Tumble VR

Giunto il 13 ottobre, eccoci qui col nostro PlayStation VR nuovo fiammante, finalmente disponibile per tutti coloro che da tempo bramavano questo accessorio, aspettando con ansia la possibile nuova frontiera del mondo videoludico. Si vedrà col tempo se le cose stanno effettivamente così, e non ne discuteremo di certo in quest’istanza. Fra le tante proposte per il VR al lancio esamineremo Tumble VR, sviluppato da Supermassive Games, fautori (fra le tante altre cose) di Until Dawn e Until Dawn: Rush of Blood.

Ci troviamo nella categoria decisamente più “light” dei titoli di lancio VR, ma non partiamo con preconcetti, poiché dietro alla facciata apparentemente semplice di questo puzzle game si cela un’esperienza VR non indifferente. È tempo di spremere le meningi e risolvere enigmi, mi raccomando, concentrazione!

Tumble VR

Jenga v2.0

Il concetto di fondo in Tumble VR è relativamente semplice. Nella forma più basilare, ci viene chiesto di mettere in pila dei blocchi di varie forme, peso, e materiale, onde raggiungere una minima altezza per ottenere la medaglia di bronzo, e una massima per quella dorata. Può anche essere divertente all’inizio, ma alla lunga potrebbe stancare. Fortunatamente Tumble VR propone un gran numero di variazioni sul tema che non sempre richiedono di mettere in pila i blocchi. Ad esempio, ci sono istanze nelle quali dovremo piazzare cariche esplosive su una torre di blocchi e farla crollare per poi sommare i punti fatti, oppure di assemblare dei blocchi specchiati e non, in maniera tale da guidare un raggio laser da un punto A ad un punto B. Data la natura puzzle del gioco, nonché quella tridimensionale, è stato fatto lo sforzo di creare quante più situazioni interessanti per far sudare il cervello.

Ci vengono presentati tre grandi blocchi di puzzle di difficoltà sempre più elevata, partendo dal livello Demo (per impratichirsi sia con la visualizzazione VR sia con le meccaniche di base) per passare in seguito al Livello 1 e poi al 2. Chiaramente la sfida qui e di cercare di ottenere i migliori risultati e quante più medaglie d’oro possibile; per gli amanti dei puzzle game, ci si trova veramente in un territorio interessante da esplorare. Ciò detto, un maggior numero di puzzle avrebbe migliorato la longevità di questo titolo. A livello di gameplay c’è poco da dire, poiché l’integrazione con PlayStation VR non presenta grandi problemi. Si tratta di un titolo solido nella sua semplicità, non ci sono fronzoli o addobbi per tentare di nascondere questo elemento. Se il concetto diverte, dov’è il problema?

Tumble VR

Il Paese dei Balocchi… quasi

Arriviamo al dunque, cioè al VR stesso: cosa aggiunge all’esperienza? In primis, va detto proprio questo: il tutto viene trasformato in un’esperienza vera e propria. Con la realtà virtuale abbiamo addirittura una sorta di esperienza tattile nel risolvere i rompicapo di Tumble. Il gesto di afferrare e studiare i blocchi da vicino spostandoli a piacimento, come se li avessimo in mano, è impressionante a dir poco. Il tempo ci dirà se si potrà fare di meglio da questo punto di vista, ma per il momento è un’ulteriore prova delle capacità della periferica della Sony. Graficamente il titolo è solido, al di là delle ovvie limitazioni del VR di prima generazione, che pesano sulla risoluzione, piuttosto bassa. Si nota l’attenzione sulle texture che contribuisce a quella sensazione al limite del tattile (cosa che fra l’altro viene integrata nel gameplay stesso, poiché le proprietà fisiche di un blocco, come ad esempio la frizione statica del materiale, il peso dell’oggetto, e quant’altro, saranno determinanti nel risolvere gli enigmi).

Il comparto grafico fa il suo dovere per immergerci in luoghi strani ed intriganti, e veniamo accompagnati nella nostra esperienza da una colonna sonora in stile chillout/lounge nella migliore tradizione del Buddha Bar. Tutto questo all’insegna della semplicità quasi Zen.

Tumble VR

In conclusione

Sono tante le proposte al lancio per PlayStation VR, e ce n’è davvero per tutti i gusti, fortunatamente. Tumble VR è difficile da sconsigliare, a patto che si sia amanti del genere puzzle e si voglia entrare con calma nel reame della realtà virtuale. Si tratta di un buon inizio, poiché è accessibile a tutti, neofiti e non; un titolo senza grandi pretese – punto a suo favore – che offre una sana dose di divertimento e relax.

7

Pro

  • Prezzo molto vantaggioso
  • Immersivo e intelligente
  • Più profondo di quanto sembri

Contro

  • Minimalista
  • Non adatto ai non amanti di puzzle
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