Professor Heinz Wolff’s Gravity – Recensione Professor Heinz Wolff’s Gravity

Perché una mela cade sempre perpendicolarmente al tereno e mai di lato o verso l’alto? Questo si chiedeva sir Isaac Newton quando tentava di formulare la sua celebre teoria della gravitazione universale alla fine del XVII secolo. Ora che alcuni di quei misteri sono stati svelati è arrivato il momento divertirci con le leggi della natura. Ecco che il professore Heinz Wolff ci porta alla scoperta di un mondo virtuale governato dalle medesime leggi. Per giocare non serve nessuna conoscenza in materia, anche se ci si sarebbe aspettato di saperne qualcosa di più una volta completato il gioco. Tuttavia, la figura del professor Heinz Wolff non è quella di spiegarci come funziona il mondo, ma solo quella di accompagnarci fra i 100 livelli di difficoltà crescente di cui si compone il gioco principale.

 

Potremo utilizzare gli oggetti a nostra disposizione per creare catapulte.

 
 

Risolvi l’enigma

Lo scopo di ogni livello è quello di riuscire a raggiungere in qualche modo un bottone rosso situato nelle locazioni più improbabili. Il professore ci fornisce di alcuni oggetti, cubi, sbarre, palle, carrelli, che andremo a posizionare in maniera ragionata. Azionando il meccanismo di avvio, per esempio, una palla rotolerà giù da una discesa, colpirà una sbarra che per effetto domino ne farà cadere delle altre, le quali colpiranno un’altra palla che arriverà finalmente al traguardo. Dovremo quindi costruire dislivelli, ponti, leve con i pochi oggetti a nostra disposizione, impresa tutt’altro che semplice. Fortunatamente il gioco dispone di un sistema di aiuti a cui ci si potrà rivolgere in caso di bisogno. Gli aiuti sono però limitati, il che può rendere più interessante la sfida, ma anche frustrante il gioco una volta che si finiscono. La soluzione di ogni livello, comunque, come nella vita reale, non è unica: potremo usare delle “scorciatoie” per risolverlo, non utilizzando per esempio tutti gli oggetti a disposizione e salvare così degli aiuti preziosi. Sfortunatamente questo fa sembrare che molti livelli si superino più per fortuna che per aver trovato una soluzione ingegnosa degna di gratificazione. 

Extra Gravity

Ogni cinque livelli superati si sblocca un livello “sandbox”. In questi livelli si può giocare in libertà con tutti gli attrezzi con cui abbiamo affrontato gli enigmi. Non essendoci né scopo né niente di dinamico il tutto risulta subito noioso. L’unica nota positiva è la possibilità di cambiare le condizioni gravitazionali: oltre a quelle usuali, potremo spostarci nelle spazio profondo, o riempire metà schermo d’acqua. Qui il professore Heinz Wolff avrebbe potuto insegnarci qualcosa di più sulla fisica e sulla natura, ma l’aspetto più “didattico” è stato tralasciato in cambio di un vuoto totale. In fin dei conti questi schemi creati per farci giocare liberamente con le leggi della fisica risultano completamente inutili. Il gioco presenta anche una modalità party in cui si trovano 4 minigiochi, anche questi basati su principi fisici. In uno di questi saremo impegnati a costruire, in un arco limitato di tempo, la torre più alta con gli stessi attrezzi con cui dobbiamo risolvere gli enigmi nel gioco principale. Gli altri prevedono il lancio di palle da un cannone o per distruggere una torre o per colpire dei blocchi o per centrare dei canestri. L’alta difficoltà rende questi minigame poco godibili ad un eventuale serata con gli amici, soprattutto a paragone di altri party game. Il giocatore singolo difficilmente giocherà più volte con essi, in quanto vedrà ripetuti gli stessi contenuti del gioco principale.

Gravità tecniche

Il design e gli sfondi, realizzati in maniera artistica, sono accurati e piacevoli. Le parti dinamiche sono fluide e ovviamente la fisica è ben rappresentata. Nella risoluzione di questi rompicapi la musica dovrebbe avere un ruolo fondamentale: infatti, poiché il gioco è ripetitivo, la colonna sonora dovrebbe essere accattivante, in maniera da tenere il giocatore incollato allo schermo. Invece, in ognuno dei 100 livelli, si sente lo stesso motivo musicale, che stanca poco dopo. Forse è stata pensata apposta per non farci distrarre dagli enigmi, dimenticando però che Gravity rimane un’esperienza videoludica. Lo stesso motivo è ripreso nella modalità party, che risulta così inadeguata per un eventuale festa. L’uso del wiimote e del nunchuck risulta tutto sommato ben implementato. La difficoltà di sistemare con precisione alcuni degli oggetti è stata facilitata dai tasti “undo” e “redo”, così da permettere, anche nei casi di frustrazione maggiore, di tornare indietro di qualche mossa per ragionare nuovamente e con calma sugli enigmi. 
 

Sarà davvero possibile risolvere questo livello?

 
 

Conclusioni

Gravity è un puzzle game con grandi possibilità che non sono state sfruttate. La risoluzione di alcuni enigmi è particolarmente gratificante, ma purtroppo è limitata a pochissimi livelli. L’alta difficoltà inoltre renderà il gioco godibile a solo pochi appassionati del genere. Gli effetti sonori danno il colpo di grazia ad un gioco altrimenti piacevole. Gravity è un’occasione sprecata per mostrare come la fisica possa essere divertente ed alla portata di tutti. 
 
 

Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

  • Painkiller Recensione

    Painkiller Recensione

    Painkiller 2025, che in altro modo non potrei definire, è un concreto pastrocchio ludico che presenta un bel gunplay e delle idee pure ottime quando si tratta di sparare e basta. È sul resto che pecca in modo esemplare, facendo leva sui tipici errori che contraddistinguono sovente certe produzioni. Painkiller Recensione Quando penso a un…

  • Lumines Arise Recensione

    Lumines Arise Recensione

    Lumines Arise non è soltanto il ritorno di una serie iconica, ma una dichiarazione audace nel mondo dei puzzle game. Sviluppato sotto la visione di Tetsuya Mizuguchi e il team Enhance Games, questa iterazione per PlayStation 5 e PSVR2 non si limita a un semplice aggiornamento grafico, ma mira a stabilire un nuovo standard nell’immersione…

  • Metroid Prime 4 Beyond Recensione

    Metroid Prime 4 Beyond Recensione

    Finalmente, dopo uno iato sembrato un’eternità, ben 18 anni dall’uscita di Metroid Prime 3  Corruption, Metroid Prime 4 Beyond è approdato nelle nostre case, mettendo la parole fine ad una delle attese più lunghe e sofferte della storia Nintendo. Tuttavia, devo ammettere di essermi avvicinato a questo lancio con un animo profondamente diviso, vittima di…

  • Blue Prince Recensione

    Blue Prince Recensione

    [Il codice prodotto non è stato fornito dal publisher] C’è un istante preciso, quando varchi per la prima volta la soglia della villa di Blue Prince, in cui il mondo sembra trattenere il fiato. Non c’è musica invadente ad accoglierti, nessun nemico che ti assale, nessun tutorial lì a rassicurarti. Solo un corridoio elegante, tappeti…

Lascia un commento