Xenoblade Chronicles: collegamenti della trilogia

Ad ormai poco dall'uscita di Xenoblade Chronicles: Definitive Edition vediamo (con spoiler) i punti di contatto tra i 3 titoli.

Dopo aver ripercorso la storia della programmazione della serie Xeno, e aver analizzato la trilogia di Xenosaga, non ci rimane che parlare di un’ultima trilogia appartenente al filone dei titoli dal prefisso Xeno: la trilogia di Xenoblade Chronicles. Perchè trilogia potreste chiedervi, giustamente, essendo usciti soltanto 2 Xenoblade Chronicles numerati; il terzo titolo sarebbe future connected? O forse Torna: The Golden Country?

La risposta è invece più semplice, dato che anche lo spin-off Xenoblade Chronicles X, ha un pesante rilevanza nel mondo della serie, pur avendo un focus spiccatamente verso il gameplay piuttosto che la narrativa.

Xenoblade Chronicles 2

In questo articolo saranno presenti spoiler di Xenoblade Chronicles e Xenoblade Chronicles X, con lievissimi spoiler di Xenoblade Chronicles X ma senza alcun spoiler per quanto riguarda il nuovo contenuto della Definitive Edition del primo capitolo; quindi nessun riferimento a Future Connected.

Iniziamo quindi dall’origine dei collegamenti, parlando del finale di Xenoblade Chronicles.

Il seme per la nascita di un universo collegato, Xenoblade Chronicles lo pianta nel vero e proprio finale del primo capitolo. Dopo una miriade di colpi di scena, si viene alla conoscenza di 2 scienziati, provenienti da un tempo antico, ricollegabile ad un futuro del nostro mondo. Questi 2 scienziati: Kalus e Galea, accingono al potere di un misterioso artefatto, chiamato Conduit, che porta i due a distruggere e ricreare l’universo.

Il conduit è molto simile allo Zohar di Xenogears, sia di aspetto che come concetto, e il simbolo di questo artefatto sarà visibile sul corpo di uno degli antagonisti principali di Xenoblade Chronicles: Alvis. Con il nuovo universo nel palmo della sua mano, Klaus, chiamato ora Zanza, comincia la ricostruzione della realtà assieme a Galea, chiama ora Meyneth, costruendo il corpo del gigante Bionis, portando quindi anni dopo alla guerra con Mechanis e, a centinaia di anni di distanza, alla storia di Shulk.

Ciò che Xenoblade Chronicles non mostra però, è che l’universo precedente non è stato distrutto dal potere del Conduit, come creduto da Zanza, ma invece ha continuato a esistere nella sua normale realtà. L’universo è stato quindi “sdoppiato”, da una parte continua a esistere l’universo originale, dall’altra nascono Bionis e Mechanis. A confermare questo fatto ci pensa Xenoblade Chronicles 2, mostrando direttamente Klaus, che a sua volta è stato sdoppiato, con una sua metà trasferita nel nuovo universo, e un’altra che ha preso il ruolo dell’Architetto di Alrest.

Ma cosa succede dal momento in cui il Conduit viene attivato, agli eventi di Xenoblade Chronicles 2? Dopotutto nella prima apparizione del Conduit, la realtà sembrava simile a quella di un mondo moderno, come precedentemente citato, simile al nostro, mentre Alrest ha un’impronta spiccatamente fantasy, con miriadi di titani che mantengono la vita sulle loro schiene, in modo simile a Bionis e Mechanis.

Xenoblade Chronicles: Definitive Edition

In questo momento entra in gioco Xenoblade Chronicles X, nel quale possiamo vedere che la Terra viene devastata dalla guerra, dando vita al progetto “Exodus”, grazie ai quali alcuni umano scapperanno dal pianeta, per poi atterrare su Mira. Questo evento avviene più o meno nello stesso lasso di tempo nel quale Klaus conclude le sue ricerche sul Conduit, quindi possiamo vedere come la separazione dei due universi non abbia salvato il pianeta di Klaus, nè lo abbia distrutto come lui afferma di credere in Xenoblade Chronicles.

Devastato dalla guerra, il pianeta è rinato come Alrest, con l’Architetto che ha creato il mare di nuvole per separare Alrest dai detriti della vecchia civiltà. Nel tentativo di creare una nuova civiltà, che ascendesse quella umana, Klaus creò i titani che cominciarono a popolare il nuovo mondo sopra le nuvole, ma temendo che l’avarizia delle future popolazioni potesse ripetere il ciclo di distruzione, creò le Blade, armi biologiche che possono connettersi all’anima delle nuove civiltà. Le prime 3 Blade create, Onthos, Pneuma e Logos, dovevano ricevere e trasmettere emozioni per influenzare la coscienza delle Blade, per poi renderle in grado di sostituire l’umanità.

Xenoblade Chronicles 2 patch

Una di queste 3 Blade, Onthos, scomparve però nel nulla. Considerando come Onthos, Pneuma e Logos abbiano parte del potere del Conduit, è plausibile pensare che Onthos abbia cambiato dimensione, forse perchè richiamato da Zanza, divenendo la Monade di Xenoblade Chronicles. La Monade condivide parte dei poteri con le Aegis Pneuma e Logos dopotutto, in particolare è in grado di utilizzare il tessuto della realtà, l’etere, per manifestare un certo potere; nel caso della Monade si tratta del potere di preveggenza di Shulk.

Migliaia di anni passarono, e gli eventi di Xenoblade Chronicles 2 ci portano all’ultima, decisiva, connessione. Il party di Xenoblade 2 incontra infine l’Architetto, il quale spiega che la sua presenza è in continuo indebolimento poichè la sua metà mancante, Zanza, sta per essere uccisa, e con esso il suo potere scomparirà. 

Xenoblade Chronicles 2 Torna The Golden Country


Rimangono ancora dei dubbi da risolvere: Onthos è veramente la Monade? Qual’è il rapporto di Onthos con Zanza e Dickson, che inizialmente rappresentavano una Trinità? Xenoblade Chronicles X verrà mai ripreso? Ad alcuni di questi potrebbe rispondere Future Connected, che arriverà presto a mettere un altro pezzo del puzzle nell’universo Xenoblade, e chi lo sa, forse anche Xenosaga

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