1C Company: tutto quello che abbiamo visto alla Gamescom 2018

Come al solito, 1C Company non ha mancato di invadere la Gamescom 2018 con talmente tanti giochi da rendere quasi impossibile provarli tutti nel limitato tempo a nostra disposizione durante la fiera tedesca. Abbiamo comunque fatto del nostro meglio per poter quantomeno dare un’occhiata a tutti i titoli e provare quelli che ci hanno incuriosito di più.


Devil’s Hunt

Sviluppatore: Layopi Games
Data di uscita: Q3 2019
Piattaforme: PC, Xbox One, PlayStation 4

Devil's Hunt

Non sono rari i casi di giochi basati su romanzi con il consenso dello scrittore – basti pensare a The Witcher e Metro 2033. Più unico che raro è il caso di uno scrittore che decide di creare un videogioco fondando egli stesso lo studio, come nel caso di Devil’s Hunt, gioco basato sul romanzo Equilibrium dello scrittore polacco Paweł Leśniak e fondatore della software house dietro al gioco. A metà tra Constantine, Painkiller, e Devil May Cry, il gioco parla di una guerra tra Inferno e Paradiso che vede protagonista Desmond, un umano che scopre dopo la morte di essere figlio di un demone e si ritrova suo malgrado a prendere parte allo scontro.

Devil May Cry è inoltre la principale ispirazione dietro il gameplay di Devil’s Hunt: si tratta infatti di un gioco action in terza persona dove si riempono di mazzate tantissimi demoni usando prevalentemente le braccia infernali del protagonista, e più si avanza nel gioco più si potranno sbloccare nuove abilità, combo e via discorrendo. Nei non oltre 15 minuti di tempo che abbiamo avuto per testare il gioco, ci siamo trovato di fronte a un action fluido e discreto, ma molto lineare e con combattimenti piuttosto privi di sfida dove “spammare” le stesse mosse è stato più che sufficiente per proseguire. Certamente, lo scarso tempo a disposizione e il fatto che si trattasse di una fase iniziale del gioco (e senza contare che lo sviluppo è ancora in alto mare) non ci consente di poter avere giudizi definitivi, ma essendosi trovato a confronto con Devil May Cry 5 durante la stessa fiera è difficile non prestare attenzione alle differenze qualitative.


Stygian: Reign of the Old Ones

Sviluppatore:Cultic Games
Data di uscita: Q4 2019
Piattaforme: PC

Stygian

A causa del nostro amore viscerale per tutto ciò che ruota intorno a Lovecraft, Stygian: Reign of the Old Ones è probabilmente il gioco che ci ha colpito maggiormente nell’intera line-up di 1C. Prima creatura della casa di sviluppo turca Cultic Games, Stygian è un gioco di ruolo con combattimenti tattici a turni che si caratterizza per uno stile grafico 2D molto evocativo e originale. Il gioco è ambientato (quasi ovviamente) ad Arkham, l’iconografica città americana dei miti di Cthulhu dove la follia, crimini misteriosi, isolamento e paura sono all’ordine del giorno.

Il gioco offre un’ampia scelta di personalizzazioni per il proprio personaggio: ci sono otto archetipi che offriranno abilità e background molto diversi con cui affrontare l’avventura, possibilità di scegliere l’aspetto, e svariate abilità che possono essere modificate o evolute nel corso del gioco. Comunque si decida di iniziare, si inizierà l’avventura bloccati ad Arkham e in preda a sogni che mostReranno strane visioni: non avendo niente di meglio da fare (o, per meglio dire, non avendo altra scelta), il giocatore dovrà cercare di capire il significato di queste visioni per scoprire come lasciare la città.

Lo stato di abbandono e desolazione di Arkham influenza ogni aspetto della società del gioco: le autorità hanno pressoché perso il controllo e la città è in mano a fazioni di vario tipo – banditi, religiosi e così via – con diversi scopi e obbiettivi, e la moneta di scambio sono le sigarette. In base alle abilità del personaggio saranno disponibili differenti scelte su come risolvere le quest: il dialogo fa da padrone e il combattimento (che si può svolgere con corpo a corpo, armi da fuoco o magia nera) è generalmente disincentivato e spesso la fuga si rivelerà la migliore opzione, in quanto gli scontri impatteranno non solo sulla salute del personaggio ma anche sulla sua sanità mentale. Il gioco gestisce la sanità mentale attraverso un sistema di “Credo”: in base a questo parametro, la sanità mentale sarà più o meno complessa da recuperare, la comprensione delle visioni sarà più o meno chiara, e opzioni di dialogo e relative conseguenze saranno differenti.

Il gioco non sarà disponibile prima del tardo 2019, ma una piccola demo è già disponibile su Steam


Fell Seal: Arbiter’s Mark

Sviluppatore: 6 Eyes Studio
Data di uscita: 2019
Piattaforme: PC, Xbox One, PlayStation 4

Fell Seal

Già disponibile in Early Access, Fell Seal: Arbiter’s Mark è un gioco ispirato in ogni sua parte da Final Fantasy Tactics e Final Fantasy Tactics Advance, combinando l’immensa varietà di classi e abilità del primo col sistema di carte del secondo. Non è certamente il primo caso di gioco occidentale basato sull’iconico gioco tattico di Square-Enix (Squaresoft, ai tempi), ma sulla carta Fell Seal pare avere tutte le componenti per poter essere un degno erede spirituale: una storia di battaglie epiche in un mondo fantasy pieno di magia, combattimenti a turni su mappe con differenti altitudini, un sistema di classi complesso con oltre 20 classi e 200 abilità combinabili tra di loro, centinaia di oggetti ed equipaggiamenti.

Non abbiamo ancora avuto modo di provarlo ma non mancheremo di seguirne lo sviluppo, sperando che gli sviluppatori siano in grado di mantenere le promesse e che il livello qualitativo si mantenga elevato per tutta la durata del gioco.


Eternity: The Last Unicorn

Sviluppatore:Void Studios
Data di uscita: febbraio 2019
Piattaforme: PC, Xbox One, PlayStation 4

Eternity

Un gioco sviluppato in Brasile che parla di mitologia nordica e con protagonista un’elfa alla ricerca dell’ultimo Unicorno vivente per preservare l’immortalità della propria razza. Sì, Eternity: The Last Unicorn è molto confusionario e poco coerente nelle sue ispirazioni, nonché graficamente poco attraente, ma c’è qualcosa che ci ha comunque reso interessati. Eternity prende la coraggiosa strada del gioco di ruolo d’azione vecchio stampo prima dei tempi della serie Souls – ricco di combattimenti, esplorazione, abilità e lore, ma senza eccessiva frustrazione. Non siamo riusciti a provare il gioco e tutto ciò che abbiamo visto sono un trailer e alcune immagini, ma se vivete di pane e fantasy potrebbe valere la pena tenerlo d’occhio.


Re-Legion

Sviluppatore:Ice Code Games
Data di uscita: Q4 2018
Piattaforme: PC

Re-Legion

Se c’è un genere che è quasi sparito sono gli RTS: dai classici costruisci-e-combatti come Command & Conquer agli esplora-e-conquista alla Dawn of War II, ben poco è rimasto nell’interesse del grande pubblico. Re-Legion si imbarca in questa pericolosa strada offrendo un tema più attuale che mai, ovvero il cyberpunk: nel futuro iper-tecnologico e immaginario di Ice Code Games, dove la società è perfetta ma l’umanità è misera, un’oscuro profeta (il giocatore) si erge dalle masse per creare un culto intenzionato a rovesciare l’ordine – nel bene o nel male. Il gioco, presentando una serie di missioni lineare, offrirà anche differenti scelte morali che definiranno che tipo di culto si costruirà: sarà una religione dura ma benevola, o una setta fanatica che punirà tutti i miscredenti? Lo deciderà il giocatore.

Il gameplay di Re-Legion parte dall’unità base del Profeta: definibile come una versione estrema dei preti di Age of Empires, il Profeta ha abilità che gli consentono di convertire in massa i cittadini in cultisti fedeli, è in grado di piegare costrutti e macchine al proprio volere, ed è un pericoloso combattente. Una volta costruito il proprio seguito di cultisti, questi potranno essere evoluti in combattenti o altre unità di servizio in grado, ad esempio, di propagare il credo nel culto in autonomia senza bisogno dell’intervento del Profeta. Il combattimento fa da padrone attraverso il classico sistema di vantaggi e debolezze: alcune unità saranno più resistenti verso gli attacchi a distanza ma vulnerabili al corpo a corpo, altre saranno efficienti contro le macchine ma deboli a gruppi numerosi, e così via.

L’economia si avvicina più a titoli come Dawn of War II, Ground Control o Homeworld che ai classici del genere: catturando (o meglio, hackerando) alcune strutture sarà possibile incrementare le proprie risorse e sbloccare nuove abilità e unità, a patto di avere abbastanza cultisti in grado di tenerle sotto controllo.

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