Articoli – Sandbox

Sandbox, sandbox e ancora sandbox: ormai non si parla d’altro per i giochi MMO.
 
Anche se un titolo non nasce sandbox, deve per forza esserlo, ed ecco che è stato coniato il temine sandpark: un gioco che non è né carne né pesce, che vuole raccogliere due bacini d’utenza tanto simili quanto diversi e in antitesi fra loro. 

Eppure, diciamocelo, definire un proprio MMO sandbox ormai fa trend, garantisce visibilità, crea speranza fra i giocatori alla perpetua ricerca del gioco massivo definitivo non contenti dei centinaia di prodotti già presenti sul mercato. 

Ma veniamo al dunque, cercando di capire, prima di tutto, la definizione stessa deel termine. Navigando per forum e social media mi sarò imbattuto in centinaia di discussioni nelle quali ognuno dà la propria concezione personale di sandbox, molte volte talmente distorta che comprendo perfettamente come gli sviluppatori si divertano a giocare con la categorizzazione dei propri titoli. Non a caso oramai per gli utenti sandbox vuol dire tutto e niente.
 
 
Nella visione più generale, viene così indicata una tipologia di gioco in cui sono imposte meno limitazioni possibili, lasciando, idealmente, grande libertà al giocatore di scegliere come cambiare l’universo di gioco che lo circonda. Seguendo questa definizione, in un titolo sandbox non ci sono obiettivi rigidi che l’utente ha l’obbligo di completare per avanzare lungo una progressione lineare, ma al contrario vengono enfatizzate la libertà di movimento ed esplorazione, lasciando allo stesso giocatore la possibilità di crearsi dei propri obiettivi. Come conseguenza di quanto appena detto, solitamente i giochi sandbox sono caratterizzati da mappe a “mondo aperto” (open world, per l’appunto) e non sono suddivisi a livelli o istanze; questo per garantire al giocatore la possibilità di poter accedere a quasi tutti i contenuti sin dall’inizio, senza essere limitato da paletti virtuali.
 
Esempi di titoli che seguono il filone logico dei sandbox e di cui tutti hanno sentito parlare almeno una volta sono: Minecraft, Terraria, la serie Grand Theft Auto, Red Dead Redemption, i titoli Saints Row, Assassin’s Creed, Morrowind, Skyrim, Just Cause, etc etc. Alcuni di essi sono più limitanti di altri, ma ognuno contiene a modo proprio quella libertà tale da renderli prodotti che lasciano decidere al giocatore come farsi strada lungo il gioco, eliminando l’obbligo di avanzare unicamente su binari prestabiliti dagli sviluppatori.
 
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