Gamescom 2018: Crossroads Inn – Anteprima

Nei giochi di ruolo siamo tutti bravi a fare gli eroi: salvare nazioni, regni, pianeti e galassie è ordinaria amministrazione. Ma siete in grado di gestire una taverna? Sapete, quei posti dove passate sempre a raccogliere quest, riposarvi o vendere cose e a cui non avete mai dato la minima attenzione, o credevate forse che si gestissero da soli?

In Crossroads Inn avete finalmente la possibilità di vivere un’avventura fantasy vista dal punto di vista della figura professionale più sottovalutata del mondo dei videogiochi: il locandiere.

Offrendo una prospettiva probabilmente inedita nei videogiochi fantasy, Crossroads Inn è un gioco gestionale/simulativo con elementi RPG in cui si prende in mano il controllo dell’omonima locanda, il cui nome – “Locanda del crocevia” – deriva dalla sua caratteristica di essere posizionato al centro tra i regni del mondo immaginario di Delcrys.

Questa caratteristica giustifica l’importanza del posto per la campagna principale del gioco, intitolata “From innkeeper to a king” (“da locandiere a re”), in cui in base alle vostre capacità gestionali e alle vostre scelte potreste passare da gestire una bettola a gestire un regno o soccombere provandoci.

La storia si suddivide in quattro capitoli – uno per stagione – in cui dovrete gestire la locanda in base ad eventi della storia predefiniti. Durante la dimostrazione che abbiamo visto, ambientata nel primo capitolo, il nostro compito è stato quello di preparare la locanda per un matrimonio tra un ricco mercante e la figlia di un nobile. Il problema è che il mercante, per quanto benestante, ha offerto un budget limitato, ma gli ospiti della nobiltà si aspettano comunque un trattamento dignitoso, pertanto bisogna trovare dei compromessi: dare priorità a cibo e bevande, o concentrarsi sulla decorazione?

Assumere un cuoco rinomato o ingaggiare un bardo per intrattenere gli invitati? Tutte scelte che influenzeranno la riuscita del piano, ma che non saranno l’unica cosa di cui dovremo preoccuparci: possono difatti capitare eventi casuali che interrompono la routine – come un’infestazione di ratti – o eventi narrativi che creano ulteriori problemi da risolvere, come un locandiere “avversario” che vuole sabotare il matrimonio per vederci fallire. Sta a noi pianificare la gestione, effettuare scelte appropriate in base alle incombenze, e reagire prontamente agli imprevisti.

La gestione della locanda, all’atto pratico, ruota intorno a tre elementi fondamentali: staff, cibo e bevande, servizi. Ognuno di questi, in base alle sue caratteristiche, attirerà differenti tipi di clientela. Un cameriere, ad esempio, potrebbe avere il difetto di essere un fumatore, e di conseguenza allontanare clienti ricchi o nobili che si sentono infastiditi dal fumo.

Allo stesso tempo, pietanze prelibate e costose terranno alla larga pellegrini e soldati. Infine, anche arredamento e servizi impatteranno: una bettola mal decorata e stanze con letti di paglia sono ovviamente sufficienti per la plebe ma non certo per la nobiltà, e avere a disposizione dei croupier o delle cortigiane potrebbe trasformare la locanda in un covo per criminali.

A ogni modo, non c’è un tipo di clientela giusto o sbagliato: essere una tappa fissa per i pellegrini di passaggio può essere profittevole più di un gruppo limitato di borghesi assidui, e gli eventi occasionali possono spingere a cambiare la propria strategia: come vi adeguerete, ad esempio, a un esercito di passaggio per la vostra rotta?

Li ignorerete a favore della vostra clientela fissa di nobili o allargherete il vostro stabile a spesa minima compromettendo qualche cliente fisso ma sapendo che avrete un grosso afflusso di introiti nel breve periodo? Questo è solo un esempio: il gioco finale conterrà oltre 100 eventi casuali.

La crescita della locanda, sia nella modalità storia che nella modalità sandbox infinita, è possibile in svariati modi: ad esempio è possibile mandare i propri cuochi ad apprendere nuove ricette presso corti o scuole disposte a insegnare, o apprendere metodi per costruire nuovi impianti come un birrificio. E c’è naturalmente il mercato, influenzato dalle stagioni: l’inverno renderà difficilmente reperibili certe risorse a favore di altre, alcuni luoghi avranno a disposizione quantità di beni a un costo inferiore di altre, e via discorrendo.


Concludendo l’anteprima, possiamo dire di essere rimasti positivamente colpiti da Crossroads Inn grazie alla ventata d’aria fresca che porta al genere gestionale, ironizzando al contempo sui cliché dei giochi di ruolo. Il gioco è ancora in fase di produzione, ma quanto abbiamo lascia presagire che gli sviluppatori saranno in grado di pubblicare un prodotto finale che rispetterà il livello qualitativo promesso.

Crossroads Inn verrà rilasciato nel corso del 2019 per PC e Xbox One.

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