Cyberpunk 2077 – Anteprima

A ormai circa due mesi dall'uscita di questo titolo facciamo il punto della situazione su tutte le informazioni in nostro possesso.

Sono ormai passati ben otto anni dalla prima conferma da parte di CD Project RED di essere al lavoro, oltre che su The Witcher 3 (uscito tre anni dopo), su un nuovo titolo chiamato Cyberpunk 2077. Questo nuovo progetto prometteva sin da subito un’ambientazione futuristica ben lontana da quanto mostratoci nelle avventure dello strigo, oltre che uno stile particolarmente apprezzato dall’utenza: il “Cyberpunk”; ciò soprattutto per via delle tematiche trattate e dell’estetica rappresentata nel corso degli anni da diversi autori, registi e sviluppatori. Il tutto, poi, si sarebbe chiaramente andato a unire egregiamente alle eccellenti capacità dello studio polacco di creare RPG di grande successo.

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Cyberpunk 2077 finì così per mostrarsi ufficialmente al pubblico con una demo nel corso del 2018, durante una diretta sul canale ufficiale di CD Project RED, per poi essere reso disponibile lo scorso anno, più precisamente durante l’E3, e in seguito alla Gamescom. In tali occasioni abbiamo infatti avuto modo di giocare con la prima demo del titolo che ci ha permesso di conoscere la stupenda Night City, così come alcuni dei personaggi principali che affiancheranno il nostro protagonista. Sempre nel corso dell’E3 abbiamo scoperto l’informazione probabilmente più attesa tra tutte: la data di uscita prevista per il 16 Aprile 2020; questa ha poi finito per slittare fino al 19 Novembre per riuscire a ottimizzare il titolo al meglio (con tempistiche ancor più aggravate dal COVID-19).

Ci troviamo così ad appena due mesi di distanza dall’uscita di un titolo che si è fatto ormai attendere fin troppo, soprattutto considerando le mastodontiche aspettative che è andato a crearsi attorno nel corso degli anni. Parliamo però, di una data che finisce così per sovrapporsi all’uscita delle console della prossima generazione, e infatti Cyberpunk 2077 uscirà, non soltanto su PlayStation 4, Xbox One, PC e Google Stadia, ma anche su PlayStation 5 e Xbox Series X (ed S). Nel caso di queste ultime due piattaforme, però, secondo le ultime dichiarazioni rilasciate dallo studio di sviluppo, per poter usufruire della versione migliorata per la next-gen si dovrà aspettare qualche mese (ma l’upgrade sarà totalmente gratuito appena disponibile).

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V per… protagonista

Fatto il punto della situazione cominciamo a parlare innanzitutto del nostro protagonista, ormai noto unicamente come V. A differenza di Geralt si tratta di un personaggio personalizzabile in ogni minimo particolare, e ci teniamo a sottolineare che non si tratta di un eufemismo: a quanto pare il grado di personalizzazione e scelta dei dettagli si approfondirà fino a forma e dimensione dei genitali. Il tutto senza neanche preoccuparsi del sistema binario “maschio/femmina”; una scelta attuata proprio per permettere a tutti di creare un personaggio nei cui panni potersi sentire a proprio agio e immedesimarsi al meglio.

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In aggiunta sarà anche possibile scegliere, come nei più profondi giochi di ruolo, le origini e il percorso di vita del nostro V attraverso tre tipologie. Questa scelta dei cosiddetti “lifepaths” andrà poi a influenzare in maniera minore la trama e il gameplay, andando a sancire come la nostra avventura avrà inizio e sbloccando, in determinate circostanze, opzioni di dialogo uniche per il nostro protagonista. Saranno dunque disponibili il Ragazzo di Strada (con numerose conoscenze tra i bassifondi e abituato alla crudeltà di Night City), il Nomade (abitante delle desertiche Badlands che circondano la città) e infine il Corporativo (membro di una delle corporazioni che dominano la città coinvolto nei suoi intrighi politici).

Il grado di personalizzazione del nostro avatar sarà poi ampliato grazie ai cosiddetti “Ripperdocs“, dei veri e propri chirurghi cibernetici specializzati nel sostituire gli arti con modelli metallici. Questi ci permetteranno di potenziare e aggiornare il nostro corpo, utilizzando una particolare valuta all’interno del mondo di gioco, fino a trasformarlo in una vera e propria macchina da guerra. Infine non sarebbe un RPG senza numerose scelte e possibilità che ci verranno proposte nel corso della nostra avventura e che cambieranno radicalmente lo sviluppo della trama; questo al punto da rendere possibile il completamento di Cyberpunk 2077 senza terminare la campagna principale, aprendo la strada a diversi epiloghi.

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La pericolosa Night City

La totalità delle vicende di questo nuovo progetto si svolgeranno nella già citata Night City, ambientazione dell’intera serie di giochi di ruolo “carta e penna” di Cyberpunk (e sulla quale l’intero gioco va a basarsi a livello di concept), ovvero i Cyberpunk 2013, 2020, V 3.0 e il più recente RED. Si tratta di una metropoli costiera composta da un totale di sei distretti: Westbrook, Watson, Heywood, Pacifica, Santo Domingo e Centro Città. Per la precisione ci sarebbe un settimo distretto, ovvero quello delle cosiddette Badlands, area desertica che circondano la porzione della città non bagnata dal mare (e che fa da casa ai Nomadi). Una cosa molto singolare che abbiamo avuto modo di scoprire nel corso dei “Night City Wire” è che ogni singola strada è stata denominata dagli sviluppatori, un elemento che potrebbe sembrare superfluo ma che contribuisce al livello di immersività e realismo.

Relativamente ai diversi distretti della città gli sviluppatori hanno più volte precisato quanto questi risulteranno essere estremamente ben differenziati tra loro, in modo tale da poter capire in quale zona saremo semplicemente guardandoci intorno. Si tratta di differenze non soltanto relative alle strutture e opere architettoniche ivi presenti, ma anche relative al tipo di abitanti (tra il semplice abbigliamento e lo stile di vita) che potremo trovarvi. Ciascuno di questi distretti sarà poi suddiviso in più “sotto-distretti” che condividono tra loro quello che potremmo definire “il tema principale” del distretto, seppur mantenendo alcuni elementi distintivi in grado di renderli unici.

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Il tutto risulta essenziale per creare una città viva come mai prima d’ora e che si presta molto all’esplorazione; esplorazione che, in questo caso, è principalmente di tipo verticale a causa dei numerosi edifici presenti e degli strati che compongono ogni distretto. Anche qui, come nel caso di The Witcher, l’esplorazione è una parte estremamente ricca e importante del titolo, e questa potrà portarci a scontrarci con una gang ostile che bazzica un determinato territorio, a ricevere una chiamata da un nostro contatto che vorrà informarci di un lavoretto nei paraggi, oppure ancora incappare in un evento che ci permetterà di conoscere nuovi personaggi e nuove storie. Si tratta di tanti piccoli dettagli che contribuiranno a rendere unica non solo Night City, ma anche la nostra esperienza di gioco nel suo complesso!

Un altro elemento legato a quello dei distretti è la presenza di diverse gang che interagiscono tra loro e si contendono le varie parti della città. Avremo infatti i Maelstroms (psicopatici esteticamente unici), i Valentinos (gruppo di gang di stampo ispanico), i 6th Street (in stile “veri patrioti americani”), i Voodoo Boys (come suggerisce il nome, più dediti a “pratiche extracorporee”), gli Animals (delle masse di muscolo fuori di testa), i Tiger Claws (in perfetto stile di mafia orientale), le Moxes (principalmente donne apparentemente connesse al giro di prostituzione della città), I Wraiths e gli Aldecaldos (entrambe gang di Nomadi). Per la precisione è presente un ultimo gruppo, ma non si tratta esattamente di una gang, ovvero quello dei Mercenari, di cui il nostro V fa parte.

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Strumenti di morte per tutti i gusti

Cyberpunk 2077 non sarebbe un gioco di ruolo con i fiocchi senza un vastissimo arsenale in grado di soddisfare ogni tipo di gusto dei giocatori. Sono state infatti incluse diverse tipologie di armi, armature e potenziamenti offensivi (e non solo) per il nostro protagonista che potrebbero persino permetterci di completare l’intero titolo sfruttando un approccio di tipo non letale. Queste potranno essere acquistate direttamente nei negozi, ottenute dai nemici o da alcune casse sparse per la città. Parlando innanzitutto di armi da fuoco ne avremo di tre tipologie principali: quelle intelligenti, quelle tecnologiche e quelle energetiche; ciascuna di queste avrà una peculiarità in grado di renderle utili in diverse situazioni.

Per quanto riguarda quelle energetiche, esse avranno la capacità di far rimbalzare i propri proiettili sulle superfici, così da poter colpire un nemico nascosto dietro un riparo, o eventualmente colpire anche sbagliando mira. Le armi tecnologiche d’altro canto saranno in grado di accumulare energia elettromagnetica per sparare proiettili ad altissima velocità, così da poter perforare superfici solide e colpire anche nemici in copertura. Le armi intelligenti, infine, sono in grado di prendere di mira un bersaglio e mantenere il puntamento anche se il nemico si allontanerà o andrà in copertura; i colpi sparati andranno poi a inseguire e colpire il bersaglio in ogni circostanza.

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In aggiunta avremo la possibilità di utilizzare armi corpo a corpo, come ad esempio katane, martelli, mazze chiodate e bastoni, oltre che i già citati potenziamenti chiamati “Cyberware“. Si tratta di veri e propri innesti che vanno a modificare le nostre braccia rendendole armi uniche; nel corso del secondo “Night City Wire” abbiamo infatti avuto modo di conoscere le Lame Mantis (letali armi da corpo a corpo), le Braccia Gorilla (braccia rinforzate da usare per colpire, e probabilmente anche per utilizzare pesanti armi normalmente fisse) e il Lancia Proiettili (un vero e proprio lanciamissili portatile). Questi saranno sicuramente solo alcuni dei numerosi potenziamenti da equipaggiare e da portare con noi in battaglia, scopriremo quelli rimanenti soltanto dopo l’uscita del gioco.

Non dimentichiamoci, però, che Cyberpunk 2077 è prima di ogni altra cosa un RPG, e come tale gli sviluppatori hanno voluto includere un sistema di progressione e personalizzazione anche nel caso della nostra dotazione. Innanzitutto è stato detto che con l’avanzare del gioco V diventerà sempre più efficiente nell’uso delle armi da fuoco, migliorando ad esempio la velocità di ricarica o di mira, la precisione e la velocità di mira (anche se non è ancora stato chiarito se si tratterà di migliorie, chip da acquistare o altro). In aggiunta potremo modificare le armi con alcuni accessori (come canna, calcio, mirino) o con vere e proprie mod che garantiscono migliorie alle statistiche o tipologie di proiettili più efficaci contro alcuni nemici.

L’ultimo elemento relativo alle armi (e anche in questo caso si tratta un classico dei giochi di ruolo) è quello legato alla loro rarità. Avremo infatti armi con diversi gradi di rarità, dal più semplice comune fino alle cosiddette “Leggendarie”; in quest’ultimo caso si tratta della tipologia più difficile in assoluto da trovare, ma d’altra parte quella con le migliori caratteristiche. Parliamo di caratteristiche che non si limitano alle semplici statistiche numeriche (ad esempio di danno), ma di vere e proprie abilità uniche che le rendono estremamente appetibili. L’ottenimento di queste sarà strettamente connesso ad alcune missioni particolari o scelte che sarà possibile effettuare.

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E questo è soltanto l’inizio..

Prima ancora dell’uscita di Cyberpunk 2077 abbiamo già tre importantissimi elementi che potranno fare la differenza nella scelta di acquistare o meno questo titolo. È infatti importante tenere sempre in considerazione i piani per il futuro che ogni studio di sviluppo ha per i propri giochi. A tal proposito CD Project RED ha avuto modo di confermare innanzitutto che nel corso del tempo saranno rilasciati diversi DLC completamente gratuiti, che vi ricordiamo essere contenuti minori come nuove armi, armature o quest; questo sostanzialmente come avvenuto nel caso di The Witcher 3 con ben 16 di questi DLC. Si tratta di un supporto certamente importante ma pur sempre di minima entità, il bello però viene adesso.

Parlando sempre dell’ultimo capitolo della saga dello strigo, una buona parte del successo complessivo che il titolo ha riscosso è da imputarsi alle due magnifiche espansioni a pagamento (Hearts of Stone e Blood and Wine) che hanno ingigantito considerevolmente i contenuti offerti all’utenza. A quanto pare anche questo nuovo titolo dovrebbe seguire la stessa identica linea offrendo “non meno espansioni di The Witcher 3”. Tale conferma giunge direttamente dal direttore dello studio polacco, Adam Kiciński, nel corso di un Q&A con gli investitori. In aggiunta sappiamo anche che questi contenuti aggiuntivi seguiranno la stessa linea di lancio di quelli delle avventure di Geralt: tramite un annuncio ufficiale a circa tre mesi dalla loro uscita.

Il supporto post lancio è però tutt’altro che terminato: è stato infatti confermato da poco più di un anno che Cyberpunk 2077 avrà anche un comparto multigiocatore, che sarà però reso disponibile solo successivamente. L’annuncio non arriva da un comunicato stampa, ma piuttosto da un annuncio (pubblicato sulla pagina Twitter di CD Project RED) di nuove posizioni lavorative proprio dedicate a questa modalità. Attualmente, però, non si sa se tale componente possa essere incentrata sul cooperativo o competitivo; fatto sta che un titolo di questo tipo potrebbe benissimo prestarsi a entrambe. L’unica certezza è che, a quanto pare, saranno presenti delle micro transazioni dedicate alla sola modalità online, ma che queste non avranno un impatto particolarmente pesante al suo interno. L’aggiunta del multigiocatore potrebbe anche giustificare la scelta di rendere Cyberpunk 2077 più breve di The Witcher 3.

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Un futuro reso al meglio

In conclusione non possiamo esimerci dal soffermarci sul comparto tecnico di questo nuovo titolo. Nel corso dei diversi eventi live, demo e video mostrati abbiamo infatti avuto ampiamente modo di scoprire quanto CDPR abbia dedicato alla creazione di un mondo vivo e stupendo. Con questo non vogliamo soffermarci unicamente sulla “semplice” grafica e la già citata organizzazione del mondo di gioco, ma vogliamo piuttosto fare riferimento all’estetica e inventiva che hanno permesso la nascita di un mondo tanto unico. Per quanto il genere del cyberpunk venga sfruttato (prendendo ad esempio un Deus Ex dal mondo videoludico e un Ghost in the Shell da quello editoriale/cinematografico) è infatti sempre importante per ogni creatore farlo proprio, per poi mettere su carta (o digitale) la propria visione.

Parlando poi della grafica è chiaro che il team non abbia voluto lesinare su alcun tipo di particolare. Partendo dagli ultimi screenshot in 4K mostrati nel corso del terzo “Night City Wire”, fino al più vecchio annuncio della presenza effettiva del ray-tracing nel gioco finito. La grafica all’avanguardia raggiunge il livello più alto su PC (con questi requisiti) grazie alla partnership tecnica con nvidia con l’introduzione di quattro effetti immersivi con ray-tracing nel gioco (illuminazione diffusa, riflessi, occlusione ambientale e ombre) oltre alla tecnologia NVIDIA DLSS 2.0 che migliora le prestazioni. Tutti gli effetti si basano sull’API DR Raytracing di DirectX 12 Ultimate e sono ottimizzati per GPU grafiche GeForce RTX e core di ray-tracing dedicati.

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La partnership con NVIDIA permetterà, inoltre, agli utenti di poter giocare a Cyberpunk 2077 sin dalla data di lancio tramite GeForce NOW, il servizio di streaming per PC, Mac, SHIELD TV e dispositivi Android che permette una riproduzione a 1080p e 60 FPS. Per quanto riguarda le console non è ancora chiaro quale possa essere la differenza tra quelle dell’attuale generazione e la versione migliorata della prossima; ciononostante speriamo che l’utilizzo della versione PS4 e Xbox one su PS5 e Xbox Series X/S possa consentire già dal lancio una miglior fluidità (passando dai 30 previsti ai 60 fissi), per poi migliorarsi definitivamente con l’upgrade di cui abbiamo già discusso.

L’ultimo elemento sul quale CD Project RED ha più volte posto enfasi è il sonoro, e in particolare le musiche che vanno a comporre la colonna sonora. Abbiamo infatti diversi musicisti e compositori, e tra questi spicca Raney Shockne compositore musicale che ha preso parte nella scrittura e produzione di musiche per molti famosi artisti statunitensi, oltre che per quelle di Dragon Age: Inquisition, Star Wars: Battlefront II e The Sims; abbiamo inoltre musiche composte da Grimes e dal gruppo musicale dei Samurai. Quest’ultimo è una band legata al mondo di gioco originale, ma sarà il gruppo svedese dei Refused a farne le veci portando come front man nientepopodimeno che Keanu Reeves.

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E queste erano tutte le informazioni che fino a oggi sono state diffuse per questo titolo. Con Cyberpunk 2077, CD Project RED ha davvero voluto fare le cose in grande creando un gran numero di aspettative che, conoscendo lo studio, difficilmente potranno restare disattese. Nella fervente attesa che questi ultimi due mesi passino, e che si arrivi al 19 Novembre, vi lasciamo dunque raccomandandovi di continuare a seguirci promettendovi una recensione completa di questo enorme titolo il prima possibile (così da scoprire se riuscirà a essere all’altezza non soltanto delle aspettative, ma anche degli standard ai quali questi sviluppatori ci hanno da sempre abituati).

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