Rayman 2: The Great Escape – Recensione Rayman 2: The Great Escape

I vecchi platform di una volta

I patiti dei videogiochi sicuramente riconosceranno tra le varie mascotte del mondo videoludico il simpatico Rayman. Apparso nella metà degli anni 90 la prima volta su Play Station, PC e Dreamcast, torna nel 1999 con un secondo episodio intitolato Rayman 2: The Great Escape.

Prima di parlare dell’ultimo capitolo uscito su console di vecchia generazione, è giusto dedicare qualche parola generale alla storia di questo personaggio. Il nome del protagonista, letteralmente, vuol dire uomo-raggio. Effettivamente è molto particolare: ha un nasone enorme, la cresta gialla, un corpo viola melanzana dalla stessa forma e non ha nè braccia nè gambe. Vive in un mondo totalmente fantastico e la sua prima avventura consisteva nel liberare alcuni personaggi resi prigionieri dal malvagio di turno.

Il primo titolo della saga era un tipico Platform game in 2D. Complice del suo successo, oltre alla particolarità del suo protagonista, era la simpatia e lo stile colorato e luminoso che si riscontrava nei livelli. Con il suo successore Ubisoft Sahangai, casa produttrice del gioco, ha deciso di passare all’innovazione. Il gioco rimane platform, ma in 3d questa volta, dimostrando una maggiore cura per i dettagli e una giocabilità diversa.


Un eroe alla riscossa!

La trama sembra essere invariata, nel senso che il nostro protagonista dovrà ancora una volta salvare dei personaggi prima di combattere contro il suo antagonista. La storia appare semplice, ma in realtà è molto suggestiva e coinvolgente. Il pianeta in cui abita Rayman è stato creato dallo spirito Pokolus, il quale, per circostanze misteriose, scompare nel nulla lasciando il suo mondo privo di protezione. Non a caso esso diverrà subito bersaglio di alcuni pirati-cyborg, che riusciranno a catturare tutti gli abitanti del pianeta e divenirne i padroni assoluti. L’unico che riesce a salvarsi è ovviamente Rayman, aiutato dalla fatina Ly. Insieme verranno a scoprire che lo spirito riuscirà a tornare solo se verrà ristabilito il Cuore del Mondo, attraverso il ritrovo di magiche maschere.

Grandi cambiamenti in vista…

E’ stato precisato sin da subito che questo secondo episodio è interamente in 3 dimensioni, a differenza del suo capostipite che era tradizionalmente in 2D. Questa innovazione lega a sè diversi elementi nuovi che rendono il titolo un vero gioiellino. Se nel primo Rayman ci si limitava a saltare con il giusto tempismo, raccolta bonus e nemici uccisi a suon di pugni, adesso si ascolta una musica totalmente diversa.

E’ ovvio che Rayman 2: The Great Escape riprende il capitolo precedente, essendo un platform, ma il tutto viene arricchito con tante variazioni. Questa nuova impresa è composta da circa venti livelli, ognuno dei quali caratterizzato da buone scenografie e avversari particolari. E’ evidente che una ambientazione tipicamente piratesca sia piuttosto frequente, data la natura dei nemici, ma troverete anche delle sorprese. Al di là di ponti di legno e giungle tropicali, affronterete anche livelli dalle ambientazioni lugubri, costituiti da fantasmi e spiritelli, o altri dalla scena tribale. Gli avversari saranno piuttosto ostici da battere, soprattutto i boss che si incontrerete dopo una serie di sequenze superate. Ma non preoccupatevi perchè Rayman è una vera potenza. Le sue manone fluttuanti sono ancora capaci di dare pugni che faranno vedere le stelle, ma se tutto questo non bastasse potrete sfruttare dei gadget sparsi nei livelli come cannoni, missili e grosse bacche calvacabili, oppure ricorrere ai lum.

Essi non sono altro che dei resti di luce sparsi in tutti il mondo, fondamentali per voi. Sono circa cinquanta per ogni livello per un totale di 800 lum. Normalmente sono gialli, ma alcuni di essi, contraddistinti da diversi colori, vi doneranno delle abilità temporanee. Alcuni vi permetteranno di lanciare sfere di energia contro i nemici, altri saranno utili nella fase esplorativa. Quelli blu per esempio vi permetteranno di andare sott’acqua, o ancora, i viola vi faranno aggrappare alle liane per raggiungere punti difficili, mentre i verdi saranno un toccasana per voi dato che vi ripristineranno l’energia vitale persa. Questi piccoli resti di luce non si limitano a darvi supporto all’interno del gioco, ma saranno necessari per voi non solo per il completamento del titoo (perchè solo raccogliendo un certo numero di lum sbloccherete nuovi livelli), ma anche a sbloccare una demo di Rayman in 2d!


La schermata è ben organizzata: in alto a destra potete tener d’occhio i lum raccolti e gli amici liberatii nel livello. Mentre in alto a sinistra il volto, in questo caso disperato, di Rayman rappresenta lo stato di salute

Al di là dei lum, il simpatico Rayman può contare su nuove abilità come arrampicarsi su vari tipi di vegetazione, nuotare a galla e sfruttare gadget sparsi nei livelli.
Le novità fino a questo punto sono davvero tante, ma non pensiate che il discorso sia chiuso qui . Rayman non dovrà solamente battere nemici e raccogliere lum per proseguire l’avventura, ma spesso dovrà usare il suo cervelletto. Nei livelli infatti, spesso incapperete in rompicapi sfiziosi che vi faranno spremere per bene le meningi.
Proprio grazie a tutte queste innovazioni Rayman 2: The Great Escape può benissimo competere con i celebri Crash Bandicoot e Spyro, divenendo una pietra miliare del genere platform.

…ma lo stile rimane unico!

Se avete letto bene avrete capito che merito del gran successo di questa saga è lo stile ironico e colorato. E questo elemento è fondamentale per i titoli di questo genere, che non poteva certo mancare nel secondo episodio di questa serie. Nonostante si respiri un’atmosfera cupa a causa dell’oppressione dei pirati, il mondo è variopinto. Ci immergeremo in una natura fantastica, ma realistica allo stesso tempo per la grafica che, all’epoca, era ad alti livelli. Anche i personaggi, già carismatici di per sè, ottengono ancora più personalità grazie alle espressioni facciali e alle animazioni ben curate.


Ecco il tenero Rayman stupito nel vedersi circondato da lum.

Ancora un altro fattore positivo è che il gioco sia totalmente in italiano. Al di là dei testi infatti, Rayman 2: The Great Escape conta su un ottimo doppiaggio, in cui è possibile notare una corretta corrispondenza tra il labiale e il suono oltre che alle voci azzeccate per ogni personaggio.
Per quanto riguarda infine la musica, pur essendo di sottofondo, riesce a far immedesimare ancor di più il videogiocatore nell’avventura.

I BEI vecchi platform di una volta…

E’ ormai un dato di fatto che recentemente è difficile trovare un gioco di questo genere che riesca a divertire come quelli di una volta, per questo è bello qualche volta rituffarsi nel passato con i grandi classci. Rayman 2: The Great Escape si distacca da ciò che era originariamente eppure lo ha fatto con scelte giuste. Grazie al passaggio in 3D, ad una trama più coinvolgente, ai rompicapo sfiziosi e alle nuove abilità di cui Rayman è dotato, questo titolo ha le carte in regola per essere ritenuto uno dei più bei platform di sempre. 

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