ripetere gli stessi movimenti per diverse ore di gioco è alla lunga piuttosto limitante.

Scribblenauts Showdown

La ripetitività, quindi, sopraggiunge dopo poco, soprattutto considerando il fatto che i minigiochi sono davvero pochi: bastano un paio d’ore di partita per poter dire di averli affrontati tutti almeno una volta.

Scatola di sabbia

La Sandbox è la classica modalità della serie di Scribblenauts, in cui il nostro protagonista (Maxwell, o un avatar da noi creato) dovrà soddisfare le richieste di PNG, che si esprimeranno solo tramite l’uso di nuvolette, creando a piacimento oggetti di qualsiasi natura. Come ricompensa, anche qui, otterremo Starite, le nostre stelline moneta, che potremo utilizzare per acquistare qualsiasi tipo di oggetto in game: dai livelli Sandbox agli accessori per personalizzare il nostro avatar, fino ai suggerimenti per soddisfare le richieste.

Scribblenauts Showdown

La pecca principale della modalità Sandbox è la scarsità di livelli. Questi sono otto in totale, con dieci Starite nascoste in ogni livello, e vi assicuriamo che in un paio d’ore ne avrete completati almeno tre. Un vero peccato, visto e considerato che la modalità classica è sicuramente la più ingegnosa: alcuni compiti, se non vorrete utilizzare i suggerimenti, richiederanno davvero voli mentali incredibili.

Giocate con gli amici… Se ne avete

Continuare a parlare della modalità Sandbox, però, significa coprirsi gli occhi e non voler guardare a quello che il titolo vuole davvero offrire: un Party Game. E come si apprezzano davvero i Party Game? Esattamente, giocando con i propri amici.

Scribblenauts Showdown offre la possibilità di giocare insieme ad altri tre amici, non necessariamente però avendo a disposizione quattro controller: ne basteranno infatti due, che verranno condivisi dai giocatori.

In cooperativa locale il gioco dà sicuramente il meglio di sé, garantendo partite più o meno lunghe (la scelta ricade sul giocatore), coloratissime e divertenti. La pochezza di contenuti però inizia a farsi sentire poco dopo: contiamo 12 minigiochi Parole, 15 Velocità e 8 mondi Sandbox. Davvero troppo, troppo poco. Un vero peccato.

Scribblenauts Showdown

Scribblenauts Showdown è un buon party game che però soffre di pochezza di contenuti. Giocare con gli amici è sicuramente divertente, ma la noia e la ripetitività inizieranno a fare capolino dopo poche ore di gioco. L’infinità di accessori di personalizzazione da sbloccare non risulta essere una ricompensa abbastanza grande da poter far passare decine e decine di ore ad accumulare stelline. La modalità Sandbox rimane divertente, colorata e ingegnosa, ma anche in questo caso 8 livelli risultano davvero essere troppo pochi… un contentino.

6.3

Pro

  • Un buon Party Game
  • Dà il meglio di sé in compagnia
  • Modalità Sandbox classica sempre divertente

Contro

  • Troppi pochi contenuti
  • Viene a noia dopo poche ore
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