Asus ROG Crosshair VIII Formula – Recensione

Con l’avvento delle nuove CPU Ryzen, AMD ha riconquistato una notevole fetta di mercato, andando ad assottigliare l’enorme divario che vi era in precedenza nei confronti del competitor diretto, ovvero Intel. Testimone di questo fatto sono anche i produttori di schede madri, i quali hanno investito molte risorse per creare una vasta gamma di prodotti in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi tipologie di utente.

Asus è una dei produttori che ha creduto nel rilancio di AMD e a conti fatti ha presentato diverse linee di prodotti, sia destinati al mercato consumer che a quello enthusiast. La sua scheda madre di punta è ASUS ROG Crosshair VIII Formula, e oggi siamo qui a parlarvene.

La confezione è la stessa di ogni singolo prodotto ROG: i colori predominanti sono il nero e il rosso. L’apertura, come abbiamo già potuto vedere in altre recensioni, è a scrigno, come se fossimo in presenza di un oggetto prezioso.

Se dovete fare la fatidica domanda, potete portare questa scheda madre al posto di un banale gioiello. Nella parte frontale troviamo il nome del prodotto, una sua immagine e ovviamente l’immancabile e iconico occhio ROG in tinta rossa.

Nella parte posteriore si fanno breccia tutte le caratteristiche principali del prodotto, come il supporto ai processori Ryzen di terza generazione, la presenza del PCI Express 4.0, il quantitativo massimo di RAM installabile e la frequenza massima, tutto questo per aiutare al meglio l’acquirente durante la fase di acquisto.

Il bundle, come quello di tutti i prodotti ROG, è estremamente completo e presenta tutto il necessario, forse anche di più. Oltre ad Asus ROG Crosshair VIII Formula troviamo:

• 6 cavi Sata 6 Gb/s;
• Antenna Wi-Fi;
• Prolunga per LED RGB;
• Prolunga per LED ARGB;
• Sottobicchiere griffato ROG;
• Sticker;
• Manuale di istruzioni;
• DVD contenente I driver.

Se avete già visto la controparte per Intel, ovvero Asus ROG Maximus XI Formula, noterete che il design è del tutto simile, a parte alcune piccole differenze. Al centro di Asus ROG Crosshair VIII Formula troviamo ovviamente il Socket AM4 ma qua non abbiamo i pin, perché essi sono presenti nella CPU e non nella scheda madre.

A destra di esso troviamo i quattro slot di memoria RAM DDR4 in grado di supportare un massimo di 128 GB di memoria a una velocità di 4600 Mhz in overclock. A fianco degli slot di RAM troviamo il tasto Start e Reset, in modo da poter avviare il nostro sistema anche senza l’ausilio dei pulsanti fisici presenti all’interno del case. Al di sopra del socket sono presenti quattro connettori PWM per gestire le ventole e un header per collegare i LED di tipo ARGB, ovviamente compatibili con la tecnologia Aura Sync.

Qua troviamo anche due connettori per l’alimentazione della CPU, uno a 4 PIN e uno a 8 PIN. Il socket è circondato da ben 16 fasi, le quali sono gestite da 16 mosfet.

Il loro raffreddamento è gestito da un enorme heatsink in rame, la quale supporta il raffreddamento a liquido, qualora volessimo spingere oltre ogni limite la nostra CPU. Si tratta di un vero e proprio waterblock sviluppato in collaborazione con EK, la quale si accosta bene al design tipico delle ultime schede madri ROG.

Di fianco al waterblock troviamo una copertura di plastica, che si mimetizzerà completamente con il blocco di raffreddamento, dotata di una vernice a specchio dotata di illuminazione RGB. L’impatto visivo è estremamente bello da vedere, ma è anche molto delicato: dovremo fare estremamente attenzione quando puliremo il nostro sistema, perché sarà facilmente soggetto a graffi.

Al di sotto del socket troviamo 3 porte PCI Express con fattezza 16X: la prima è raggiunta da 16 line direttamente dalla CPU, mentre la seconda da 8 e l’ultima da 4 linee, ma sarà gestita interamente dal PCH. Il primo e secondo slot presentano inoltre un rinforzo in alluminio in modo da non far flettere la scheda video qualora avesse delle dimensioni e peso estremamente generosi. Trattandosi di una scheda madre di fascia enthusiast, ovviamente garantisce il supporto alle tecnologie multi GPU, sia di Nvidia che AMD. Tutti e tre gli slot sono circondati da uno shield di plastica, il quale prosegue il disegno del waterblock presentando anche qua una placca verniciata a specchio e dotata di LED RGB. Alla destra degli slot PCIe troviamo un’altra placca, questa volta in alluminio, dove è raffigurato l’occhio ROG, ovviamente illuminato. Sotto di questa si cela la piccola ventola destinata a raffreddare i bollenti spiriti del chipset X570. Infine, tra il terzo e quarto slot PCIe, troviamo il dissipatore per le unità M.2: una volta rimosso potremo installare fino a un massimo di due unità M.2 con dimensione 2280 e supporto NVME.

La gestione dell’audio è affidata al chipset multi canale SupremeFX S1220, posizionato in basso a sinistra come in ogni scheda madre sul mercato. Questo chipset, che in passato abbiamo già trovato in diverse schede madri ROG, è in grado di generare fino a un massimo di 113 dB di rumore in entrata e 120 dB in uscita. Asus su questa motherboard ha utilizzato dei condensatori Nichicon Premium, in modo da ridurre al minimo il rumore di fondo.

Ai piedi di Asus ROG Crosshair VIII Formula troviamo i vari header per le USB 2.0, per l’audio e i pulsanti frontali del case e per i LED sia RGB che ARGB. Sul lato destro troviamo 8 porte Sata 6 Gb/s, un header per USB 3.0 e uno per USB 3.1. Sul lato sinistro infine troviamo tutte le varie porte I/O composte da:

• 8 USB 3.2 Gen 2 (7 di tipo A e una di tipo C);
• 4 USB 3.2 Gen 1 di tipo A;
• Pulsante Clear CMOS;
• Pulsante BIOS Flashcack;
• Ethernet Aquantia 5 Gb/s;
• Ethernet Intel 1 Gb/s;
• 2 Collegamenti antenne Wi-Fi 6 Intel;
• 5 Jack Audio placati in oro;
• 1 SPDIF.

Asus ha sempre viziato i suoi clienti fornendoli un BIOS preciso, semplice e intuitivo ma che al tempo stesso permette di gestire ogni singolo parametro dei componenti installati. Abbiamo a disposizione due interfacce, una denominata EZ Mode, semplice e basilare dove le opzioni sono ridotte all’osso e una Advanced Mode. Nella EZ Mode sarà presente un’utility denominata EZ Turing Wizard, che applicherà un leggero overclock al nostro sistema, il tutto in maniera automatica. In Advanced Mode potremo invece overclockkare CPU e RAM in maniera manuale, andando a cercare il voltaggio ideale. Avremo la possibilità di modificare i timing delle RAM, gestire le porte PCI Express e ogni componente on board. Con il BIOS che troviamo a bordo di Asus ROG Crosshair VIII Formula possiamo fare praticamente qualsiasi cosa, e l’interfaccia user friendly con le descrizioni di ogni singola voce ci aiuteranno a capire al meglio ogni settaggio.

E ora la parte più attesa: i test. La configurazione di prova è così composta:

• Asus ROG Crosshair VIII Formula;
• AMD Ryzen 7 3700X;
• 2×8 GB G.Skill TridentZ 4400 Mhz;
• Samsung SSD 970 EVO;
• Nvidia Geforce RTX 2080Ti;
• Asus ROG Thorr 850w;
• Windows 10 Pro 64 Bit.

La CPU è stata raffreddata utilizzando il dissipatore All in One NZXT Kraken X52, mentre per la GPU abbiamo utilizzato il dissipatore stock.

Abbiamo testato ogni parte di ASUS ROG Crosshair VIII Formula utilizzando diversi benchmark sintetici e videogiochi. Il primo test che abbiamo eseguito è Cinebench R15, noto benchmark per CPU che simula una situazione di rendering, ottimo per testare la potenza del nostro processore e verificare la sua stabilità in una situazione di over-clock. AMD Ryzen 7 3700X ha totalizzato un punteggio in single thread di 194 CB, mentre in multi thread ha totalizzato 2058 CB. Il secondo test è Cinebench R20, ultima versione del famoso benchmark con supporto al Ray tracing. L’accoppiata ha totalizzato un punteggio in single thread di 488 CB, mentre in multi thread ha totalizzato 4761 CB. Per il terzo test abbiamo utilizzato V-Ray, un benchmark che simula una situazione di rendering, ottenendo un punteggio di 12370, un risultato davvero strabiliante.

Successivamente abbiamo utilizzato 7-Zip, noto programma di compressione e decompressione di archivi che sfrutta il multi thread. In compressione l’accoppiata ha ottenuto un punteggio di 48,72 MB/s, mentre in decompressione ha ottenuto un punteggio di 944,47 MB/s. Per testare i due moduli da 8 GB DDR4 di G.Skill 4400 Mhz, abbiamo utilizzato AIDA 64. Purtroppo non siamo riusciti a portare le RAM alla loro frequenza perché troppo elevata e il sistema incappava spesso in crash, così abbiamo deciso di testarle a una frequenza più stabile, ovvero 3200 Mhz. Le memorie in accoppiata con Asus ROG Crosshair VIII Formula, hanno totalizzato in lettura 89.783 MB/s, in scrittura 77.811 MB/s e in copia 75.430 MB/s.

Non poteva mancare di certo un test con la nota suite 3D Mark. Abbiamo utilizzato lo scenario Time Spy, che sfrutta le librerie proprietarie di Microsoft DirectX 12. Il sistema ha totalizzato un Total Score di 12717 punti, mentre la sola CPU ha totalizzato 8719 punti. Infine abbiamo provato l’accoppiata AMD Ryzen 7 3700X e Asus ROG Crosshair VIII Formula con videogiochi, per la precisione Shadow of the Tomb Raider e Far Cry 5. Per Shadow of the Tomb Raider abbiamo utilizzato le stesse impostazioni grafiche che utilizziamo durante le nostre recensioni delle GPU, quindi preset ultra, DirectX 12 attive e antialiasing impostato su TAA. Con risoluzione 1920 x 1080 pixel, abbiamo raggiunto 153 FPS medi, mentre a risoluzione 2560 x 1440 abbiamo ottenuto 107 FPS medi.

Anche per Far Cry 5 abbiamo utilizzato le medesime impostazioni grafiche che utilizziamo durante le altre recensioni, quindi preset ultra e HDR attivo. Con risoluzione 1920 x 1080 pixel abbiamo ottenuto 81 FPS medi: un collo di bottiglia abbastanza evidente, infatti la GPU veniva utilizzata per circa un 60% della sua potenza. Invece a risoluzione 2560 x 1440 pixel l’accoppiata ha totalizzato 129 FPS medi, e questo ci fa capire quanto evidente fosse il bottleneck in Full HD. Nonostante ciò anche in WQHD c’è il collo di bottiglia però più leggero rispetto alla risoluzione 1080p. Asus ROG Crosshair VIII Hero Wi-Fi è una motherboard sviluppata pensando all’overclock: lo si nota anche dall’elevato numero di fasi, ben 16 solo per la CPU.

I VRM, il componente che scalda di più in una scheda madre, su Asus ROG Crosshair VIII Formula risultano essere estremamente freddi, questo grazie ai due heatsink in dotazione. Anche con la CPU in overclock, i VRM hanno raggiunto la temperatura massima di 55°. Il PCH, nonostante il consumo triplicato rispetto alla versione precedente, grazie alla ventola in dotazione non ha avuto particolari problemi di temperatura, facendo registrare un picco massimo di 60°.

Asus ROG Crosshair VIII Formula rappresenta la proposta top di gamma della famiglia ROG di Asus. Estremamente robusta e solida in ogni suo aspetto, grazie allo stile che racchiude in toto il DNA ROG degli ultimi tempi, la scheda è estremamente bella da vedere e si intonerà a qualsiasi case in cui l’andrete a installare. L’heatsink che troviamo a bordo riesce a mantenere freschi i VRM e grazie al waterblock integrato, possiamo mantenerli ancora più gelidi e spingere ancora di più la nostra CPU. Se volete un sistema duraturo e stabile potete contare su questa scheda madre.

Tutte le cose belle hanno però un prezzo non indifferente, Asus ROG Crosshair VIII Formula è venduta infatti a circa 570 € IVA compresa.